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  1. E' giusto da occidentali criticare l'Occidente? (di Franco Marino)

    Chiunque critichi l'ambiente dove è nato e cresciuto, quand'anche avesse validissime ragioni per farlo, viene visto come uno che sputa nel piatto dove mangia. Come osi criticare la tua famiglia? La tua casa? Il tuo lavoro?
    Infatti l'espressione "sputare nel piatto dove si è mangiato" indica spregiativamente proprio tutti coloro che criticano aspramente il sistema di cui si nutrono. Questa critica parte da un presupposto che è molto semplice: il sistema in cui ci si trova è quello che è...
    Non sono pienamente d'accordo. L'Occidente non ha un diabete mal curato ma è un malato terminale; ciò che aggrava il suo già precario stato di salute è la presunzione, la spocchia, l'annullamento della spiritualità in nome di un materialismo esasperato, la totale visione di futuro poiché ciò che conta (in occidente) è il "qui e ora".
    E si, l'occidentale risvegliato può e deve criticare L'Occidente, poiché nessuno lo conosce meglio di lui.
     
    Occidente sempre più tardosovietico: disastri ecologici (Ohio); leadership improbabili (Biden è un Cernenko ridanciano); pauperizzazione inarrestabile; crescente insofferenza nei confronti della Nato (versione glamour del patto di Varsavia); sostanziale isolamento internazionale (l'euramerica è diventata sinonimo di perniciosa balordaggine veterocoloniale, un dinosauro in abiti casual); oligarchie che sanno solo creare emergenze per vendere soluzioni farlocche (robe da imbonitori del far west); vertici capaci di qualsiasi nefandezza (e qui mi sa che hanno superato gli omologhi d'oltrecortina).
     
  2. Quando politici e divulgatori diventano capi ultrà

    Su certe cose mi hanno sempre ritenuto un cinico - io per la verità preferisco definirmi "realista" - eppure ce ne sono altre in cui non lo sono per niente. Per esempio, quando mi confronto con qualcuno, parto sempre dal presupposto che sia intellettualmente onesto, rispettoso delle mie opinioni, quand'anche non combacianti, e che la discussione si concluda con una stretta di mano e con la consapevolezza che il mondo sia bello perché vario. Invece, spesso, non è così. Molte discussioni...
    Articolo splendido. Hai centrato il punto. Non si riesce più a dialogare con chi non ha il tuo stesso pensiero. Oramai tra il popolo il pensiero o è nero o è bianco non si riesce più ad accettare il grigio anche nelle discussioni più banali.
     
    Noto che è così. Con alcune persone si riesce a dialogare, pur avendo opinioni differenti. Talvolta sono riuscita a convincerle io, a volte mi hanno convinto loro, ma sempre ragionando pacatamente. Poi ci sono gli oltranzisti, quelli che parlano per slogan e che neppure apportando prove si smuovono dal loro "credo" e che offendono senza motivo.
     
  3. L'ostetrica come sintomo, lo statalismo come malattia

    Sul lavoro sono estremamente venale e non regalo nulla. O quando regalo qualcosa, vuol dire che è la persona a cui faccio il regalo che è il prodotto. Magari le faccio un favore immaginando che mi possa in qualche modo essere, un giorno, restituito sotto qualche forma. Viceversa niente. Detta così, sembra una manifestazione di cattivismo, un discorso che potreste sentir pronunciare da Briatore. E invece devo spiegare.
    Non sempre sono stato così. Se potevo offrire a...
    Ospedale San Bortolo - Vicenza ....per il momento meglio di una SPA...per il momento, e di reparti ultimamente ne ho frequentati anche per visite ad amici.
     
  4. Sul vino cancerogeno e su altre scemenze del terrorismo sanitario (di...

    Non credo che capitasse solo a me, perché l'ho visto fare anche da altre mamme. Quando ero piccolo e passeggiavo per strada, se mi avvicinavo a qualcosa che potesse essere sporco e/o nocivo e/o pericoloso, mia madre certamente non è che mi spiegasse le proprietà malefiche di quel qualcosa, ma mi diceva sbrigativamente "Via di lì, è cacca, è cacca". Un bambino certamente non avrebbe capito dotte spiegazioni chimiche, ma di fronte alla parola "cacca", avrebbe capito al volo che era...
    Perfetto. Centrato il problema. Esiste la volontà di privarci del cibo che, per storia e tradizione, ci identifica come popolo e origini. Vale non solo per l'Italia. Vale per tutte le realtà locali del globo. Il vino è uno dei tanti 'alimenti' da sostituire con merda targata coca cola o sprite. Ma i francesi, per esempio, si faranno pisciare in testa dal comitato di Davos/Ue? (Comitato, composto dai soci miliardari noti, che sicuramente avranno fornitissime cantine con bottiglie di alto pregio da stappare alla faccia nostra).
     
