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  1. Risarcimento schiavi

    È attualmente in corso il cosiddetto “Black history month”, ossia il Mese della Storia Nera, iniziativa grottesca che solo in una società cerebralmente fusa e che va avanti a massicce dosi di sensi di colpa e autoflagellazioni trova posto. Basti pensare a che effetto farebbe un “Mese della Storia Asiatica”, anche in società in cui l'immigrazione da quel continente sia stata significativa: che senso avrebbe mettere in uno stesso calderone siriani, indiani, cinesi e filippini? Già si...
  2. Il discorso di Putin e il sovranismo morale (di Franco Marino)

    Devo precisare per onestà nei confronti del lettore che nel momento in cui sto scrivendo questo articolo, non ho ascoltato né letto il famoso "discorso di Putin". E tuttavia - in merito, faccio lo stesso discorso che feci sull'autobiografia di Harry - non mi interessa approfondirlo o, meglio, magari lo andrò ad ascoltare, ma non cambierà di una virgola il senso di questo articolo. Le parole sono la parte meno importante dell'azione di un politico, perlomeno se le consideriamo per i...
    Bravo 😂
    Il NYT li ha commentati entrambi e alla fine ha concluso """""President Biden and Vladimir Putin, the leaders of the U.S. and Russia, laid out radically different visions for Ukraine’s future yesterday, offering contrasting narratives about who is to blame for the bloody, yearlong war. They seemed to agree on only one point: The conflict is nowhere near an end""""
    Come si dice a Napoli? "Ci siamo scazzati'?
     
    Last edited:
    Bravo due volte. Primo per aver indovinato il discorso di Putin; secondo per aver detto come stanno le cose in Italia. Con questo debito pubblico che abbiamo è molto difficile crearsi un " sovranismo morale".
     
    Io ho trovato il discorso di Putin molto più corretto e lineare di quanto affermino i vari Bidè,Stolten,Von der Minchien e compagnia cantante. Un discorso che non fa una piega
     
    Bravo due volte: per aver evocato l’unica cosa che oggi conterebbe, il sovrani amo morale e bravo perché la pensi esattamente come me 😀
     
  3. IL BUE DISSE CORNUTO ALL’ASINO
    Il segretario di Stato USA, Blinken, ha annunciato al mondo che, da informazioni, la Cina starebbe supportando Mosca con l’invio di armi.
    È da oltre un anno che gli USA non fanno altro che finanziare l’Ucraina per la prosecuzione delle ostilità nonché fornire armi, unitamente ai membri della NATO fra cui, come noto, il Nostro Paese.
    Il responsabile della politica estera del partito comunista cinese ha dichiarato che a breve Pechino presenterà un suo...
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    G
    GiuseppeTuD
    Ormai non c'è più freno alla tossica propaganda americana.
  4. E' giusto da occidentali criticare l'Occidente? (di Franco Marino)

    Chiunque critichi l'ambiente dove è nato e cresciuto, quand'anche avesse validissime ragioni per farlo, viene visto come uno che sputa nel piatto dove mangia. Come osi criticare la tua famiglia? La tua casa? Il tuo lavoro?
    Infatti l'espressione "sputare nel piatto dove si è mangiato" indica spregiativamente proprio tutti coloro che criticano aspramente il sistema di cui si nutrono. Questa critica parte da un presupposto che è molto semplice: il sistema in cui ci si trova è quello che è...
    Non sono pienamente d'accordo. L'Occidente non ha un diabete mal curato ma è un malato terminale; ciò che aggrava il suo già precario stato di salute è la presunzione, la spocchia, l'annullamento della spiritualità in nome di un materialismo esasperato, la totale visione di futuro poiché ciò che conta (in occidente) è il "qui e ora".
    E si, l'occidentale risvegliato può e deve criticare L'Occidente, poiché nessuno lo conosce meglio di lui.
     
    Occidente sempre più tardosovietico: disastri ecologici (Ohio); leadership improbabili (Biden è un Cernenko ridanciano); pauperizzazione inarrestabile; crescente insofferenza nei confronti della Nato (versione glamour del patto di Varsavia); sostanziale isolamento internazionale (l'euramerica è diventata sinonimo di perniciosa balordaggine veterocoloniale, un dinosauro in abiti casual); oligarchie che sanno solo creare emergenze per vendere soluzioni farlocche (robe da imbonitori del far west); vertici capaci di qualsiasi nefandezza (e qui mi sa che hanno superato gli omologhi d'oltrecortina).
     
