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  • Declino
    Se dovesse finire la guerra tra ucraini e russi, Zelinsky è consapevole...
    • Angelo
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  1. Il Discobolo e i flagellanti

    Come per molte altre opere d'arte che mi avevano affascinato e innamorato sin dall'adolescenza, anche del “Discobolo” di Mirone ignoravo la collocazione precisa e mi son meravigliato a scoprire, grazie ad una notizia di cronaca, che stava molto più vicino di quanto non sospettassi: per la precisione a Roma, al Museo Nazionale. Ma la sorpresa più grossa non è neppure stata questa. Come qualcuno avrà notato, magari con difficoltà, essendo ogni altra notizia stata soffocata dalla recente...​
  2. LA PROMOZIONE IN SERIE "A"

    Da un po di tempo molti osservatori avulsi al mondo mainstream stanno veicolando una teoria molto interessante. E che cioè la sovraesposizione mediatica dell'omicidio di Giulia Cecchettin sarebbe funzionale a posizionare in un cono d'ombra il dramma che si sta consumando in Medio Oriente.


    E questa teoria non mi sembra campata per aria. Anche se fosse una coincidenza non vi è dubbio che l'omicidio della ventiduenne veneta stia catalizzando ossessivamente i palinsesti e l'opinione...
    Dopo 75 anni, la mi età, che israeliani è palestinesi fanno a botte, sono ormai convinta che conviene a tutti che continuino a farlo, altrimenti in così tanto tempo una soluzione si sarebbe trovata. Penso che, sia l'Occidente che l''Oriente, temino che questa conflittualità si espanda per cui dovrebbero in qualche modo impegnarsi in un conflitto ben più vasto. Quindi lasciano che si distruggano tra di loro tanto quella fascia di terra non ha petrolio o altre preziose risorse naturali per cui valga la pena farsi male.
     
  3. Il punto di vista del sovietologo occidentale (di Franco Marino)

    Le persone di una certa età - io ho una certa età ma non ho ancora "quella certa età" - raccontano sempre che ai tempi dell'URSS c'era, nei giornali occidentali, una figura specifica: il sovietologo o cremlinologo.
    La funzione di questa figura era di leggere attentamente gli enigmatici comunicati che il Cremlino rilasciava, e di trarne più informazioni che si potesse. Per chi deve capire in che direzione vada un regime in base alle dichiarazioni ufficiali, questa figura può essere molto...
    L'Occidente è un sistema totalitario (in alcuni ambiti libero o parzialmente totalitario) asettico e molto sofisticato, capace di bizantinismi impensabili e di cineserie che farebbero impallidire il più ingegnoso dei mandarini. Ti uccide con l'indifferenza, come le donne. L'Occidente è donna. Lo temo e al tempo stesso lo ammiro.
     
    All'inizio del conflitto riportavo in fb, per par condicio, le informazioni da parte dei media russi anche perché tutte le reti tv russe furono oscurate e si vedevano solo in Telegram, dove gli iscritti erano pochi. Dopo una serie di attacchi in quanto filorussa e americofoba, ho smesso. Tanto sapevo come sarebbe finita. Poi ho riportato le informazioni da parte ucraina (l'ucraino é abbastanza simile al russo e ogni tanto usavo il traduttore) di un giornale online "Cтрана" = Strana = Paese sorprendentemente obiettivo, e comunque le critiche sono arrivate. Ho smesso di informarmi perché gli ucraini mi fanno pena. Già da fine estate, in alcune zone di guerra, i russi hanno ricevuto l'ordine di non sparare sugli ucraini se non in attacchi diretti e violenti. Si danno facilmente prigionieri perché se tentano la fuga o non combattono, vengono ammazzati dai loro capi. I russi li trovano affamati, anziani, malati di tutto, tbc, tumore,diabete, mangiati dai topi e, recentemente donne...incinte. Raccontano di essere stati aggrediti/e dalla milizia e mandati/e al fronte senza addestramento, talvolta senza equipaggiamento. Tante ne ho viste bella mia lunga,e avventurosa vita, ma...così...ancora no.
     
