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  • Declino
    Se dovesse finire la guerra tra ucraini e russi, Zelinsky è consapevole...
    • Angelo
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  1. MISOSOFIA

    Lasciate il dizionario, non la troverete lì. È un neologismo che ho creato per l'occasione. Non ho intenzione di inviarlo all'Accademia della Crusca, anche se è meno balordo del già approvato “petaloso”, ma ha il suo perché, non trovando di meglio per esprimere, in una parola, l'odio viscerale che quest'epoca sembra aver sviluppato verso la saggezza e l'arte di ricercarla, ossia la filosofia.

    L'antefatto forse è ignoto ai più, anche se, a suo tempo, lasciò esterrefatto il sottoscritto...​
    L'idea che per essere filosofi come sei tu, si debba essere laureati in Filosofia, è l'equivoco che ha portato a Fusaro, Cacciari, e tanti storici della filosofia travestiti da filosofi.
     
    A 19 anni, dopo aver letto le tre critiche kantiane e una mezza dozzina di altri autori, mi credevo un esperto in filosofia. Oggi, ventisei anni dopo, con una biblioteca di 160 titoli una buona metà dei quali già letti, mi rendo conto di quanto poco sappia e di quanto poco possa aspirare ad essere chiamato "filosofo". Socrate ammetteva con enorme umiltà di non sapere niente, qui si dà un premio a chi pretende di aver capito tutto.
     
  2. Uno

    Odio tutti i messaggi,” buongiorno, buonasera, buona notte”. Mi da fastidio tutto ciò, che avviene automaticamente nei cervelli delle persone, come i saluti o gli auguri a star o esaltazioni, di personaggi per motivi campanilistici. Io sono siciliano, e mi sta sul cazzo Fiorello e famiglia, allora tutti a dire, la solita invidia, di un conterraneo che non si è realizzato, sarà questo, sarà anche che viene esaltato il nulla, che talvolta mischiato col niente, crea scalpore. Io vedo dei...
    Non ho la TV per cui Fiorello e Montalbano (penso che sia a questo che ti riferisci) li conosco poco. Condivido l'opinione su Camilleri, per me veneta, scrittore incomprensibile. Per la stessa ragione detesto tutti quegli attori che parlano con accento romanesco e si mangiano le parole. Questo accento lo concedo solo al grande Carlo Verdone (come per il napoletano lo concedevo ai De Filippo) perché palesemente lo italianizza per creare i personaggi.
     
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