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  1. Dalla Murgia a Burioni: perché i progressisti vengono odiati (di Franco...

    Dei progressisti sono sempre stato un irriducibile avversario. Mi accorgo, nel definirmi tale, di provare un certo imbarazzo perché "irriducibile" implicherebbe che non mi si possa facilmente "ridurre" con una querela o con un'aggressione alla mia persona (che dato l'inesistente peso mediatico non avrebbe manco senso) e soprattutto che qualcuno di questi personaggi, dalla Murgia a Burioni, mi conosca. E non è vera nessuna di queste cose. E tuttavia certamente chi scrive appartiene ad...
    A loro piace, in realtà, tutto questo accanimento. Lo creano. Così possono crogiolarsi fra i loro simili che li ritengono martiri dei cattivoni.
    E ti dirò, a tempo perso, a me piace stare al loro gioco ed infierire. Ma spesso ho di meglio da fare, o quantomeno cose più importanti delle quali occuparmi.
    In realtà le ritengo 2 creature inutili.
     
    In senso tecnico la "persuasione" è un concetto molto stringente che nulla a che fare con il "convincimento" e lo dico in senso filosofico (C. Michelstaedter, La persuasione e la Retorica) perché la persuasione ha a che fare con l"assenso" che coinvolge il vero e la sostanza della persona, cioè "prima adeguata affermazione d'individualità" (def.). La retorica è l'inadeguatezza affermazione d'individualità, cioè il volgere il capo come fanno i buoi un po' qui e un po' là secondo dove brilla ciò che è buono al palato e non ciò che è bello e vero, torcere il capo - psicophilia. La Murgia è disprezzata perché mostra ciò che non è - ai buoi il fieno che brilla di qui e di là, uno show di culinaria al posto della verità. Non è una scrittrice come Burioni mostra di essere indegno della professione che svolge, qualunque essa sia. Il progressismoo e seguaci, invertendo il principio di realtà e di individuazione, disconoscendo il concetto di "determinazione", cioè "attribuzione del valore individuale" (def.), non fa che rendere indefinito e pervertito tutto così da ingenerare odio mentre urla contro l'odio, razzismo o fascismo mentre urla contro razzismo e fascismo, confondendo e alterando parole e concetti per presumere di alterare la realtà. È la spocchia, è l'arroganza, è la menzogna che richiama il rigetto, il diniego dei due "personaggi" (neanche persone) non certo la comunicazione: costoro nonnposdono che comunicare questo odio perché è la loro sostanza.
     
    Per quanto mi riguarda, al di là di una semplice conoscenza, rispettosa ma distante, con persone della sponda politica opposta non riesco ad andare. Cifre stilistiche diverse, c'è poco da dire..... E anche con persone che in teoria dovrebbero essere sulla mia stessa barricata ormai ho ben poco in comune. Condannata alla solitudine, ma non mi dispiace. Anzi.
     
  2. La sifilide giudiziaria

    Il mal francese, uno dei flagelli dei tempi andati, una patologia che non lasciava scampo. Contagioso e terribile, induceva alla pazzia e complicava - o interdiva - incredibilmente l'espletamento di certi bisogni biologici fondamentali. La magistratura è la sifilide che affligge le istituzioni italiane, una vera e propria infermità che appesta ciò che tocca. È merito di questa piaga venerea se la nostra società è diventata un purgatorio amministrato da anime perse tremebonde e...
  3. Differenza tra rivolta e rivoluzione (di Franco Marino)

    Ad ogni grosso fermento - e la situazione in Francia sembra davvero grave - mi trovo nella scomoda posizione dello "schiattapalloncini", di quelli che, alla maniera di Jep Gambardella, non vogliono partecipare ad una festa ma solo divertirsi a farla fallire. Sono cosciente che questo provoca periodicamente un'emorragia di lettori e di estimatori, ma l'unico mio modo di interfacciarmi col lettore è di seguire la mia coscienza, che mi impone di dire - se le penso - cose che non giovano alla...
    Stranamente le ambasciate anglosassoni non le sfiora mai nessuno, in Europa. In compenso devastano i beni dei cittadini e dello Stato francese.
     