  5. Parlare di scuola è inutile se non si capisce la malattia generale

    Se un organo, per giunta fondamentale per la sopravvivenza, è irrimediabilmente compromesso da una malattia provocata da quello specifico organo, un trapianto può risolvere il problema. Ma se la malattia è provocata da cause esterne a quell'organo, il trapianto è inutile. Tutte le volte che si parla della scuola come se fosse un problema isolato dal resto, si commette un errore di fondamentale importanza: curare l'organo senza chiedersi se malattia non sia ben più ampia. Infatti, tutte...
    Statalismo o liberismo, merito o non merito, sei politico o meno, gli italiani continuano a emigrare. E chi emigra spesso e volentieri si realizza, sia esso un brillante ricercatore o un muratore con la licenza media serale. Mai visto 6 politici: chi non studiava prendeva 2 o anche meno. Talvolta il 5 si tramutava in 6 a fine anno, per premiare la perseveranza e l'impegno. Ho visto voti sopra la sufficienza maggiorati da simpatie personali e/o politiche (i temi di italiano antiberlusconiani di cui mi vergogno come un ladro), 7 che diventavano 8 o 9.
     
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  6. Vialli è morto di cancro oppure di altro? Non è una diatriba che mi interessa né mi interesserà mai. Tanto la verità non la sapremo mai. C'è una coltre di omertà e di connivenza nei media e nelle autorità che, di fatto, rende impossibile il raggiungimento di qualsiasi verità convincente. E dunque non sapremo se fatali sono state le siringhe di oggi o le siringhe di ieri, se ha mangiato un cibo oggi innocuo ma di cui verrà svelata tra qualche anno la nocività. Se il doping fosse l'unica...
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  7. Capire la psiche degli esseri umani alla luce degli insetti a tavola

    Tutte le volte che crediamo di aver toccato il fondo, bisogna sempre invece partire da una base di fondamentale importanza: si può sempre scavare. Quando qualche mese fa iniziarono a rompere le scatole con gli UFO, il contatto che mi girò la notizia mi disse: "Mia madre non crede a queste cose, se rimanesse viva per vivere una manipolazione del genere e arrivasse a crederci, capirei che questi hanno abilità fuori dal comune”. In realtà, se la madre di questa persona arrivasse a quel...
    [HEADING=2]
    @francesca7378
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    0 secondi fa
    Adesso c'è una coorte di sudditi che stanno cominciando a diffondere il credo che sì... la chetina che hanno gli insetti, può far male ma non proprio perchè tutto dipende dall'alimentazione più o meno corretta degli insetti stessi (notare:gli insetti, non noi UMANI!!!!) e poi non è vero che tutti i mammiferi non possono mangiare gli insetti (vedi gli orientali e i boscimani del Kalahari), ERGO....la farina di grilli può anche andar bene e quelli che sono contro l'uso degli insetti per l'alimentazione umana sono equiparabili ai novax. Punto.
     
    Appurato questo, mi chiedo da anni, senza risposta, perché non funziona con tutti?
    In un certo senso, trovo scomodo stare "di qua", vorrei essere anch'io fra quelli che si bevono tutto in serenità. Perché alla fine ci tocca vivere fra di loro, baccagliando continuamente, senza averne alcun reale vantaggio. Se non la consapevolezza. Perché non possiamo essere anche noi come loro, fessi?
     
    Difetti di fabbrica. Bisognerebbe rimaneggiarci pesantemente il cervello per ridurci a quello stato vegetativo. Non so se me lo lascerei fare volontariamente (anzi, lo so: NO).
     