    L’informazione farlocca ce ne ha fatto passare tante , solo prendendo ad esempio il fatto che durante l’era Covid ha aizzato categorie che sono arrivate ad odiarsi a vicenda , ha estrapolato tutta la disumanità dalle masse , quella disumanità che viene fuori nei momenti di maggiore difficoltà o paura . Caratteristica dell’essere umano . Ne abbiamo passate ma qualcuno in più forse oggi sta cominciando a svegliarsi . Ad imparare a leggere le cose in modo piu giusto. Perché prima o poi ci si imbatte col riscontro su ciò che accade rispetto a ciò che si racconta
     
  4. Senza parole

    La notizia è dello scorso luglio, ma apprendo solo ora che alcuni Paesi nord-europei in cui si parla più diffusamente inglese stanno cercando di limitarne l'uso. Olanda, Finlandia, Danimarca e Norvegia, in cui sino ad oggi è stato possibile seguire interi corsi di studi universitari interamente in inglese, hanno in diversa maniera avanzato proposte per limitare questa possibilità e affiancarla all'uso delle rispettive lingue nazionali.

    Il tema è di quelli che mi hanno sempre...​
    MODI: Sono troppo vecchio per queste stronzate. (cit.)
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  5. Giulia Cecchettin e il subdolo inganno della cronaca nera (di Franco...

    Non di rado, per trovare un mafioso, bisogna infiltrarsi nella sua banda per cercare di capire dove scovarlo e come si struttura la sua organizzazione. Un compito delicatissimo che porta il poliziotto o il carabiniere a cui viene assegnato a diventare come quei mafiosi tra i quali si dovrà muovere e per il quale dovrà sottoporsi ad un durissimo addestramento nel quale ogni dettaglio farà la differenza. Al tempo stesso, fatte le ovvie e dovute proporzioni tra un poliziotto e un anonimo...
    Guarda Franco...premetto che mi riferisco al puro sistema mediatico, con rispetto per le vittime e famiglie, ma...il fattaccio è caduto come cacio sui maccheroni dato che la storia della bimba inglese è finita.
     
    Concordo. Tra l'altro Indi era una BAMBINA, quindi femmina, ma non c'è stata la stessa levata di scudi che per Giulia. Non sto a dilungarmi sulle differenze di trattamento, ma sono sintomatiche della sottile propaganda che è sempre in agguato.
     
    Ringrazio l'autore per questo articolo, apprezzo sempre chi cerca di ricostruire e spiegare una vicenda complessa.
    Due consiserazioni.
    1) Sulla vicenda di Pamela Mastropietro.
    Uccisa, fatta a pezzi ficcati in due valigie poi scaricate in un fosso.
    Facciamo il paragone tra Silvia e Pamela.
    La prima con un clamore mediatico impressionante che Pamela non ha avuto neanche di striscio, anzi, con i media che sembrava volessero in un certo senso nascondere l'efferato delitto.
    2) Quando c'è un accanimento impressionante di coltellate e disprezzo totale verso una persona mi sono sempre chiesto cosa abbia potuto scatenare una simile violenza.
    Nel caso del recente delitto, se quello che ho letto è vero, si capisce cosa abbia mosso la rabbia immensa anche se, ovviamente, non c'è giustificazione che tenga.
    Però la vicenda mi fa concludere che ho ragione quando immagino che una violenza inaudita non può che scatenarsi o da un corpo saturo di alcol o droga e/o da una provocazione che mette alla berlina pubblica quello che poi diventerà il proprio assassino.
     
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  6. Caro Grillo, la colpa non è tua ma di chi ti ha votato (di Franco Marino)

    Ho spesso detto che la cosa di cui vado più fiero è di non aver mai creduto ad una virgola della narrazione covid. In realtà ce n'è anche un'altra: non aver mai considerato neanche per un momento di votare il Movimento 5 Stelle. Tutto mi divide, sia interiormente che esteriormente, da quel mondo che ho visto nascere con i miei occhi, di cui conosco moltissimi di quei personaggi poi diventati famosi e con i quali mi sono spesso scontrato, fino a giungere presto alla determinata convinzione...
    Quando il Beppe nazionale si esibì nelle piazze italiane, sinceramente, mai avrei pensato che riuscisse a tirar su così tanta gente per un partito virtuale. Siamo coetanei. Lo incontravo 50 anni fa a Milano io studentessa lui cercava di fare il pagliaccio (mai considerato come comico) per entrare al Derby, il tempio del cabaret, dove si esibivano i "mostri" della satira. Non l'hanno mai voluto. Frequentavamo il "Tencitt" vicino alla Statale dove spesso trovavamo anche lui, accompagnato da pochi in quanto persona insopportabile, borioso, maleducato, strafottente, rancoroso, avaro, profittatore.
    Se lo vedevamo seduto "Uh signùr ghe el Bepp ndem via". Quando ha formato il M5S scommessi con un amico che, appena fatto i soldi lui sarebbe scomparso mollando tutto. Ovviamente ho vinto, ma, ho tristemente verificato quanto sia facile "imbelinare" (termine genovese) gli italiani. Quelli di adesso però, perchè, 50, 40, anche 30 anni fa non ce l'avrebbe fatta.
     