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  4. Sull'inutilità della caccia al gatekeeper (di Franco Marino)

    Per molto tempo, tutti i più grandi filosofi si sono occupati della necessità di dimostrare logicamente l'esistenza di Dio. Aristotele disse che se analizziamo le cose del mondo, vedremo una catena di cause ed effetti, risalendo attraverso le quali, considerando che ogni cosa ha una sua causa, si finisce per arrivare ad una causa che niente e nessuno ha causato: quella causa si chiama Dio. Questa si chiama "prova ontologica" - Dio essendo quello che è, non può non esistere - e riuscì a...
    Condivido.
    Accolgo con insofferenza i vari allarmi al gatekeaper, che ormai sono diventati come un "al lupo al lupo".
    Inoltre non mi è mai accaduto di restare delusa più di tanto da un influencer o giornalista, vero o presunto, non avendo mai messo alcuno di loro sul piedistallo.
    Una platea immatura disperde ogni energia o intento, per quanto genuini possano essere.
     
    Toscano è simpatico quando rifa' la rassegna stampa di Emilio Fede (con tanto di sibilo di commiserazione) in chiave sovranista, però proviene da un mondo fatto di massoni calabresi e di movimenti Roosevelt. Giorgio Bianchi mi sembra più affidabile, nonostante le sue frequentazioni.
     
  5. Meno educazione sessuale, più educazione sentimentale (di Franco Marino)

    Se torno sulla vicenda dell'omicidio di Giulia Tramontano non è per alluvionare l'umanità con l'ennesimo articolo - per giunta non richiesto - sulla vicenda, perché rischierei di dare al fenomeno un'importanza che per me non ha mai avuto. Sono nato in una generazione in cui questi si chiamavano "delitti passionali" e non si pretendeva, solo per questo, di far passare il principio che la vittima fosse solo la donna. L'idea che cento omicidi all'anno che vedono come vittima una donna siano...
  6. Il delirio attorno a ChatGPT ovvero se la tecnologia sia pericolosa (di...

    Una delle più ricorrenti domande che vengono poste ad un informatico è se la tecnologia sia diventata un pericolo. Nel rispondere, potrei essere accusato di conflitto d'interessi dal momento che sono un informatico e invece sorprenderò alcuni: non ho mai perorato l'onnipotenza dell'informatica, né tantomeno nascosto la sua potenziale nocività. L'informatica è una tecnica. E la tecnica, come la scienza, sono metodi, non fini. A fare la differenza è e sarà sempre l'essere umano.

    Quanto...
  7. La presenza di politici di origine indiana in Europa (UK, Irlanda, Portogallo) e Nord America (K. Harris) e l'elevato reddito di questa comunità in Occidente, mi spingono ad alcune riflessioni.
    Vi sono una serie di fattori culturali e familiari che rendono questo gruppo più coeso e influente di altri:
    - Spinta all'educazione e alla realizzazione lavorativa. La cultura indiana favorisce studio e imprenditorialità, attribuisce grande importanza all'avere una buona posizione e alla...
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  8. Decadenza della diplomazia europea

    Nel mezzo delle emergenze con cui le grancasse di regime ci riempiono le orecchie due fatti sono passati uno totalmente ignorato, l'altro appena citato come ordinaria amministrazione. E che invece avrebbero dovuto preoccupare chiunque abbia a cuore il futuro della società in cui viviamo. Il più ameno, per così dire, è il percorso dell'ex ministro degli Esteri Luigi di Maio (e fa già ridere pensare che abbia potuto esserlo) verso la nomina a rappresentante speciale dell'Unione Europea nel...​
  9. L'importanza di chiamarsi Alberto