    Quando ho vissuto in Cina di insetti ne ho mangiati e mi sono piaciuti, molto. Credo di aver mangiato anche le cimici della soja, fatte ubriacare in vino di riso e fritte con salsa di non so cosa. Per contro qui in Veneto mi deridono perché detesto il baccalà, le lumache in umido, le rane fritte, i fegatini e tutta la carne rossa di cui non sopporto l'odore. Quindi non mi piace la pasta con il ragù, non riesco a sopportare la vista di una tartare, se poi sento l'odore disgustoso del baccalà......In quanto alla gestione delle necessità e dei bisogni umani, dopo i numerosi corsi di marketing e pubblicità tenuti anche da psicologi e psichiatri, ti assicuro che potrei convincere a mangiare ragni anche chi soffre di aracnofobia😂😂😂.
     
    De gustibus....il cibo fa parte della nostra educazione. In Cina quando dicevo che da noi si mangiano lumache per poco non vomitano e così in Corea quando ho detto che da noi si mangia carne di cavallo. Quindi gli articoli che tu scrivi (meravigliosamente) fanno parte della TUA esperienza ed educazione. Ma il tema, se non erro, é il martellamento mediatico per convincere la gente a seguire certe direttive o mode. Niente di più facile in Italia dove la gente crede alla TV più degli americani (il che é tutto dire!) e la stampa é facilmente corruttibile. Fra 2-3 anni troverai insetti essiccati nei negozi e nei ristoranti "nouvelle cuisine" dove te li fanno pagare l'ira di dio. É uguale con le "crudités" o pesce crudo che ogni anno fa morire decibe di persone. Ti propinano crostacei crudi facendoti credere che é moda giap. Ma i giap. mangiano solo sashimi di tonno e di altro pesce selezionatissimo. Se dici loro che qui si mangiano i crostacei, quelli spalancano gli occhi e dicono "Pericolosi".
     
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  8. Vialli e il terrorismo sanitario sul cancro e non solo

    Il giorno che è morto Sinisa Mihajlovic, ricordo di aver provato un profondo dispiacere, non come se fosse morto un parente stretto certo, ma come se fosse un amico con cui avevo condiviso un percorso. La cosa si è ripetuta con la morte di Gianluca Vialli stamattina, di cui ho seguito passo passo la nefasta sorte, in questi anni. Quello che è accaduto loro, mi ha profondamente toccato, come mi ha toccato la fine di Fabrizio Frizzi (ufficialmente morto di emorragia cerebrale ma in...
    Caro Franco non ci credo neanche io. Se per caso mi dovessi ammalare di cancro, non voglio nessuna cura ad eccezione della terapia del dolore. Non sopporto il dolore. Ho già lasciato il mio testamento biologico. Un abbraccio Franco. Sono Calimero.
     
    Caro Franco non ci credo neanche io. Se per caso mi dovessi ammalare di cancro, non voglio nessuna cura ad eccezione della terapia del dolore. Non sopporto il dolore. Ho già lasciato il mio testamento biologico. Un abbraccio Franco. Sono Calimero.
     
  9. Chiunque critichi l'Occidente deve beccarsi l'accusa che sì, ok, l'Occidente ha tantissimi difetti ma c'è il Babau rappresentato dai tagliagole arabi, dai cinesi brutti e cattivi (i cinesi sono sempre brutti e cattivi, e lo dicono quelli che poi ce la menano con l'inclusività e l'antirazzismo) e infine la reductio ad hitlerum di Putin, e quindi meglio tenersi l'Occidente così com'è.
    Che è come dire "Sì ok, il diabete è una brutta malattia ma vuoi mettere col tumore al pancreas?"...
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  10. Stupirsi dello stupore ovvero il caso Bossetti

    Non c'è poliziotto che non dica che i film polizieschi andrebbero banditi per sempre. Quando una mia parente, poliziotta, seppe che ero appassionato de La Squadra, una popolare serie televisiva napoletana (la sorella povera di Distretto di Polizia ma che a me piaceva molto di più) fece uno sguardo scandalizzato manco le avessi detto che ero diventato spacciatore. Questo pregiudizio potrebbe avere una spiegazione: poliziotti, carabinieri e magistrati, conoscendo da vicino il mondo sia...
    Il caso Bossetti, come molti altri negli anni (vedi il fidanzato della Cesaroni) hanno puzzato di marcio fin dall'inizio. Mesi a brancolare nel buio totale (forse, oppure a creare un plausibile colpevole) e poi ecco indirizzare mediaticamente tutti i sospetti su un disgraziato/a. Poiché la fiducia nella giustizia é elevata, nessuno si indigna (sia mai che possa capitare anche a "me") ... mio parere.
    Sempre puntuale ed esaustivo Franco Marino.
     