  7. La Siria di Assad padre

    Accadeva cinquantatré anni fa.
    13 novembre 1970. In Siria sale al potere il generale dell'aviazione Hafiz al-Assad: il baricentro del potere si sposta progressivamente nelle mani dei militari Fu l'approdo finale della rivoluzione (8 marzo 1963) del partito socialista Ba‘th, resa possibile dalla sinergia tra esercito e forze rurali. La guerra dei sei giorni (1967) e la crisi giordano-palestinese avevano acuito i dissidi interni. Si assistette all'estromissione degli elementi...
  8. AAA Crimini di guerra offresi

    Nonostante sia ormai una costante del panorama occidentale, non smetto mai di trovare affascinante il livello sempre più abissale dell'ipocrisia con cui il dibattito pubblico venga costantemente manipolato, sia dai mezzi di comunicazione che dalla classe politica. Dico “affascinante” così come si può restare affascinati da una creatura immonda o da una catastrofe naturale, secondo un curioso meccanismo estetico per il quale ci sono delle cose così brutte, ma tanto brutte, che finiscono...​
  9. La Tunisia di Ben Ali

    Accadeva trentasei anni fa.

    7 novembre 1987. Il primo ministro tunisino Zine El Abidine Ben Ali si consulta con i medici curanti del presidente Habib Bourguiba (classe 1903) per certificare che le condizioni mentali non gli consentivano l’esercizio delle funzioni inerenti la sua carica. Era quindi giunto il momento di mettere in pratica l’articolo 57 della Costituzione del 1975 che permetteva al primo ministro di assumere il potere qualora il presidente fosse in uno...
  10. Premierato forte: opportunità e criticità (di Franco Marino)

    L'italiano ha un'idea abbastanza infantile del concetto di istituzioni: pensa che il potere derivi dal comando, dalla possibilità di premere dei bottoni e non dalle circostanze che possono rendere potentissimo anche chi, ufficialmente, non lo è. Se - dopo che nella Seconda Repubblica si sono alternati governi di destra e di sinistra - la convinzione di tutti è di essere tiranneggiati dalla sinistra, è perché il comando è cosa ben diversa dall'avere il potere. Anche per questo, si può...
    Credo che il consenso nei confronti della Meloni sia molto alto soprattutto per demerito dell’opposizione e sinceramente sapevo che per i paletti imposti da Draghi ha poca libertà per i prossimi anni
    Non mi aspettavo niente di stupefacente
     
    Importante é che si cominci a parlare di premierato. Importante é che qualcuno prenda l'iniziativa. Non sarà la più perfetta delle soluzioni ma potrebbe almeno toglierci dalle balle gente come la Bindi che credo abbia avuto il ciclo quando era in parlamento ed é andata in menopausa che era in parlamento. Ci toglierebbe l'orrore del "Gruppo misto" che Craxi definì "la puttana del parlamento pronta a spostarsi a dx e sx in cambio di favori"
     
    Gentile sig. Marino,
    a me pare che la questione sia mal posta. Lei pare muoversi nel classico schema destra-sinistra, dimenticandosi che questi due schieramenti sono da tempo identici nella sostanza e appaiono differenti solo su questioni inessenziali o folcloristiche. Le decisioni che contano in Italia non vengono assunte dal governo o dal parlamento, ma da poteri stranieri, spesso sovranazionali e/o occulti. Se il PDR rifiuta la nomina di un ministro, non lo fa perché sgradito alla sua parte politica, ma perché così hanno ordinato tali poteri. Pertanto, se questo potere passasse formalmente al PDC, la nomina di quella persona a ministro sarebbe parimenti tabù, a prescindere dalle sciocchezze che possono essere state dette in campagna elettorale e a cui oramai credono solo i gonzi e gli ingenui.
     