    Mi avvicinai al professor Alberto Bagnai nel 2012. Lui aveva aperto da poco il blog Goofynomics, e io gli segnalai le reiterate insolenze di un Fabio Scacciavillani che lo sfotteva dalle colonne del Fatto Quotidiano online. Il prof. gettò il guanto e mi incaricò di portarlo al terribile cerbero molisano. Gentilmente declinai e, tra me e me, pensai: adesso lo fulminerà con qualche numero di prestigio retorico dei suoi, menzionerà la Recherche e lo umilierà servendosi dell’augusto...
    l'egocentrico presuntuoso non mi ha mai convinta. Il suo libro è una brutta copia di cose già scritte precedentemente da persone sicuramente più erudite in materia economica di lui. E' stato eletto perchè gli italiani come semrpe ragionano con la pancia e pochi col cervello. Ecco perchp abbiamouna classe dirigente che fa ribrezzo. Sarebbe bastata solo un po' d diffidenza per capire prima chi lui fosse. Come diceva il filosofo "penso dunque sono, e se sono dunque dubito, e se dubito dunque esisto".
     
  10. Se Giovanni Paolo II possa essere coinvolto nella sparizione di...

    Le televisioni giornalmente ci inondano di figure che, quando parlano, paiono uscite dall'uovo di Pasqua o dai baci Perugina. In realtà, la persona accorta scopre ben presto l'aurea regola che i politici sono tutti mediamente una ciurma di criminali, chi più chi meno. Tanto per cominciare, il loro ego pronunciato - tipico di TUTTI i politici - li porta ad avere una vita privata non irreprensibile. Per questo non mi sono sorpreso quando riguardo a Berlusconi uscì fuori tutto il casino di...
    Molto tempo fa lessi un libro, di cui non ricordo purtroppo il titolo, in cui veniva raccontata la storia che ha portato alla scomparsa di Emanuela Orlandi. Con i fatti venuti poi alla ribalta credo che il fondo di verità fosse parecchio. Ho sempre pensato che Giovanni Paolo II non fosse magari implicato in prima persona ma che conoscesse fin troppo bene cosa sia successo e chi ne fosse il responsabile.
     
    Mia cognata fu per anni dirigente in una importante fabbrica di candele nel Vicentino. Il 95% dei clienti erano chiese e comunità cattoliche non solo regionali e in certi periodi spediva merce in Vaticano. A parte le lotte
    giornaliere che doveva sostenere perché quasi nessuno accettava di pagare con fattura, a parte i pesanti complimenti (era una bella donna) e richieste sessuali fatte senza ritegno, quando tornava da Roma mi raccontava cose che voi umani......ma mi ha sempre fatto giurare di non divulgare.
     
    L’articolo tocca punti nevralgici con la schiettezza e razionalità proprie dell’autore. Il Potere nulla potrebbe se non fossimo noi il suo agente segreto. Il papato è da sempre sede del potere. come ben scrive Marino, (Borgia il più conosciuto ma la lista è lunga) e ,ovviamente ,c’è chi lo ha favorito è concesso abbeverandosi e nutrendosi a quella mangiatoia alimentando corruzione e sfacelo morale.quanto ci sia del vero nella faccenda Orlandi non è dato sapere, c’è da dire che Giovanni Paolo II ricevette più volte in udienza il fratello (che tutt’ora abita in Vaticano)interessandosi al caso e parlandone all’Angelus. Personalmente credo si stia gettando fango. Certo è che molti alti prelati vi sono coinvolti come è certo che la chiesa ha tutto l’interesse ad insabbiare gli scandali, come quello della pedofilia , mettendo a tacere voci presunte o reali. L’esorcista Padre Amorth parlò chiaramente del coinvolgimento delle alte sfere ecclesiastiche nel caso. Penso altresì che ogni tanto escono notizie ,rumors mai provati, su accuse a grandi figure di santi punto di riferimento e devozione dei fedeli. Vero o non vero penso sia da considerare anche il momento attuale. È in atto uno stravolgimento della società , il Cristianesimo ed il cattolicesimo in particolare , sono nel mirino. Globalizzare tutto, religione compresa .
     