    Un altro scandalone coi fiocchi è stato l'inchiesta infinita sui delitti del mostro di Firenze. Quasi tutti sanno che era un poliziotto vicino a un noto magistrato di sinistra.
     
  11. In difesa di Lotito

    Uno dei mantra dei tempi "d'oro" rivolti a chiunque mettesse in discussione i dogmi pandemici era "Vieni a farti un giro nelle terapie intensive", ripetuto con tale frequenza da diventare di massa e dunque autorizzare ogni sospetto sulla massificazione tirannica della follia. A parte la stupidità insita nell'invito stesso - già normalmente nelle terapie intensive nemmeno i parenti possono accedere, figurarsi durante una pandemia - in realtà ad essere idiota era l'equazione tra la messa...
    ottima analisi, anni fa mi sono ammalata di un carcinoma al seno e il mio oncologo ancora oggi mi consiglia di non fare il vaccino antinfluenzale e la quarta dose per il covid. Quella di Lotito è sciacallaggio puro
     
    In merito alla questione covid/vaccino invito a seguire tra i tanti il Prof Marco Cosentino su telegram. La sua onestà intellettuale e di ricercatore aiuta a comprendere la situazione e i suoi risvolti anche più nefasti. Non riporta opinioni ma fatti accertati e ipotesi a partire dalle quali fare ricerca.
    Su tutto il resto condivido che si sia approfittato della morte di Sinisa per aprire una nuova divisione e far imperare paura e contrapposizioni.
     
  12. La scuola e la fuffa reazionaria (di Franco Marino)

    Ieri sono andato alla recita di Natale di mia figlia. Vivendo in un rione popolare della periferia Est di Napoli, non mi aspetto certo vette di intelligenza e cultura nella maggioranza delle mamme e dei papà, tra i quali dilagano accenti e vestiari che sembrano attingere alle atmosfere del famigerato Castello delle Cerimonie. Ma in generale, dilaga in molti genitori, anche teoricamente evoluti, una certa nostalgia per la scuola frequentata da alunni. Invece, quando ho visto tutti quei...
    Eppure la Storia ci restituisce esempi di statalismo brillanti, o più che discreti, come il secondo impero tedesco e il fascismo. Il problema è che lo Stato italiano è un simulacro: non ha una politica estera autonoma, non fa politica industriale, non seleziona i migliori, consegna allo straniero i gioielli di famiglia e la meglio gioventù che fa ricerca e produce. Lo Stato da noi è una bur(l)ocrazia eterodiretta dall'estero, permeabile alle peggiori porcate globaliste e concepito per portare all'estinzione il popolo italiano e la sua cultura.
     
    Anche la prima Repubblica (che mise a frutto strutture e vivai del ventennio, per usare una metafora sportiva) aveva una sua dignità e qualche risultato lo ha prodotto.
     
    Ps. Avete mai visto uno statalismo senza patriottismo? Io no. Avete mai visto uno statalismo che si mortifica, che celebra la propria debolezza, che schiaccia la propria identità in nome dell'Europa o dell'Occidente?
     
  13. L'umanizzazione della malattia, la trasformazione della stessa in malefica monade, corrisponde ad oscurarne la reale natura, affinché non si capisca cos'è, come si forma, come sconfiggerla.
    Scemenze come "lottare contro il cancro" o "sconfiggere il cancro" sono il chiaro esempio di questo errore.
    La buona salute, è bene chiarirlo, è un equilibrio. E la malattia, è bene chiarire anche questo, non è frutto di un gioco a dadi del Caso, ma è la rottura di un equilibrio biochimico. In alcuni...
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  14. "Basta Franco, tu spargi malanimo!" (di Franco Marino)

    Un'accusa sovente rivoltami è quella di formulare diagnosi senza speranza. Quando per esempio scrivo che Giorgia Meloni non salverà questo paese - non perché non voglia, ma perché non ne ha le possibilità - ottengo come reazione spiacevole e peraltro comprensibile, di farmi il vuoto attorno di molte persone e molti influencer che ruotano attorno alla destra, che mi guardano con diffidenza perché hanno deciso di sostenere questo governo. D'altra parte, che questa legislatura nasca...
    Caro Franco, più che aspettare "un promotore con ideali granitici" dovremmo aspettare uno tanto "folle" in grado di far lasciare, ai giovani, il cellulare che abbiamo tutti incollato alle mani e partecipare a questa benedetta rivoluzione. Si trova uno così bravo e altrettanto folle? Io ho qualche dubbio.
     