  11. In difesa di Halloween

    Anche quest'anno la vigilia di Ognissanti è passata, portandosi via le intemerate e gli anatemi di molti miei contatti, virtuali e reali, contro non tanto la festività in sé, quanto la sua celebrazione hic et nunc. In genere si tratta di cattolici, che trattano la ricorrenza come qualcosa di satanico, atto ad adorare o richiamare presenze malefiche in questo mondo, oppure colpevole di mettere in ombra le nostre tradizioni a favore di una importata da un contesto protestante. Altri...​
    Tra l'altro, ti dirò di più a margine di questo eccellente articolo. Io importerei volentieri una festa americana che mi piacerebbe che ci fosse anche in Italia, che è il Ringraziamento. Che comunque ha anche connessioni col cattolicesimo.
     
  12. BELLA DOMANDA!!

    Copio l'articolo dal New York Times
    UNA VOLTA ENTRATA A GAZA ISRAELE COME E QUANDO NE USCIRÀ??

    Mentre i soldati israeliani si ammassavano per entrare a Gaza in forze, il ministro della Difesa prometteva loro “"Ora vedete Gaza da lontano presto la vedrete da dentro.""
    Eppure, nonostante questa promessa del ministro Yoav Gallant, non è chiaro quando Israele organizzerà un’invasione di terra. E se il governo sembra esitante ad entrare a Gaza, a più di due settimane dall’attacco di Hamas che ha...
  13. Lo Stato sono loro (purtroppo)

    Ero alle prese con un articolo serio (e forse anche serioso) sulla congiuntura internazionale, quando è giunta anche a me la notizia come un fulmine a ciel sereno: Giorgia Meloni, in qualità di Presidente del Consiglio, ha annunciato la fine della propria relazione con Andrea Giambruno. La cosa mi ha lasciato incredulo, e non tanto perché fossi particolarmente certo della qualità del sodalizio, quanto per il fatto che la Meloni avesse fatto un annuncio ufficiale, urbi et orbi, di qualcosa...​
  14. Una modesta proposta

    Nel 1729 il dottor Jonathan Swift, universalmente noto per “I viaggi di Gulliver”, pubblicò una satira dal barocco titolo di “Una modesta proposta per impedire che i bambini della povera gente siano di peso per i loro genitori o per il Paese, e per renderli utili alla comunità”, che viene più agevolmente citato con le sole prime tre parole. In esso Swift, che era un misantropo ma sinceramente colpito dalle condizioni di miseria del popolo nella sua Irlanda, esasperato dall'abbandono...​
    È , a mio modesto parere, la soluzione più intelligente che finora ho avuto modo di leggere e sentire. L’odio tra palestinesi (Islam) ed israeliani è direi biblico. Tra loro è in atto una guerra di religione (per noi incomprensibile) sfruttata dalla “mafia mondiale “ come ben ha descritto la mente acuta, all’apparenza cinica invero realista, di Franco Marino nei suoi ultimi articoli, specialmente nell’ultimo, incisivo e che non si presta ad interpretazioni ambigue. Non mi dilungo in analisi geo politiche che non mi competono ma ho la mia opinione in merito. Ho avuto l’occasione di visitare quei territori, una realtà per noi incomprensibile. Complimenti a lei che leggo e attendo di leggere sempre con vivo interesse.
     
    Grazie Gabriella. Ho rischiato, con questo articolo, di dispiacere agli uni e agli altri, ma ho voluto davvero sforzarmi di cercare una via d'uscita (anche se solo come esercizio retorico, dato che nessuno ai piani alti mi legge né mi prenderebbe sul serio) non solo dalla guerra, quanto anche dal clima velenoso e di isteria di guerra che si è instaurato anche in questa come in altre occasioni. Anche io sono stato laggiù, e vi ho lasciato uno dei miei migliori amici (che se n'è andato quest'anno), e però è necessario mantenere la mente fredda e vedere tutte, o almeno il maggior numero possibile delle varie facce della realtà (sennò a che servirebbe la filosofia?). Arabi ed ebrei sono lì, entrambi col buon diritto di vivere a casa propria. Nessuno può cacciare del tutto l'altro, a meno di non eliminarli tutti fisicamente, ma nessuno ne ha comunque i mezzi. DI farli vivere in uno stesso Stato non se ne parla, è ideale irenistico che cozza con l'odio sedimentato e le fresche memorie che evocano solo vendetta. Allora sarebbe davvero il caso, con l'intervento e magari la pressione delle potenze mondiali, di tenerli separati a forza per abbastanza tempo, come si fa con quelli avvinghiati in una zuffa in cui qualcuno rischia di lasciarci la pelle, almeno finché non si sono calmati. Una soluzione che dispiaccia un po' ad entrambi, ma che per questo dimostri che entrambi stanno pagando un prezzo, e nessuno quindi ne esca umiliato, da perdente. La "resa senza condizioni" infatti è altra soluzione oscena, da potenze anglosassoni, che si ha solo quando l'avversario è annichilito. Poi, si vedrà: finché ci saranno esseri umani non sarà mai finita.
     