  5. Massoneria sì? Massoneria no? Massoneria boh?

    Chiunque abbia una visione non allineata col sistema, si becca ben presto la patente di complottista. E infatti io me la sono beccata più volte, declinata nelle formule più disparate, dall'immancabile sfottò "gomblotto!" all'accusa di terrapiattismo, e insomma tutto il campionario che ogni apota puntualmente deve sciropparsi.
    Personalmente, non mi riconosco in nessuna categoria. Non mi sono mai sognato di mettere in dubbio la rotondità della Terra (se non altro perché camminare su una...
    Il fatto é che MMD é stato "trovato" adesso, non mesi fa. Perché se il fatto fosse avvenuto mesi fa sarebbe stata incolpata la Russia, dato che, con grande clamore, i media hanno dato la notizia che nel covo c'era un libro su Putin. Adesso la gente se ne frega di "ha stato Putin" e allora....vai di Massoneria!!
     
  6. Su India e Cina

    L'India sembra un soggetto politico creato a tavolino dall'Occidente (la stessa lingua veicolare rimane in alcuni casi l'inglese).
    Tuttavia, è innegabile che negli ultimi 20 anni la situazione indiana sia in buona parte cambiata sia in termini economici, che di politica estera.
    Per fare il miracolo non devono mettersi in competizione con la Cina su aspetti dove la Cina si è preparata da decenni (e dove al massimo sta subentrando il Vietnam/ASEAN), devono...
  7. L'arco dell'Impero

    Scrive Qiao Liang in "L'arco dell'Impero. Con la Cina e gli Stati Uniti alle estremità":

    Joseph E. Stiglitz, premio Nobel ed ex capo economista della Banca Mondiale. Dopo lo scoppio della crisi finanziaria nel Sudest asiatico, il governo cinese, dal 6 al 25 aprile 1998, inviò una missione finanziaria per comprenderne le cause, facendola arrivare in Thailandia, Indonesia, Singapore e Corea del Sud. Poiché il governo cinese aveva fornito loro assistenza disinteressata, tutti e tre...
  8. Il Divide et Impera dietro la retorica dei Boomer vs Millenial

    Rolling Stone fa un articolo sugli album amati dai "boomer" e snobbati dai "Millennial" e finalmente qualcuno del Mainstream, il cantante dei Tiromancino, sbotta: basta con questo mettere due generazioni l'una contro l'altra con questi termini. E ci va giù pesante parlando di "cesso maleodorante".
    Lo scontro generazionale è una cosa normalissima e ne abbiamo tracce addirittura nel mito greco e nella sua cosmogonia, con Crono che scaccia il padre Urano per essere a sua volta scacciato dal...
  9. Perché non sopporto una certa destra italiana (parte prima)

    Una destra globalista? Personalmente nutro il fondato sospetto che una certa destra di lotta e di governo segua i dettami del globalismo. Le ragioni? Puro e semplice opportunismo o forse paura di affrontare una realtà che cambia in maniera costante e vertiginosa. Se sei stato contaminato dal virus ideologico dei diritti umani, non puoi non innamorarti delle cause perse in gloria dell'occidentalismo becero e peloso. Chi aderisce incondizionatamente al dirittoumanismo rigetta l’Abc...
  10. Il silenzio che fa rumore

    Il contrasto che salta all'occhio non è tanto quello col successore, ma col predecessore, quel Giovanni Paolo II del quale fu la mente. Il contrasto è reso ancora più stridente ora, nell'estremo commiato.
    Il pontificato wojtyliano fu apparentemente trionfale, col raggiungimento di un obiettivo "ch'era follia sperar": la sconfitta del comunismo sovietico. E anche i funerali, celebrati proprio da Ratzinger, furono un trionfo: pellegrini da tutto il mondo, la più grande riunione mondiale di...
  11. Kosovo ovvero l'inizio della fine degli Stati Uniti

    Scrivere che in guerra la prima vittima è la verità è una tale ovvietà che hanno attribuito questa citazione ad almeno una decina di autori, anche se pare che il primo fosse Eschilo. Così, dato per scontato quanto sopra, per capire come stia andando una guerra, il segreto è capire il tipo di bugia e perché. Queste guerre a cui stiamo assistendo, vengono raccontate per come non sono, il che è ovvio. Ma capendo le bugie e le loro ragioni, possiamo capire dove andranno a finire.
    La prima...
    Io non sarei così ottimista sinceramente. Gli yankees posseggono buona parte del mondo in tanti modi,non solo perché hanno più armi di tutti.
    Prima di parlare di declino o addirittura di fine del loro imperialismo ci penserei due volte.
    Comunque condivido la linea del tuo ragionamento.
     
