Disastri "naturali" . Basta interrare una...

Disastri "naturali"
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Basta interrare una condotta d'acqua (ovviamente priva di chiusura, cioè che non porta a alcuna utenza), forata in modo adeguato, posata in certi strati argillosi del terreno, per preparare il disastro.
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Al momento opportuno, si tratta di aprire la valvola di quella linea per consentire al flusso acqueo di bagnare il terreno, impregnarlo e ammorbidirlo e così, per magia, si innesca una "bella" frana, possibilmente in concomitanza di piogge prolungate. I crimini vanno sempre camuffati. Altrimenti anche gli sciocchi ed i distratti intuiscono i trucchi.
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Lor "signori" si divertono così.
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Poi sta ai media ed agli "esperti" incolpare i "cambiamenti climatici" del disastro franoso e delle sue conseguenze sulla comunità, lutti compresi.
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Per me a Ischia le cose sono andate come sopra descritto, ne sono convinto. Lotte di potere. Stanno preparando la finanziaria e la spartizione dei soldi è affare delicato. E poi c'è la guerra russo-ucraina da influenzare.
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Comunque, le reti idriche sono sempre molto misteriose, ovunque in Italia. La gestione dell'acqua è questione delicata, in genere in carico ai militari, quelli di fiducia del regime, naturalmente.
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C'è sempre il trucco, non va mai dimenticato.
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Ischia, va ricordato, ha il suo vulcano (spento): il Monte Epomeo, punto più alto dell'isola (789 metri) da cui ammirare un incantevole paesaggio su tutta la costa.
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Quindi da secoli quelle popolazioni sono vessate con fenomeni "naturali" eccezionali.
 
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