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  1. Perché non ce ne andiamo in Russia

    Mio padre è, come tutti i padri (o quasi), entusiasta dei propri figli. E quando ha saputo che scrivevo articoli per questa pagina, non si è limitato a leggerli, ma ha iniziato orgogliosamente a diffonderli ad alcuni contatti come se si trattasse del Verbo. Siccome conosco alcuni di tali contatti, sapevo come sarebbe andata a finire, ma l'ho lasciato fare perché ormai rassegnato al mio destino, che è di finire regolarmente al centro di qualche polemica. Stavolta questa era prevedibile...​
  2. LIQUAMI

    liquami.jpg
    Come ogni anno il rito laico di Sanremo è riuscito a catalizzare su di sé, nel bene e soprattutto nel male, l'attenzione di milioni di italiani.


    In questa sede non mi metterò a commentare il festival conclusosi di recente ma mi limiterò a condividere con voi alcune mie considerazioni.


    Prima di tutto bisogna sapere che il sottoscritto non guarda il noto Festival dal 2001, anno in cui fu ospitata la band britannica Placebo. Questi ultimi crearono scompiglio tra gli spettatori...
  3. Una potenza non fonda il suo potere solo sulla paura o sulla forza, ma anche sulla capacità di generare benessere e quindi consenso.
    Possiamo dire che gli USA tracciarono la loro linea come potenza, prima con un protettorato morale sull'America Latina attraverso la dottrina Monroe, nel 1823, che sanciva il non gradimento degli interventi europei in America. Il prosieguo fu il finanziamento durante la I Guerra Mondiale di entrambe gli schieramenti (a fine conflitto erano indebitati tanto i...
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  4. Nutriamo un po' di complottismi: avete notato che Simba (il Re Leone) arriva da Timon e Pumba e inizia a mangiare insetti?
    Volevano preparare le generazioni odierne alla farina di grillo con decenni di anticipo?
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    V
    Vittoria Allegretti
    Però guarda che è da un po' che battono su questa roba. Non lo definirei complottismo
  5. Chomsky e i media

    Chomsky dice che i grandi media stabiliscono la priorità (ad esempio, per i media italiani il bacio di Fedez è una priorità maggiore di un disastro ecologico occultato nella super-potenza), i media minori non possono che adattarsi.
    La tecnicizzazione della società, dietro termini ideologici falsamente neutrali: "governo tecnico", "governo dei professori", "governo dei migliori" crea un irreale regime della verità.
    L'opinione pubblica discute del nulla, di problemi immaginari, più che...
  6. Il gioco truccato del debito pubblico

    Disse una volta l'economista britannico John Maynard Keynes: “Se devi cento sterline alla banca, è un problema tuo. Ma se gliene devi un milione, è un problema della banca”.

    Avete sentito nominare il debito pubblico di recente? Perché la citazione di Keynes tornerà molto utile per smontare qualsiasi cosa ve ne abbiano detto. Personalmente, io ho sentito la Meloni giustificare la fine dello sconto sulle accise con un serafico: “Il debito sta diventando un problema”, o giù di lì. Che è poi...​
  7. La Juventus e la solita storia del capro espiatorio (di Franco Marino)

    Il titolo potrebbe dare l'idea di parlare della vicenda della penalizzazione della Juve, invece non è questo o perlomeno non solo. A questo aspetto dedicherò un paio di righe, anche perché non ho alcuna intenzione di infilarmi nel ginepraio dove ruzzolano il vittimismo juventino e il lamentelismo dei discorsi da bettola come "laiuverubba", dove imperano il garantismo peloso dei teorici del "tutti colpevole e dunque nessuno innocente" e il giustizialismo dei fan di una giustizia...
    Il finto moralismo è il male del calcio e della politica tutta per cambiare affinché nulla cambi. Pregevole analisi come poche scritte in rete o nei giornali, complimenti per me è sempre un gran piacere leggerti
     
    da notare che, soprattutto alcuni giornaloni, di un gruppo facente capo alla medesima proprietà della Juventus, facciano da anni anni una campagna stampa contro questa squadra.
    Perché? Cui prodest?
     