    In realtà controllano saldamente solo l'Anglosfera e qualche stato zombi dell'Europa dell'est (la Polonia nuova potenza militare? Ma non fatemi ridere). Il resto dei paesi europei, soprattutto Germania e Francia, si lasceranno deindustrializzare? Non lo so, dubito molto. Il Giappone a quanto pare sta con gli americani, però senza tafazzismi. In Africa, Asia e sud America ne hanno le scatole piene. E per quanto concerne la potenza dell'US army... stendiamo un velo pietoso: è uno stipendificio che non vince una guerra da 80anni. Pensa che hanno appena presentato un nuovo bombardiere da 700 milioni di dollari che fa le stesse cose dei missili ipersonici. Il vero asset statunitense è il soft power, ma di questo passo rischiano di giocarsi pure quello.
     
  12. Una vecchia balla russofobica: la persecuzione dei gay

    Ho visitato diverse volte la Russia, per via di uno zio di secondo grado, ormai ultraottantenne, che per me è stato quasi un secondo padre. La prima volta ero troppo piccolo, avrò avuto 5-6 anni e ricordo poco. La seconda fu negli anni Novanta. Ero già grandicello, avevo sedici anni, e dunque ne ho un ricordo più che nitido. L'avrei rifrequentata, più assiduamente, nell'era di Putin. Ognuna di queste visite mi ha lasciato tanto. La Russia è un paese meraviglioso, i russi sono un grande...
    Se ricordo quel periodo!!! Avevo una colf moldava con la quale mi esercitavo a parlare russo col suo accento. Vestita con cappotto un pò largo, fazzolettone di lana in testa, dentro il taxi facevo finta di telefonare ad un amica per dirle che stavo per arrivare!! Le mie amiche Tatiana e Julia vivevano serenamente assieme il loro amore e così Oleg il mio cliente/partner. Proibita é ogni forma di pubblicità e promozione LGTB soprattutto nelle scuole "Per rispetto dei giovani di poter scegliere un domani da che parte stare in tutta libertà senza condizionamenti.
     
  13. Rimanere colonia

    Ne "Lo scontro delle civiltà" sono rimasto colpito da questo passaggio:

    "La tesi oggigiorno invalsa secondo cui la diffusione a livello mondiale della cultura pop e dei beni di consumo rappresenti il trionfo della civiltà occidentale svilisce la cultura occidentale. L'essenza della civiltà occidentale è la Magna Carta, non il «Big Mac» (...) In qualche parte del Medio Oriente potrebbe benissimo esserci un gruppetto di ragazzi che indossa jeans, beve Coca-Cola, ascolta musica rap e tra...
    Una cosa che mi ha molto stupito, specialmente quando fai riferimento al nichilismo, è che per esempio non si producano più fenomeni culturali durevoli. Si pensi alle band usa e getta che proliferano indisturbate. Un tempo persino la vituperata cultura americana produceva molto di più.
     
    "L'autore nel 1996 non poteva sapere quello che avremmo visto: ragazzi dell'ISIS che caricano video su Youtube con sottofondo Lady Gaga mentre minacciano gli USA"

    Io ci vedo più una sorta di sfottò, di disprezzo per l'Occidente
     
  14. Stati Uniti e Russia in realtà sono d'accordo?

    Israele può piacere e non piacere (a me onestamente, piace) ma rappresenta il punto di riferimento di ogni sovranista che si rispetti, che lotti o per recuperare una patria perduta o per costruirsene una nuova. Epicentro della storia di questa piccola-grande nazione è il sionismo, ideologia politica e religiosa che, nata verso la fine dell'Ottocento, è l'incrocio tra la fioritura di una corrente postilluministica e la reazione all'antisemitismo imperante nell'Ottocento attorno al quale...
    Bisogna svegliarsi e tornare soggetto attivo, questo è ovvio. E ciò vale tanto per l'Italia quanto per le altre nazioni europee. Opinabile opinione personale: senza l'appoggio statunitense o di un'altra grande potenza, il pur gagliardo e orgoglioso Israele finirebbe male, un Libano con l'arsenale atomico. Arsenale (esiste? E se esiste chi controlla il pulsante rosso?) su cui si vocifera, ma che non è mai stato confermato.
     