  15. Fuck Israel!

    Cominciamo con lo sgomberare il campo da un paio di argomenti calunniosi assai frequenti: l’antisemitismo e la teoria del complotto giudaico. Ammetto di essere contro Israele, almeno nella sua configurazione attuale (in futuro la ditta potrebbe cambiare protettore e registro), ma nego con risoluta franchezza di essere antisemita. Il sionismo, che non coincide con l’ebraismo, ha seguito il destino di quei nazionalismi e internazionalismi esasperati che finiscono col fungere da utile idiota...
  16. Venditori di fumo

    Alcuni mi dicono, che stanno perdendo una possibilità, una volta che sono al governo, a non mantenere certi atteggiamenti o certe promesse. Io rispondo che è proprio perché non avrebbero mantenuto tutto quello in cui "alcuni" credevano, sono al governo. Guardate che al governo non c'è il msi, c'è una forza Italia con qualche nostalgico infiltrato, il 90% di quel gruppo non conosce manco Gentile, Romualdi, Evola etc. nemmeno sanno cosa avvenne il 28 ottobre, o di aprile. Sono solo una dc più...
  17. Tutto il potere ai ricchi!

    Malgrado le apparenze, questo pezzo non vuole né irridere la ricchezza, né fomentare l’invidia sociale. Il titolo è una sommessa proposta, un invito rivolto alle celebrità e ai ricconi di casa nostra: smettete i panni di opinion leader e osate smuovere le acque stagnanti – e reflue – dei governi pavidi e parolai con una discesa in campo. Insomma, impadronitevi del potere. Del resto le vostre asserzioni esplicitano una grande voglia di politica. Flavio Briatore: “L'Italia è la...
    Già, come quella battuta di uno statunitense che diceva: "Per forza in questo paese va tutto male, se tutte le persone che saprebbero come governare passano la vita a fare i tassinari o gli impiegati postali".
     
  18. Soggetti smarriti

    Dopo aver scritto lo scorso articolo sull'Armenia, e di come gli armeni siano stati del tutto dimenticati dal dibattito pubblico e dal giornalismo (se non per qualche servizio estemporaneo e che non spiega nulla di come si sia arrivati ad oggi), mi è venuto da pensare che non si tratti dell'ultimo caso di questo tipo, ma che ve ne siano altri, anche più significativi.

    Da buon progressista, negli anni '90 e 2000, non mi bastava ricevere il Verbo dalla stampa “libera e indipendente”...​
  19. Identità farlocche, dibattiti inutili (di Franco Marino)

    Quando si dice che destra e sinistra sono uguali e che entrambi congiurano per distruggere l'Italia, si dice qualcosa di facilmente accusabile di complottismo, a meno che non si chiarisca un minuto dopo - rendendo invece più sensata l'accusa - che non tutto avviene in maniera consapevole da parte dei protagonisti in campo.
    Ho sempre pensato che la Meloni, per dire, fosse e sia in buonafede. E qui molto influisce la mia passione per le storie di spionaggio. Che hanno tutte una...
    Io sottoscrivo tutto tranne l'espressione "figli dei gay". Non esistono figli di coppie gay o "omogenitoriali" come cercano di far passare. Esistono figli di coppie eterosessuali, e soltanto queste possono generarli. Dovremmo battere molto su questo punto, perché con la perversione del linguaggio hanno sdoganato la perversione dell'esistenza.
     
  20. Lo snaturamento della nostra democrazia è dato anche dallo scadimento del nostro dibattito pubblico.
    Ad esempio, noto spesso che si rimprovera ai governi "promettono tutto e non fanno nulla", a parte che è discutibile (perché poi tagli a sanità, istruzione, ricerca, guerre per procura o precarizzazione del lavoro li fanno), ma soprattutto: io sono ben contento che il Governo Meloni non riesca a fare qualcosa.
    Presentare la cosa solo in termini di "promesse mancate" svuota l'aspetto politico...
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