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  • Declino
    Se dovesse finire la guerra tra ucraini e russi, Zelinsky è consapevole...
    • Angelo
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  1. Perché non sopporto una certa destra italiana (seconda parte)

    La via culturale al sovranismo. Il ragionamento del sovranello medio è il seguente: Ormai stazioniamo nel campo occidentale, tanto vale tenerci buoni i padroni e continuare a prenderlo in saccoccia a gratis: zero autonomia energetica, zero iniziative nel Mediterraneo, zero scambi commerciali con le nazioni “reiette”. L’importante è dare addosso ai liberal, denunciare le aberrazioni del politicamente corretto, dedicare una via a qualche senatore missino e possibilmente togliere...
  2. Stupirsi dello stupore ovvero il caso Bossetti

    Non c'è poliziotto che non dica che i film polizieschi andrebbero banditi per sempre. Quando una mia parente, poliziotta, seppe che ero appassionato de La Squadra, una popolare serie televisiva napoletana (la sorella povera di Distretto di Polizia ma che a me piaceva molto di più) fece uno sguardo scandalizzato manco le avessi detto che ero diventato spacciatore. Questo pregiudizio potrebbe avere una spiegazione: poliziotti, carabinieri e magistrati, conoscendo da vicino il mondo sia...
    Il caso Bossetti, come molti altri negli anni (vedi il fidanzato della Cesaroni) hanno puzzato di marcio fin dall'inizio. Mesi a brancolare nel buio totale (forse, oppure a creare un plausibile colpevole) e poi ecco indirizzare mediaticamente tutti i sospetti su un disgraziato/a. Poiché la fiducia nella giustizia é elevata, nessuno si indigna (sia mai che possa capitare anche a "me") ... mio parere.
    Sempre puntuale ed esaustivo Franco Marino.
     
    Un altro scandalone coi fiocchi è stato l'inchiesta infinita sui delitti del mostro di Firenze. Quasi tutti sanno che era un poliziotto vicino a un noto magistrato di sinistra.
     
  3. Povero Collodi

    Basta hanno rotto le palle, basta realmente. Modificare le storie, pure le favole per, cercare di inculcare le loro porcherie. Oggi non parlo, che da qualche tempo in ogni favola, troviamo principi gay, e maghi africani. Oggi parlo, del nuovo cartone animato, di Pinocchio, che gli ameri cani, hanno ambientato nel 1937 nel pieno del periodo fascista. Poiché dicono gli autori, bisognava ambientarlo in un periodo cupo. Ora questi teste di, non sono mai stati in Italia, tranne per liberarla e...
  4. La Russia sta davvero perdendo?

    Churchill una volta disse che gli italiani perdono le partite di calcio come se fossero guerre e le guerre come se fossero partite di calcio. E non è da escludere che, in questo paradosso antitaliano e dunque sgradevole, vi sia una parte di verità. Lo vediamo dalle domande che affollano, in questi giorni, le newsfeed di tutti i social: Putin questa guerra la sta perdendo o vincendo? Cosa significa davvero la ritirata di Kherson? E infine la domanda delle domande: quali errori ha...
    Obiettivamente per Putin questa, se non è una sconfitta, poco ci manca. Teoricamente avrebbe potuto fare marmellata sino a Kiev in due settimane e se qualcuno ricorda tentò di prendere Kiev nei primi giorni. Certo gli ucraini hanno le stesse perdite dei russi ma hanno due grossi vantaggi psicologici 1) sono i più deboli sulla carta. Un po' come Rocky contro Apollo Creed. Apollo vince ai punti, ma il "vero vincitore" è Rocky 2) gli "invasi" sono sempre più motivati. Putin ha perso la testa? No. È normale che un leader pur intelligentissimo che non ne sbaglia una per vent'anni poi faccia il fatal error pensando che "andrà tutto bene". Si è visto con Napoleone e Mussolini.
    Una sconfitta per la Russia? Forse più per Putin che per la Russia in se stessa. Il vero problema per Putin sarà interno, con molti scontenti di un risultato non brillante comunque la si giri (e con perdite in vite umane troppi alte).
    E poi certo il soft power che i russi non capiscono. E che è stato fatale anche a presidenti americani "non graditi" ovvero di destra: Nixon per il Vietnam (che poi fu quello che alla fine fece meno cazzate rispetto a Johnson e lo stesso JFK) e Bush jr su Iraq e Afghanistan. E notiamo come il disastro di Biden in Afghanistan sia andato subito sottotraccia rispetto a Bush jr (che nonostante tutto i talebani li aveva scacciati). E questo del soft power è proprio un problema della destra. L'unico leader conservatore che ha costruito un soft power è stato Reagan (che ha preso Rambo, inizialmente un film "di sinistra" sul filone anti-Vietnam e ne ha fatto un'icona della sua concezione nazionalistica. Idem con la saga di Rocky dal pugile sfigato anni 70 a quello che tira giù il colosso sovietico)
     
    I russi non vogliono o non riescono a esercitare il soft power in Europa, ma nel resto del mondo vogliono e ci riescono benissimo. Gli americani ormai spadroneggiano in Europa grazie all'hard power: terrorismo (NS2), ricatto economico (sanzioni), intimidazioni (se non sganci soldi e armi potrebbe capitarti qualcosa di brutto), corruzione, controllo orwelliano dei mass media e della cultura dominante.
     
    Mia moglie stessa, russa, lo ammette: perdiamo sempre la guerra della narrazione. Per fare un esempio non americano: guarda che soft power imponente ha creato il Giappone.
    Tu ascolti pop russo? La risposta è quasi certamente no. I russi ascoltano invece il nostro: abbiamo più soft power noi dei russi...
     
    Concordo, ma non è con la musica pop che si induce l'Europa al suicidio. Con quella al massimo riescono ad accattivarsi i bandierinati.
     
    Semmpre sul soft power molti hanno sottovalutato la presa di posizione di Alla Pugacheva contro la guerra. La Pugacheva in Russia è un mostro sacro come Mina e ha in mano tutto il mercato discografico russo come da noi Caterina Caselli. La sua opinione pesa come un macigno e altro che Maneskin o Vasco. Solo che da noi Maneskin e Vasco sono dalla parte del potere. Questo certifica il fallimento di Putin nel creare un soft power interno
     
  5. Carlotta Rossignoli e il famigerato merito

    Tutte le volte che si vuole riformare la scuola, si commette lo stesso errore di quanto si combatte il cancro: non agire sulle vere cause della malattia. Di per sé guarire dal cancro non è difficile, la vera difficoltà è impedire la recidiva spesso fatale, ragione per la quale di solito all'utente viene asportato l'organo da cui ha avuto inizio la malattia, perché probabilmente è programmato geneticamente per produrre cellule cancerogene. Non potendo asportare la scuola (anche perché...
    Non so come sia la scuola oggigiorno, ho figli vecchi e non ho nipoti. So com'era ai miei tempi: i poveri non arrivavano alle medie e frequentavano le elementari fino alla 6a o 7a, sottoprodotti delle medie. Qualcuno frequentava "la scuola di avviamento". I licei erano 2 con programmi fissi, il "classico" permetteva l'ingresso a tutte le facoltà universitarie lo "scientifico" no ma non ricordo quali fossero escluse. Chiaro che molti si buttavano sulle scuole professionali per avere un lavoro dignitoso. I laureati non avevano problemi. I soldi facevano la differenza.
     
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