    Certo, leggendo questo articolo, viene da ridere caro @Franco Marino quando penso che Davide Cavaliere diceva che chi è filorusso è anche antisemita e avete litigato.
     
    Ma io sono sempre stato filoisraeliano. In una maniera certamente molto meno sgangherata del tizio che hai citato e di altri fanatici sionisti che pure girano su FB, ma comunque sempre schierato con Israele in merito alla questione palestinese. Il problema sempre del tizio di cui sopra è che purtroppo lui è il classico ultrà sionista all'amatriciana fatto con lo stampino, convinto dell'incrollabilità dell'asse americansionista, quando basterebbe che si facesse un giro nel Ghetto di Roma e scoprirebbe che sono quasi tutti filorussi. Tra l'altro quasi metà della popolazione israeliana è di origini russe e lo stesso Putin è sempre stato filoisraeliano. Solo chi non conosce Israele può pensare che siano ancora filoamericani. Un mio collaboratore, israeliano, detesta gli americani ed è pure lui putiniano. Di che stiamo parlando?
     
    Israele per tanti anni è stata anche il mio modello di governo/stato ideale. L'unica perplessità è che però per molti versi ha appoggiato la Covidiocrazia e il Vaccinazismo in modo inquietante, anche contro i suoi stessi cittadini
     
  15. Sulle rivolte in Cina

    Anzitutto mi scuso con tutti per l'articolo di ieri che a qualcuno sarà parso fuori tema viste le rivolte cinesi che hanno catalizzato l'attenzione di tutti. Il fatto è che l'ho scritto prima di leggerne, tramite il nostro nuovo ulteriore ottimo acquisto @Andrea Sartori - a cui ovviamente do il benvenuto - la notizia proprio qui. La tentazione era di scrivere qualcosa già per ieri ma ho preferito evitare sia per lasciare a lui come a @Filippo Barbera la centralità, sia per...
    la tua analisi è esaustiva e obiettiva in un tema talmente complesso
    Complimenti per il tuo articolo, per questo motivo ti leggo sempre con grande piacere e interesse
     
    Sinceramente...non ho capito il succo del discorso. É come se.... tu avessi cominciato ad esprimere un'opinione e ti fossi imbrigliato nella complessità del problema e avessi chiuso l'articolo velocemente: Siamo in tanti ovunque c'è qualcuno che fa casino (Bruxelles docet) ..io speriamo che me la cavo. Magari é la giornata storta. Provo a rileggere domani.
     
    Onestamente, a tuo avviso, c'è qualcosa che noi, umili cittadini, possiamo fare?
    Perché qui si decidono le nostre sorti ed ho l'impressione di dover attendere l'inevitabile. È tutto troppo più grande di noi.
    Invidio sempre di più gli inconsapevoli ottimisti, ignari e felici.😕
     
    il sovrappopolamento esiste perché la maggior parte della popolazione mondiale è concentrato negli stessi pochi territori e granparte di quelli che non lo sono anelano di entrarci.
    tanti siamo tanti, ma perché non si è mai attuato un piano di sviluppo per il sudamerica e l’africa? in asia lo stanno facendo gli asiatici.
    a cosa serve l’onu? oltre a curare gli interessi dei soliti
     
  16. “Fozza” Cina!