  11. Renzi e Calenda, i figli del Grande Porcello

    Il primo Grande Fratello sapeva di pionerismo. Non era nulla di nuovo nel mondo, era un programma già onnipresente in altri paesi: un "format" come si direbbe oggi. Ma l'impressione era che i vari Taricone, Cristina, Salvo, Marina etc. etc. fossero sinceri. Lo stesso "centravanti" di quel reality, Pietro Taricone, io lo conobbi anni prima al mare ed era esattamente il classico "guascone compagnone" che molti hanno visto in TV. Personalmente, col Grande Fratello il feeling non è mai...
    Uff...che noia...era più semplice se dicevano
    " Visto che entrambi rischiamo di non mangiare più alla mensa di Montecitorio ci mettiamo assieme per avere la % d'ingresso, poi ognuno per la sua strada". Non é stato necessario disturbare Laplace per definire la "probabilità dell'evento".
     
    Il Partito Unico si divide.
    Renzi e Calenda divorziano.
    Questo rompe la regola per cui i coglioni, in natura, sono sempre in coppia.
    Cit.

    Non è l'espressione elegante ma (secondo me) rende idea.
     
    Mi sono sbagliata, avevo preventivato che avrebbero litigato prima. In fondo sono già passati quasi 6 mesi dalle votazioni di settembre. Divisi si ma i gruppi non si possono sciogliere. Non sia mai detto. Non possono perdere certe acquisizioni.
     
  12. Io sto con gli ippopotami (e gli orsi)

    Sul triste caso dello sportivo (che trovo un'infamia ribattezzare “runner”, come ha fatto e fa la stampa igienica di regime, e non dico altro) aggredito e ucciso da un orso, forse un'orsa, in Trentino, ho letto e ascoltato molto. Come ormai regolarmente nel sedicente Belpaese, alla tragedia è seguita la sua trasformazione in grottesca commedia collettiva in cui ciascuno ha fatto a gara a spararla più grossa, sia a favore che contro (come se nel merito si potesse essere a favore...​
    Non posso dire di essere d'accordo al 100% ma questo, a differenza del delirio che si legge sui social, è già un articolo argomentato con la consueta dignità intellettuale che ti riconosco.
     
    Forse l'aspetto più bello del partecipare a questo progetto è sentirsi liberi di scrivere ciò che si pensa senza temere di incorrere negli strali o nel disaccordo violento altrui. È qualcosa che salvaguarda la serenità per pensare.
     
  13. Gli animalisti hanno rotto le palle (di Franco Marino)

    Ogni anno, in tempo di Pasqua, le newsfeed vengono riempite di post sul fatto che gli agnelli non vadano toccati perché "è una crudeltà consumare quei teneri agnellini" e via tutto il campionario della stupidità animalista, da quelli che "gli animali sono creature meravigliose, non come gli uomini che sono egoisti e assassini" a quelli che hanno smesso di mangiare carne perché hanno visto l'agnello "piangere come un bambino" (per cui se invece di fare nguè nguè, avesse fatto cai cai come...
    condivido completamente, mangio di tutto in ossequio al principio, appunto , della libertà individuale di mangiare quel che si preferisce..( mangiassi solo vegetali, peraltro, personalmente nel giro di un anno produrrei almeno un paio di calcoli renali, già avuto uno a 30 anni e non auguro a nessuno, nemmeno a un fondamentalista vegano, una colica renale, ndr) l'amara verità, come giustamente rileva Franco , è che siamo circondati, appunto, da fondamentalisti, religiosi, politici, calcistici, sessuali, animali....e chi più ne ha più ne metta..
     