    Sono anch'io scettica sull'attuale governo e come te non penso che sarà in grado di risolvere i nostri mali.
    Sulla rivoluzione, non penso debba passare necessariamente da una guerra.
    Dopo aver attraversato indenne (a parte due mesi e mezzo di sospensione dal lavoro) lo tsunami degli ultimi anni, mi sento forte e nonostante tutto serena. Credo che per me e per molti come me la rivoluzione sia già partita, dal basso, e che anche se ancora non si vede nulla, tutto questo darà i suoi frutti.
    E chissà che non crolli tutto prima di quanto immaginiamo?
     
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    Credo che se facciamo questo effetto, siamo sulla buona strada. Perché tra i buonisti di sx, e i tifosi dei governanti, non esistono segnali di nuovi programmi. Sono uno la sostituzione dell altro, facendo un esempio calcistico, uno è la riserva Dell altro, ma sempre dalla stessa parte tira in porta, magari meno talentuoso o più, ma sempre stesso club stesso patron.
    Quindi Franco vai così...
     
  15. Diciamoci la verità: la medicina è inutile (di Franco Marino)

    Una riflessione originata dal dramma del povero Sinisa Mihajlovic. Se qualcuno oggi osasse mettere in discussione la medicina, verrebbe sottoposto ad un'universale esecrazione, quasi come se ci si aspettasse che dall'istante successivo ci proponga una pozione magica per guarire dal cancro. E invece bisognerebbe farsi la stessa domanda che Nietzsche si pose tanti ma tanti anni fa, quando dire la propria era ancor più pericolosa di oggi. Col suo "fin dove osi pensare" Nietzsche avversò...
    Penso la stessa cosa pure io. Nonostante mio fratello laureato in medicina non ho permesso che nostro padre, tumore ai polmoni, potesse subire accanimento terapeutico. Anche mio padre la pensava come me. Niente chemioterapia, niente sofferenze, solo la terapia del dolore. È morto serenamente a casa sua.
     
    Io purtroppo non sono riuscito a fare capire questo a mio padre così si è fatto 6 mesi di calvario inutile dato che il mesotelioma non ha mai risparmiato nessuno...in compenso le casse dell'ospedale per tutti quelli come lui sono migliorate!
     
  16. Non mi sono piaciute molte delle cose correlate all'interesse della stampa alla vicenda di Mihajlovic, che purtroppo non ce l'ha fatta, e Vialli. Non ci ho mai visto nulla di sincero. Ho sempre pensato che il terrorismo diagnostico sia l'obiettivo della dittatura sanitaria, che si esprime attraverso la svendita dei malati alle multinazionali e la vergognosa ricerca di inutili donazioni - quando dovrebbe essere lo stato ad occuparsi di queste cose - per curare tumori che chissà come mai...
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  17. Vialli, Mihajlovic e l'insopportabile retorica (di Franco Marino)

    C’è qualche frase che rivela a colpo sicuro il cretino, come il lampo annuncia il tuono? Sì, c’è. Basta che qualcuno dica: “Ha lottato contro il cancro ed ha vinto”. Perché questa frase, se non fosse l’epitome dell’inescusabile stupidità, significherebbe che chi è morto di cancro non ha voluto curarsi e non ha lottato. Io non so se i fantasmi esistano ma se io fossi un fantasma non mi farei alcuno scrupolo a spaventare i cretini che ci credono. E tuttavia bisogna chiedersi che cosa...
    Le prime dieci cause di mortalità in Italia sono:
    Malattie cardiache
    Malattie cerebrovascolari.
    Tumori vari
    Diabete
    Alzheimer
    Incidenti stradali
    Ecc
    Ma si parla sempre del cancro.Non ho capito la spettacolarizzazione di questa malattia, che in molti casi ormai é gestibile senza troppi effetti collaterali, e non si tiene conto delle centinaia di persone immobilizzate da un ictus, con paralisi spesso totale e con un cervello però funzionante.
     