    Pur riconoscendo gli indubbi meriti della modernizzazione intrapresa da Deng Xiaoping, confesso che non mi piace il modello cinese e mi guardo bene dall'additarlo come esempio. Detto ciò, non mi garba neanche l’ordine unipolare a guida statunitense che qualcuno confonde erroneamente con la civiltà occidentale tout court: il Giappone è Occidente? Chiedo per un amico. Ricordiamoci che l’unipolarismo, sfido chiunque a provare il contrario, coincide con il travolgente declino dell’Italia, con...
  17. Antioccidentalismo

    Nell'attuale scenario politico esistono due "antioccidentalismi": uno a sinistra e uno a destra.
    Quello di sinistra è quello di fatto al potere, quello "woke". Quello che praticamente ti deve ficcare il personaggio di colore anche in un film ambientato nella Svezia del Settecento e che parla dell'Occidente imperialista e causa di tutti i mali del mondo.
    A destra c'è invece quello che, deluso dall'effettivo degrado morale e politico attuale, guarda con simpatia a esperienze autocratiche a...
    M
    I tempi sono oscuri per tutti e, proprio ora, la scelta individuale può fare la differenza, purché proceda non da un'origine egoica, ma potremmo dire sovrasensibile. In questo senso, una riscoperta di Dio, in seno alla propria tradizione di appartenenza, è positiva e realmente salvifica.
     
    Secondo me la cultura non c'entra, men che meno l'arte, che sarà sempre universale. No, è una mera questione geopolitica. Gli anglosassoni sono antagonisti dell'Europa continentale, lo hanno dimostrato innumerevoli volte in passato e lo stanno dimostrando tutt'ora. Il mio sogno rimane l'asse tripartito Roma-Berlino-Mosca.
     
    Ci sarebbe da scrivere tomi su tomi su argomenti qui appena sfiorati. Per quanto mi riguarda sono del tutto d'accordo con il fatto che l'Occidente come società si stia suicidando mettendosi nelle mani di stranieri che lo odiano (e includo quelli che, geneticamente "nostri", sono solo delle quinte colonne del Nemico in casa nostra, come chi impone il pensiero unico progressista dall'interno dei nostri parlamenti, tribunali, accademie). Non penso proprio che l'autocolpevolizzazione (che ormai è un'autoflagellazione) occidentale sia una "marcia in più", se non nelle mani dei suoi nemici. Quanto alla cultura, è indubbio che la nostra sia stata particolarmente fertile e ricca. Ma le società e gli individui che avrebbero dovuto preservarla sono morte, tant'è che ormai non si vede né sente altro che zombi che se ne vergognano e vorrebbero imporre proprio l'equivalenza di Raffaello ai mascheroni africani e Mozart ai bonghi. E non sono esempi peregrini: nelle università nordamericane, la punta di lancia della putredine che ci sommerge, i corsi di Storia dell'Arte vengono "rimodulati" proprio in questo senso, "antimperialista", per "decolonizzare" (leggi: plagiare) le menti dei giovani studenti e farne altrettanti cloni che continuino lo sporco lavoro iniziato dalla cultura progressista e liberal dagli anni '50.
     
  18. Dovremmo augurarci il successo delle rivolte cinesi

    Il titolo è apparentemente scandaloso perché siamo abituati ad un pensiero binario. Davanti all'Occidente "cattivo" dobbiamo cercare "i buoni". E il "buono" è la Russia e tutta la galassia che gravita attorno, al cui capo è la Cina.
    Ora, bisogna levarsi dalla testa che esistano buoni in scontri geopolitici. Chi pensa che Putin sia un "liberatore" è ingenuo come i nostri nonni che erano convinti che gli americani fossero liberatori. È un bisogno umano pensare che se c'è un cattivo debba...
  19. L'Occidente dei balocchi che il mondo non vuole

    Il mio paese è stato traversato per vent’anni dalla faida tra berlusconiani e antiberlusconiani e io, berlusconiano, non ho ovviamente mai dato peso alle pretestuose diffamazioni degli avversari. Senza essere un suo ultrà, mi sono posto di fronte alla sua figura confrontando i suoi scheletri nell’armadio - di cui ero a conoscenza e su cui non ho mai chiuso gli occhi - con quelli dei suoi avversari e, convinto che rappresentasse i miei interessi e i miei valori, l'ho votato e, negli...
    Diciamo che il mondo attuale è un posto terribile. E senza morale. I russi li conosco bene e dietro quella sottile e molto superficiale patina di "valori" di regime sono esattamente la copia slava di Gordon Gekko. La Russia è un Paese che farà la fine degli Usa non appena Putin se ne andrà. La Cina la conosco meno e lì vedo una hybris di tipo differente, col peggio di comunismo e capitalismo. Sia Russia che Cina NON FANNO FIGLI. Come l'Occidente non investono sul futuro (perfettamente rispecchiato dai loro leader "senza successori")
    Credo che tra i non occidentali quelli che avranno evoluzioni più interessanti saranno gli arabi (ho detto arabi, attenzione, non musulmani. L'Iran mi pare bello che cotto, passerà dall'estremo degli ayatollah all'estremo dell'occidentalismo e si suiciderà come la Russia), perché stanno attraversando ancora una fase che potrebbe essere simile al nostro Novecento, a metà tra novità e tradizione.
     