    Premetto che sono vegetariana al limite del vegano, però per mio conto ciascuno può mangiare ciò che vuole, farina di grillo compresa. Per quel che concerne l'orso, la mia considerazione è un'altra: abbiamo speso fior di quattrini per reintrodurre questa bestia nei nostri boschi, ed ora ne spenderemo ancora per abbatterla. Uno zero in economia non ve lo toglie nessuno. E i pericoli nei boschi? Non c'è solo l'orso. Si può scivolare in un dirupo, si può essere morsi da una vipera e molto altro. Chi gira per i monti ne è consapevole ed accetta i rischi.
     
    A sto giro, non condivido. Soprattutto il taglio. Pare più uno sfogo. Che l'estremismo vegan-animalista sia urticante non v'è dubbio, ma molte delle tue conclusioni sono fuorvianti e anche un po' superficiali. Il problema orso è la plastica dimostrazione di come una tragica circostanza sia in realtà lo specchio di ben altre responsabilità dove a emergere è l'ignoranza crassa di una classe politica e di istituzioni composte da personaggi portatori di interessi (money) ma totalmente priva dei concetti base di gestione faunistica responsabile. Il discorso è lungo e articolato. La verità è che questa vicenda è stata dolosamente auspicata da chi avrebbe dovuto tutelare il patrimonio faunistico e al contempo essere in grado di tutelare coloro che vivono quei territori.
    Come? Come fu capace Franco Tassi in quel del Parco d'Abruzzo a cavallo degli anni 70. L'orso marsicano era sull orlo dell estinzione al pari del lupo appenninico (la sua gestione, che salvò un patrimonio di biodiversità straordinario, fece scuola. Arrivavano da tutta europa a studiare il suo lavoro). Ecco Franco Tassi fu SILURATO dalla politica in modo becero e ignorante. Si mise di traverso quando comparvero i mitici progetti di 'valorizzazione' (leggasi speculazioni). Questo per dire che, al di là della tragedia trentina, il problema sta a monte. Bene ha detto Corona (che non gode della mia particolare stima) sul fatto che la montagna non sono fiori e farfalle ma richiede responsabilità e consapevolezza.
    Si scatenerà la caccia all',orso dando la stura agli appetiti di chi munito di carabina annualmente stende cristiani in giro per funghi sparando ad minchiam nelle frasche. Ma li si parla di tragica fatalità. Le Famiglia si porta a casa il fungaiolo morto e pace all'anima sua. All'altro, al più, gli levano il porto d'armi e festa finita.
    Per cui prendersela con gli animalisti serve solo a spostare il binocolo dal vero obiettivo. E comunque, dopo anni di recupero di specie selvatiche nel mio palmares di passioni, con animali magnifici impallinati da una manica di coglioni (sorry per l'eleganza) perdonami ma qualche motivo di irritazione ce l'ho anche io. Ma al contrario. Sulle scelte alimentari non entro nel merito, ognuno agisce che sulla base delle proprie convinzioni e sensibilità. Io ho smesso da anni di cibarmi di carne (anche se ammetto senza vergogna che mi è sempre piaciuta e mi piacerebbe tutt'ora) e comunque possiedo cani a cui do carne perché ne devo rispettare genetica e necessità. La mia è una scelta personale. E non la impongo a nessuno.
     
    Il tuo commento tocca un tema che io non ho minimamente sfiorato, quello della caccia. In quanto che, senza criminalizzarla, non ho mai sponsorizzato la caccia. Io ho semplicemente allergia nei confronti dell'estremismo animalistico. E quanto alla tua libertà di non consumare carne, per quanto mi concerne, nessuno te la toglie. Ma io non sono obbligato a sopportare chi mi dà dell'assassino perché invece mi cibo di carne. E quanto al fatto che molti esultino perché un orso ha ammazzato un essere umano che si trovava lì per caso, senza alcun intento offensivo, penso che non sia nemmeno il caso di parlarne.
     