    Sono d'accordo solo in parte a questo articolo perché è evidente che chiunque parli di fallimento dell’intero sistema calcio italiano sia in totale e palese malafede.
    Il fallimento, qui, è tutto e soltanto della juventus intera e della sua orbita: dai dirigenti - i quali in ragione di quel malsano mantra del “vincere è l’unica cosa che conta” sono stati capaci di macchiarsi dei più beceri reati e delle più becere frodi sportive - ai giocatori - sempre troppo smemorati e ignari del fatto che la falsa testimonianza sia un reato di estrema gravità - sino ai tifosi, talebani per eccellenza incapaci di ammettere scempi, nefandezze e illeciti sportivi e financo penali.
     
  8. Perché non sopporto certa destra italiana (terza e ultima parte)

    Non vi illudete, la cultura del piagnisteo attecchisce anche nelle vostre anime nere. Per diverso tempo avete fatto le vittime e vi siete scagliati contro l'egemonia culturale della sinistra, scoperchiando un ingiustificato complesso di inferiorità. Orbene, costruire un’egemonia culturale costa tempo e denari (dollari o rubli è indifferente) e richiede talento; chi lo considera un mero trappolone cabalistico da mangiabambini sbaglia di grosso. I socialcomunisti saranno pure...
  9. Il Divide et Impera dietro la retorica dei Boomer vs Millenial

    Rolling Stone fa un articolo sugli album amati dai "boomer" e snobbati dai "Millennial" e finalmente qualcuno del Mainstream, il cantante dei Tiromancino, sbotta: basta con questo mettere due generazioni l'una contro l'altra con questi termini. E ci va giù pesante parlando di "cesso maleodorante".
    Lo scontro generazionale è una cosa normalissima e ne abbiamo tracce addirittura nel mito greco e nella sua cosmogonia, con Crono che scaccia il padre Urano per essere a sua volta scacciato dal...
  10. Ricordi

    Molti delle generazioni, passate. Ricorderanno le riunioni, presso le vecchie sedi di partito. Ambienti pieni di fumo, talvolta si mischiavano gli odori, di certi sigari, e del tabacco per pipa, trovavi uomini distinti, con fare da professore (adesso che ho superato, l’età di loro, a quel tempo, vesto ancora da simil teeager). Trovavi i tavoli, di misure incredibili, scaffali pieni di libri, e quadri affissi, di personaggi illustri o di comizi e convegni, svolti anni prima, rigorosamente in...
  11. Generazioni

    Solitamente, il mio disappunto va, verso due categorie, i giovani e i mie coetanei. Parlo di quelli impegnati in politica. I primi perché, li posso trovare super attivi sui social, ma non li vedo, quasi mai a contatto con la realtà, pochi di loro scendono per strada, pochi di loro si confrontano coi problemi del quartiere e della quotidianità, leggono poco, e soprattutto non conoscono la storia, del percorso di un ambiente, che loro si vantano di frequentare. Oltre a questi limiti, ci sono i...
  12. SUOR CRISTINA VS. DJOKOVIC

    In questi ultimi giorni due notizie hanno catturato la mia attenzione: l'abbandono definitivo del velo della ormai ex Suor Cristina Scuccia e la strepitosa vittoria di Novak Djokovic alle Atp Finals svoltesi a Torino.


    A prima vista queste due notizie paiono scollegate e prive di qualsiasi relazione. Invece se le analizziamo bene potremo notare che esse hanno ben più di un punto in comune.


    Prima di tutto vediamo da vicino i due personaggi che ho appena citato.


    Suor Cristina balzo' agli...
  13. L'omosessualità va rispettata, ma non va elevata a stile di vita.
    Soprattutto per le nuove generazioni.
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  14. Cercasi futuro

    Ieri si è disputata un amichevole di calcio, tra la nostra nazionale e l’Albania. Per la seconda vota consecutiva non siamo ai mondiali. Guidando per la mia città, mi accorgo di campi di calcio, abbandonati alla vegetazione, campi di calcetto trasformati in campi di padel. Questo perché i ragazzini, oggi giocano con cellulari, pc, video giochi, riescono a fare interminabili sfide alla play station, con partite di calcio sognato, e non hanno mai indossato delle scarpe chiodate. Restano i miei...
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