    Non si lotta contro il cancro. Si vive affrontando il cancro e con la paura ad ogni controllo post intervento chirurgico di sentirsi dire c'è qualcosa che non va. È un terno a lotto e chi non ha avuto più recidive è per molteplici motivazioni. Sono stupidi coloro che dicono di aver sconfitto il cancro passati i 5 anni dalla diagnosi. Un esempio sono i casi di recidive del cancro al seno dopo oltre 10 anni dalla prima diagnosi del tumore. Proprio per questo io vivo costantemente con la paura dal 2017 perché non ho neanche più fiducia nei medici (troppe brutte esperienze ad oggi).
     
  18. MISOSOFIA

    Lasciate il dizionario, non la troverete lì. È un neologismo che ho creato per l'occasione. Non ho intenzione di inviarlo all'Accademia della Crusca, anche se è meno balordo del già approvato “petaloso”, ma ha il suo perché, non trovando di meglio per esprimere, in una parola, l'odio viscerale che quest'epoca sembra aver sviluppato verso la saggezza e l'arte di ricercarla, ossia la filosofia.

    L'antefatto forse è ignoto ai più, anche se, a suo tempo, lasciò esterrefatto il sottoscritto...​
    L'idea che per essere filosofi come sei tu, si debba essere laureati in Filosofia, è l'equivoco che ha portato a Fusaro, Cacciari, e tanti storici della filosofia travestiti da filosofi.
     
    A 19 anni, dopo aver letto le tre critiche kantiane e una mezza dozzina di altri autori, mi credevo un esperto in filosofia. Oggi, ventisei anni dopo, con una biblioteca di 160 titoli una buona metà dei quali già letti, mi rendo conto di quanto poco sappia e di quanto poco possa aspirare ad essere chiamato "filosofo". Socrate ammetteva con enorme umiltà di non sapere niente, qui si dà un premio a chi pretende di aver capito tutto.
     
  19. L'Occidente può ancora salvarsi?

    L'ultimo mio post sulle elezioni americane mi ha sottoposto ad alcune inevitabili (e comunque benvenute) critiche. Una di queste è che i miei post troppo spesso trasudino una totale mancanza di speranza, fino al punto che un mio contatto mi ha scritto che il mio pessimismo sterilizza ogni azione. Tra i contatti, anche il mio ex direttore del giornale nel quale prima scrivevo, il quale mi ha sottoposto alcune obiezioni, che si riassumono nella benevola accusa di condurre i miei...
    Mi perdoneranno i tuoi lettori, ma sono completamente d'accordo con te. A malincuore come te, non vedo aspirine ( o zigulí🤔) che possano liberare l'Occidente da questa "malattia". Non esistono risvegli tardivi o consapevolezza salvifica. Dal canto mio, forse, sono ancora molto più incisiva, nel diagnosticare la totale morte di questa umanità, destinata a poco a poco alla sua estinzione. È solo una questione di tempo.
     
  20. Carlotta Rossignoli e il famigerato merito

    Tutte le volte che si vuole riformare la scuola, si commette lo stesso errore di quanto si combatte il cancro: non agire sulle vere cause della malattia. Di per sé guarire dal cancro non è difficile, la vera difficoltà è impedire la recidiva spesso fatale, ragione per la quale di solito all'utente viene asportato l'organo da cui ha avuto inizio la malattia, perché probabilmente è programmato geneticamente per produrre cellule cancerogene. Non potendo asportare la scuola (anche perché...
    Non so come sia la scuola oggigiorno, ho figli vecchi e non ho nipoti. So com'era ai miei tempi: i poveri non arrivavano alle medie e frequentavano le elementari fino alla 6a o 7a, sottoprodotti delle medie. Qualcuno frequentava "la scuola di avviamento". I licei erano 2 con programmi fissi, il "classico" permetteva l'ingresso a tutte le facoltà universitarie lo "scientifico" no ma non ricordo quali fossero escluse. Chiaro che molti si buttavano sulle scuole professionali per avere un lavoro dignitoso. I laureati non avevano problemi. I soldi facevano la differenza.
     
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