    Ma infatti non ne parlo. Esultare è da idioti. Cosi come coprire qualcuno di insulti perché non la pensa come te, lo stesso. L'estremismo animalista fa danno agli animali, credimi. Non pensare che non abbia avuto scontri con i talebani del settore. Ma su questo tema mi trovi sensibile e, scusami, ma proprio per la tua capacità di sottrarti alla provocazione mi aspettavo qualcosa di meno prevedibile. Il tema caccia è comunque il vulnus di tutta quella vicenda. Che piaccia o meno.
    Sempre con grande stima. Evi
     
    Ma io non ho coperto di insulti chi la pensa diversamente da me, ho coperto di insulti una categoria ben precisa, quella proprio relativa all'estremismo animalista contro cui tu stessa ti scagli. Finisce lì. Nessuno discute la tua libertà di non cibarti di animali o di non cacciare. Ma nessuno deve discutere la mia di cibarmi di animali - cosa che faccio in sovrabbondanza - e di cacciarli, cosa che non faccio.
     
    Purtroppo ciò che sta lentamente ed inesorabilmente scemando è il "rispetto" per chi non la pensa come noi, usando la prevaricazione come unico mezzo di comunicazione. Dal mangiare, al vestire, al curarsi...e abituandoci ad ascoltare chi vuole prevaricare accettiamo anche ciò che non ci sembra giusto.
     
  14. L'anima artificiale

    C'è un brevissimo ma geniale racconto di fantascienza di Frederic Brown, “La risposta”, così breve che la sintesi è lunga quasi quanto l'originale. Dopo secoli (o millenni?) di progresso scientifico, l'uomo crea IL supercomputer, quello capace di raccogliere in sé tutto il sapere universale. Una volta acceso, uno dei creatori ha l'onore di porre la prima domanda. “Sarà una domanda alla quale nessuna macchina cibernetica ha saputo rispondere sino ad ora”. E la domanda è: “Dio esiste?”.

    La...​
  15. Conoscete il detto "quando il diavolo ti accarezza vuole l'anima?", ecco cosa ho pensato leggendo il testo in foto.

    Cosa sta accadendo? Il capitalismo sviluppa (emancipa dai vincoli) le forze economiche per aumentarne il potenziale.
    In altre parole, le varie dinamiche del capitalismo (la competizione tra singole aziende, la competizione tra classi dirigenti di varie economie che può riflettersi talvolta in competizione tra Stati; la competizione tra capitale e lavoro e la competizione tra...

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  16. Il Deep State americano ha un problema con la dottrina cattolica

    di Manuel Berardinucci

    Osserviamo che il livello dello scontro sociale negli Stati Uniti d’America diviene sempre più intenso e degno di attenzione, con un po' di malinconica invidia da parte di chi vive nella terra di “moderalandia”, la Patria dell’eterno compromesso e del presunto pragmatismo “pratico-praticone”.

    É notizia dello scorso mese che il "Tempio Satanico", ovvero un istituto ufficialmente laico che, a quanto pare, utilizza la terminologia satanica per un...​
  17. Tra le riflessioni emerse ieri durante l'incontro con Franco Bartolomei Mario Michele Pascale e Ferdinando Pastore sul loro libro "Il socialismo e la battaglia contro la Seconda Repubblica", abbiamo vagheggiato un confronto tra il percorso italiano e quello jugoslavo nel Dopoguerra, interrotto drammaticamente dalla guerra civile e dall'intervento della NATO.

    Il nodo che abbiamo sviluppato, prendendo per buoni alcuni spunti di partenza, riguardano il...
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  18. Il filo comune del covid, dell'Ucraina e del crollo della Silicon...