    l'occidente ha sempre vissuto sopra le reali possibilità creando solo debiti, certo la Russia e altri paesi da te citati non sono certo democratici, ma la vera democrazia è una pura utopia. Interessante il tuo pararello con Collodi simbolo del nostro modo di viveve in occidente
     
    l'occidente ha sempre sfruttato l'economia e forse anche lo spazio fisico di paesi meno evoluti anche per questo forse é arrivato ad oggi incolume; il resto del mondo si é evoluto e non si sente più succube dell'occidente, vedremo come evolveranno i tempi
     
    Poi bisogna anche dare uno sguardo ai "ventenni" o comunque alla gioventù non occidentale.
    I giovani russi oramai spingono per l'occidentalizzazione spinta. Finita la generazione che ha visto l'Urss e l'era Eltsin il putinismo sarà defunto. I giovani russi sono totalmente "avaloriali" e ultra-individualisti. Non sono ancora ridotti male come i giovani occidentali ma siamo allo step precedente. Paradossalmente avremo, a causa di quel che sta accadendo, probabilmente un rafforzamento di certi "valori antichi" proprio in Ucraina, a prescindere da Zelensky. Quando hai la guerra in casa poi ne esci diverso. E può anche essere che l'Ucraina sarà poi quello che fu l'Afghanistan: usato in chiave anti-russa, riscopre la sua storia dopo aver avuto la guerra in casa e rispedisce al mittente i valori occidentali. Come all'epoca si foraggiavano forze ultra-islamiche in funzione anti-sovietica e l'Afghanistan, paradiso di cannaioli nei 70s è diventato quel che è diventato, ora si foraggiano forze ultra-nazionaliste (usando un eufemismo). Zelensky passerà, come è passato Massud, questi no...
     
    35 anni di viaggi in giro per il mondo (non di adesso) per lavoro, soggiornando in quasi tutti i paesi asiatici, tutti quell europei, parte sudamericani, tutti i nordamericani e parte africani un'idea me la sono fatta. In parte ci hai preso. In parte. Perché fino alla fine degli anni 90 l'occidente era ambito da molti con i quali ho lavorato. Diciamo che tanti paesi uscivano da situazioni devastanti, la Russia post Eltsin, la Cina post maoista di Deng e Jang Zemin, il Sudafrica dal fallimento dell'Africa National Congress, il crack in Argentina ecc. Poi a partire da fine anni '90 inizio 2000 le cose sono cambiate. I paesi disastrati hanno trovato la strada dello sviluppo, che é stato di una velocità supersonica, a cui ho assistito stupefatta, ma....come hai detto tu...senza sponsor USA. Mantenendo usi e costumi, tradizioni e storia (bella o brutta), guardinghi, cercando di tenersi distanti da questo "occidentalismo" ...cerco di riportare le sensazioni....sguaiato, supponente, presuntuoso. Ci hai preso su Collodi. Un tecnico albanese che lavorava per un'azienda finlandese mi disse che a Tirana erano incollati alla TV italiana e pensavano che fosse il paese dei balocchi. Lavorando a Korba (Tunisia) le operaie (maschi al bar) si radunavono a casa di chi aveva l'antenna satellitare affascinate dai nostri lustrini e paillettes.
     
    Debiti a destra debiti a manca... epperò sono quasi 80 anni che debiti o non debiti in Occidente si campa meglio che in altri posti (rectius : di tutti gli altri posti). Non dimentichiamo che il potere logora chi non lo ha. Gli USA sono ben lontani dall'essere decotti....se fossero prossimi al crack farebbero uso pure delle atomiche se necessario. Riparliamone (rectius: riparlatene,io sarò solo polvere allora) tra cinquanta anni.
     
