Perche` mai la Russia dovrebbe essere amica dell'Italia?

Gia` solo guardando agli ultimi 100 anni di Storia per ragioni ideologiche (comunismo <-> Fascismo), e per ragioni militari, dove l'Italia fu uno degli aggressori dell'URSS (come pure fu ai tempi della Rivoluzione russa), Russia ed Italia furono avversarie e poi nemiche.
E questo i russi se lo ricordano molto bene; oltre al fatto che, dopo la sconfitta dell'Italia nella II Guerra Mondiale e l'occupazione USA, perdendo la sua sovranita` l'Italia e` diventata uno strumento degli USA contro l'URSS prima e la Russia ora senza nulla fare di concreto per opporsi a cio`, quindi era consenziente.

L'unico legame serio della Russia con l'Italia riguarda la cultura: musica, pittura, scultura, architettura, teatro, letteratura.
L'Italia di ora ha rifiutato in toto la Russia non solo come Paese, ma anche nell'ambito culturale boicottando scrittori, musicisti, artisti... e vestendosi una becera russofobia.
Qui in Russia continuiamo ad ascoltare Vivaldi, Verdi, leggere Pirandello e Dante, ammirare Leonardo e Michelangelo senza alcuna traccia di italofobia.

Non e` una questione di "putinismo" o di "criptosionismo", ma di comportamenti diciamo "inadeguati" di un Paese che al momento si dimostra essere "senza carattere" e che di fatto non e` amico, ma nemico della Russia.

Interessi comuni fra Italia e Russia non ce ne sono.

Cio` che ora alla Russia interessa e` la ricostruzione della sua area di influenza (in cui l'Italia non entra e nulla puo` fare in quella direzione), e cio` che all'Italia interessa e` uscire dalla subordinazione agli USA e trovare un suo spazio nel bacino del Mediterraneo (ma non solo) come fu un tempo (e nulla puo` fare la Russia in questa direzione).

Ributtare a mare gli Stati Uniti e la Gran Bretagna potrebbe essere un momento condiviso per il tempo necessario di completare l'opera (che l'Italia da sola non e` in grado di fare).

Ma, della Merkel tremante in occasioni pubbliche, ne vogliamo parlare?

E` possibile, come e` possibile (e ritengo maggiormente probabile) che cio` che sta succedendo preannunci uno spostamento del "pressing" statunitense verso Oriente per colpire (in modo diretto ed indiretto) Russia e Cina e i loro programmi/piani di espansione. L'Europa sotto questo profilo e` gia` stata "sterilizzata".

Il colpo gobbo in Ucraina non ha funzionato come pensavano: la Russia ha aggiunto un ulteriore gradino alla sua "scala" di escalation che non e` nucleare, come avrebbero voluto i falchi USA, ma convenzionale.
Ora la palla passa all'Europa (leggi Gran Bretagna) mentre gli USA si posizionano altrove.

Certo la Russia dovra` reagire e, come programmato dagli USA, anche contro il suo "alleato biforcuto" la Turchia.

In quanto a Israele (dove vivono 1 milione e 500 mila cittadini di origine russa) credo che dovremo attendere un po`, perche` la risposta russa potrebbe essere quella di estendere il suo "ombrello nucleare" oltre che sulla Bielorussia, anche sull'Iran.

Ma al momento sono solo ipotesi e congetture, anche se qualcosa si sta muovendo molto rapidamente in quella direzione.

Oppure, come scriveva Kipling in "Kim", "Il Grande gioco finirà quando saranno tutti morti". La partita geopolitica mondiale non finisce, e, come mi ha anticipato Loris, la Casa Bianca e la CIA, vedendo persa l'Ucraina, sta cercando di mettere in difficoltà la Russia altrove, là dove è meglio attrezzata. Non è che qualsiasi cosa succeda bisogni pensare a connivenze col nemico.