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  1. Putin non è uno zar: l'Occidente non vuole capirlo

    La gran fatica di chi conosce le vicende russe è spiegare che Putin non detiene il potere che gli viene attribuito e che dipingerlo come depositario di tutto quel che accade dalle sue parti è una sciocchezza. Sicché sento dire, da più persone, anche in gamba, "Putin di qua, Putin di là", come se davvero potesse fare cose diverse.
    Putin certamente non è un politico all'italiana, di quelli che al minimo sibilo d'indipendenza morale, culturale o politico, verrebbe disarcionato da poteri più o...
    Si, hai ragione Ida, ma mi piacerebbe che fosse uno Zar, perché Lui è una persona equilibrata, e non dovrebbe combattere con le varie correnti di pensiero che sfiancano.
     
    Che poi neanche nelle monarchie assolute il sovrano può tutto. Il potere non è mai pienamente arbitrario e non sta tutto nelle mani di una singola persona.
     
  2. Il peccato della carne

    Devo dare una delusione a chi ha aperto l'articolo sperando in contenuti sessualmente espliciti e cose zozze. Non alla carne in senso biblico mi riferisco, ma a quella, assai più banalmente intesa, che dall'origine dei tempi ci fa da cibo. E che ora una congrega di esaltati dai tratti della setta satanica vorrebbe mettere all'indice con i sofismi più inverosimili.

    Ma andiamo per ordine. In quella sorta di megafono del Male Assoluto che è Radio Tre, vengo a conoscenza dell'articolo di una...​
    @vonTannenberg Qualche giorno fa ho discusso con un no green pass e putiniano. In apparenza tutto ok, no? Però è vegano, animalista. Ha gioito di un provvedimento del governo Draghi che vieta l'uso dei cavalli per le carrozze guarda un po' proprio durante la crisi energetica.
    E allora lì ho capito che il vostro compito di unire i vari punti della lotta alla propaganda sarà fondamentale per contribuire a risvegliare le coscienze.
     
    Vegano, animalista e putiniano no-green pass... ma siamo sicuri non fosse un falso? Davvero, non ho MAI conosciuto un vegano che non fosse completamente in trip mentale anche con tutto il resto del baraccone ideologico progressista.
     
  3. I paradisi artificiali

    La subordinazione di un paese genera inevitabilmente un deficit cronico di realismo politico che investe tanto i partiti quanto i militanti. Le parole d’ordine che risuonano nelle bocche della sinistra petalosa e della destra neoconservatrice, fuoriuscite dalla medesima matrice trozkista, sono democrazia, diritti umani, libertà e altri stupefacenti. Nel campo degli affari internazionali le ragioni morali e idealistiche rappresentano un fastidioso polverone. Quando si tratta di...
  4. Morale e politica

    La politica non si fa secondo standard morali, ma facendo sintesi tra posizioni (anche distanti).
    L'idea che esista un "bene politico" a cui uniformarsi, è una delle più grandi sconfitte del dissenso nella società dell'informazione e dell'intrattenimento.

    La morale collettiva è strumento che nasconde interessi materiali. È sempre espressione di potere di qualcuno su un altro/altri, di un ceto su un settore produttivo, di una classe su un'altra, di una nazione su un'altra.

    I valori...
  5. Morale e politica

    La politica non si fa secondo standard morali, ma facendo sintesi tra posizioni (anche distanti).
    L'idea che esista un "bene politico" a cui uniformarsi, è una delle più grandi sconfitte del dissenso nella società dell'informazione e dell'intrattenimento.Widget does not exist. (Key: gabrielegermaniads)

    La morale collettiva è strumento che nasconde interessi materiali. È sempre espressione di potere di qualcuno su un altro/altri, di un ceto su un settore produttivo, di una classe su un'altra, di una nazione su un'altra.

    I valori...
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