    Io la reputo realistica più che prematura. Sta di fatto che,avendo viaggiato nei 5 continenti e toccato con mano le differenze esistenti,in Occidente,debiti o meno,si campa molto meglio che altrove. E questo molto meglio rimarrà tale ancora a lungo in quanto le distanze sono ancora lungi dall'essere colmate.
     
    Un po' come il "chi vuol esser lieto sia/del doman non c'è certezza" del Magnifico. Solo che, morto lui, il "doman" fu il collasso dello Stato, i roghi di Savonarola e le invasioni straniere. Il compito di una classe politica degna di questo nome dovrebbe essere quello di pensare al futuro per deviare catastrofi, non godere come tanti scervellati e poi "aprés de nous, le déluge". Perché proprio a chi manifesta una tale cecità il diluvio cade sulla testa, e spesso ben prima di quanto sperasse. La Storia dovrebbe aver insegnato che le catastrofi arrivano sempre quando sembrano impossibili ai più e dalla parte che pareva più sicura. Insegna, sì, peccato che non abbia allievi.
     
    Giuseppe Murdocho portare lo scontro ai confini della Russia è un segno di grande debolezza. Se ci fai caso bombardano una centrale nucleare e poche settimane fa hanno rispolverato la dottrina del First strike atomico. Non mi sembrano mosse da paese sicuro della propria superiorità.
     
  20. La caduta di Twitter è la caduta del sistema americano

    Da quando nel 2003 ho iniziato a scrivere giornalmente sugli spazi che la rete mi metteva a disposizione (prima il blog, poi Facebook, poi Il Detonatore e infine di nuovo su un blog) ho spesso battuto sulla natura ingannevole del capitalismo americano, ma da una posizione che può apparire paradossale: quella di un individuo che per indole (più che per formazione culturale) è sempre stato liberale, liberista e libertario. Questo mi ha sempre messo in forte contrasto con molti liberisti...
    Io io io ricordo BellieBrutti!! Che anno era?? Simile a hotornot USA. Con l'amico più caro di mio marito, Federico Faggin, e con mio marito che lavorava a Cuppertino e che ogni tanto cenava con Bill Hewlett (a cui ricordava la becera copiatura del P101 Olivetti ) figurati se non so che siamo stati precursori, noi italiani! Non sono stati i soldi caro Franco, almeno inizialmente, ma l'italica ottusità a non supportare la tecnologia e a difenderla. Federico é andato negli USA non per insoddisfazione, in Olivetti stava benissimo. Lì però ha trovato l'apertura mentale, prima, i soldi poi. Un sano mea culpa gli Italiani lo devono fare. Detto ciò, con nostalgia, FB, Twitter e compagnia cantante innegabilmente hanno avuto il supporto del denaro e della politica ma sono caduti anche nel giusto periodo, quando i PC raggiunsero le abitazioni ed i loro nuovi proprietari cominciarono a vomitarci dentro. Usavo linkedin in USA ben prima di fb, e tuttora rimane un social "serio" ed economicamente sano, quindi é importante anche la scelta di strategia. Certo, Twitter é un pò il simbolo della crisi economica USA che, storicamente doveva succedere prima o poi. È mia opinione che non c'entri molto la manina della politica perché Twitter, in fondo, in USA é al 5o posto come popolarità, prima c'è FB, FB Messenger, Instagram, TikTok
     
    Amazon non è fuffa come i social, che servono per in(o)culare pensiero e leggere le preferenze della gente a scopo commerciale, ma una vera e propria rivoluzione dell'E commerce. Tutti hanno avuto il braccino, guadagnando sbattendosi il meno possibile, facendo solo da piattaforma e vetrina. Besos ha creato un mondo a se stante, dipendendo poco dagli altri, proponendo consegna in tempi record, con corriere privato. Lo so, perché ci lavoro. Amazon può crollare solo se arrivasse un concorrente in grado di fare meglio, a prezzi migliori, senza finire comprato prima da Bezos e soci. Non lo inserirei, nei colossi collegati alla politica americana, è diventato troppo autonomo sui territori...
     
    Ma che Amazon sia una grande realtà io questo non lo discuto. Quello che dico è che senza il supporto americano dietro le spalle difficilmente sarebbe arrivato dov'è, credimi.
     
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