    In tanti in questi giorni mi avevano chiesto un articolo sulle notizie che stanno venendo fuori in merito alle rivelazioni sul Covid e, devo dire la verità, ho provato a mettere più volte nero su bianco un qualcosa, ma non mi usciva niente. Prendevo la tastiera, scrivevo ma niente, sentivo che l'articolo non usciva. Quando le cose sono così, non vale la pena forzarsi. Se uno scrive un articolo col freno a mano, il lettore se ne accorge. E quando non ho voglia di scrivere non è un caso...
    Guarda, meglio non potevi argomentare…tre anni fa , quando ci precipitavano in questa assurda storia di prove tecniche di distruzione, ho discusso inutilmente con gente che non riusciva a capire il “ fil rouge “ che univa tutti gli accadimenti . Mi hanno anche insultato ripetutamente. Pazienza! Mi basta che ci siano persone lucide come te
     
  19. Migranti: l'unica vera soluzione è il colonialismo (di Franco Marino)

    Ho già scritto altre volte che questa è - e sarà - la legislatura del sovranismo cosmetico, del parmigiano che deve chiamarsi parmigiano e non parmesan, perché non è possibile alcun altro sovranismo. Il problema è che ormai la cosmesi pervade ogni lembo di quel dibattito pubblico che, nelle democrazie, non dovrebbe subirla ma darla la linea, e invece ne appare perfettamente organico.
    Così, in merito alle cosiddette "tragedie del mare", siamo di fronte all'ennesimo tentativo di...
    Esisterebbero altre strade se gli umani fossero davvero umani e coltivassero davvero dentro di loro il vero significato della parola umanità che non può coincidere con depredazione o sopraffazione. Premesso che in Italia solo una parte arriva via mare sui barconi ( approdando praticamente quasi tutti in Sicilia e Calabria, con sparute minoranze in Puglia e Sardegna) mentre la stragrande maggioranza si introduce nell'Europa occidentale da terra seguendo la c.d. via dei Balcani ( altro che solo i siriani,qui arrivano caterve di pakistani,bengalesi,afgani etc.),
    mi chiedo a che servano organizzazioni come la FAO se poi a sfamare una parte di questa gente deve pensarci la UE sul proprio territorio e con tutti i problemi presenti e futuri legati ad un numero sempre crescente di culture e religioni che nulla hanno a che vedere con le popolazioni autoctone....non si farà altro che portare alla rovina anche l'Europa mentre questa continua a depredare pro-quota i Paesi Africani e non solo...a me sembra che non vi sia alcuna volontà di risolvere il problema e il problema si risolve non con il colonialismo ma con il contenimento delle nascite in tutto il Pianeta,specie nei paesi super-popolosi e dove la stragrande maggioranza degli abitanti sta con le pezze al culo.
    Il nostro non è un Pianeta dalle risorse infinite,finiremo con l'ammazzarci tutti,altro che 10 miliardi nel 2050. Se qui non si torna a 4 miliardi massimo, prima o poi finirà male e non ci sarà bisogno di alcuna bomba atomica perché l'inferno si mostri in tutto il suo spaventoso orrore sul pianeta Terra
     
    Può darsi che L'Occidente imploderà, smettendo di sfruttare l'Africa, con la complicità dei capi di Stato corrotti, e le molte tribù potranno vivere e progredire senza alcuna interferenza statalista.
    Anche perché se non gli rubassimo le loro risorse, non sarebbero così poveri.
    Se non dovessero preoccuparsi di mettere insieme il pranzo con la cena (o forse solo il pranzo) potrebbero senz'altro evolversi e non necessariamente seguendo il nostro modello, che fra l'altro si sta rivelando alquanto fallimentare.
     
  20. La nuova affermazione cinese ci costringe a indagare la storia e la cultura di questo popolo.
    Il substrato politico-culturale sinico affonda, sin in epoca antica, nella presenza di un'autorità centrale.
    Le popolazioni del Fiume Giallo si radunarono molto presto attorno ad un'autorità centrale, sorsero dinastie. Considero di un qualche valore la teoria delle civiltà fluviali -> l'organizzazione di fiumi, canali, dighe, risaie favorì la concentrazione umana e la formazione di un settore...
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