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  1. L'aborto è una questione individuale, non statale (di Franco Marino)

    Sono padre e sul tema dell'aborto sono sensibile. Quando ho saputo, ormai otto anni fa, che sarei diventato papà, peraltro non prestissimo (35 anni) e comunque ben più tardi sia io che la madre (33 anni) dei nostri rispettivi genitori, non nascondo di aver provato un profondo spavento. Non era il momento migliore, per tantissime ragioni su cui non starò a rompervi le scatole - ma naturalmente né io né la madre avremmo mai rinunciato a lei - e poi la mia proverbiale ansia mi faceva...
    Caro Franco, è vero,abortire è un fatto individuale. Non trovo giusto che, con una leggerezza inaudita, oggi si pratica l'aborto come metodo anticoncezionale. Con la possibilità che abbiamo oggi, con tutti i metodi anticoncezionali a disposizione uccidere una creatura lo trovo assolutamente disumano. Mi sono trovata nella situazione di dover decidere 42 anni fa. Quando ho visto un piccolo puntino bianco che pulsava ho capito che non avrei potuto farlo. Il "puntino bianco che pulsava" oggi ha 42 anni ed è il mio orgoglio.
     
    Menia aveva proposto di riconoscere legalmente la personalità giuridica del feto e il suo stesso partito che è il partito della madre, nonchè cristiana Meloni, si è opposto, assicurando, con tutti i crismi del voto parlamentare, che la legge statale sulla liceità dell'aborto non verrà toccata. Lo Stato decide eccome e deciderà anche quando, da vecchi, dovremo per legge morire. Che orrore! Piccola digressione: mia nipote ha 10 anni e anche il suo papà la chiama Putipù! Cari....
     
  2. Parlare del nulla (di Franco Marino)

    Quando in un recente articolo ho definito "perdigiorno" chi parla dell'orsa trentina, si sono risentiti persino contatti storici della mia lista. Cosa che non mi ha certo sorpreso dato che, già quando su Facebook scrissi contro i fanatici animalisti, alcuni amici mi avevano tolto l'amicizia, confondendo la mia critica al fanatismo animalista con una condanna dell'animalismo che da par mio non v'è mai stata. E non mi ha sorpreso perché scrivendo da vent'anni sono rassegnato, più che...
    "...un interesse così morboso (per un animale che non conoscono) non ha alcuna giustificazione..." Infatti è anche una scuola che gli insegna a odiare vicini-conoscenti-amici: oggi gli tolgono il saluto, domani proveranno a sgozzarli. Un tempo, almeno, ci si scannava per cose più grandi e importanti. Seminate discordia, seminate discordia: qualcosa resterà.
     
    Purtroppo tutti questi rancorosi degli orsi ecc. ecc. però nei bar non entrano a litigare perché sanno che le prendeno sul serio…purtroppo bisogna solo sperare in Putin…pensaci tu…
     
    I fanatici sono sempre pericolosi. Sono quelli che infamavano gli ebrei negli anni 40, quelli che segnalavano la cena a casa del vicino durante gli editti Contiani.
    Resta il fatto che si sono più scandalizzati per un orso con le palle girate, che per gli stupri in serie di sedicenti risorse. E non è gente che vada per boschi...
     
  3. Il 25 Aprile: una festa fascista (di Franco Marino)

    È normale che proviamo a non farci imbrogliare dal prossimo. Ma questo sforzo deve essere esteso anche ad un aggressore imprevedibile: noi stessi. Sia perché potremmo essere tentati di abbellire la realtà in nostro favore, sia perché potremmo alla fine credere una menzogna soltanto perché (alla Lenin) ci sarà stata ripetuta tante volte, da aver fatto rovinare le nostre difese mentali.
    Sono stato bambino in un mondo in cui non si poteva essere che antifascisti, assistendo all’eterna...
    La maggior parte di chi si professa antifascista non conosce la storia e come per tutte le cose , ripete a pappagallo, quello che in anni e anni di scolarizzazione ci hanno impresso nelle menti . E quello che ci ripetono in TV da una settimana. Poi c'è chi si documenta.
     
    Mio padre partì volontario per la campagna di Russia. Da tenente medico riuscì a tornare e si fiondò nella Repubblica di Salò. Quando gli chiesi perché si era imbarcato in queste difficoltà e soprattutto dopo che era tornato dalla Russia perché non aveva gettato la divisa nei campi e aveva rischiato di farsi ancora male rispose "Perché ho giurato sulla bandiera italiana di servire il mio paese". Ecco, credo che il ventennio mussoliniano abbia dato questo: "l'italianità", l'orgoglio di appartenenza ad una nazione. Chi venne dopo, questo orgoglio italiano lo distrusse.
     
  4. L'Orsa JJ4 e la sostituzione etnica: dibattiti da perdigiorno (di...

    Esiste un pregiudizio sulla povertà che, secondo molti, è il momento in cui si ritrova quell'umanità che il denaro in abbondanza fa smarrire. Personalmente, l'ho sempre trovata una scemenza. Quando si è ricchi o quantomeno benestanti, si ha tempo a sufficienza per occuparsi di chi sta peggio di noi, mentre il povero non ha altra preoccupazione se non far quadrare i propri miseri conti. Quando l'umanità lotta per sopravvivere non esiste altra preoccupazione che questa. Se, invece, le...
    M
    Sono quasi del tutto d'accordo. Il problema di questa vicenda è semplicemente che è stata gestita malissimo. Se è pericoloso reintrodurre una specie selvatica in un certo luogo, è meglio non farlo, piuttosto che darsi la patina di attenti all'ambiente e poi ricredersi quando ci scappa il morto.
    Ho letto che all'orsa è stato offerto rifugio in altre nazioni, dove probabilmente sanno come convivere con questo genere di animali.
     
    Fatalità...in quella Val di Sole ci abitava mia nonna e poi mia madre ed io di tanto in tanto. Mai visto orsi almeno dal 1915 in poi , cioè da quando mia nonna nata nel 1898 cominciò ad andare a legna e poi mia madre a passeggiare e poi io a camminare e sciare. Quindi nelle zone si sviluppò prima la pastorizia, poi gli allevamenti poi la coltivazione dei frutteti. Circa nel 2000 la Provincia Autonoma di Trento importa plantigradi dalla Slovenia, senza interpellare la gente del posto, le guardie forestali, i sindaci, perché si sarebbero presi un vaffa, li piazza in un territorio piccolo e ristretto dove fanno fatica a trovare da mangiare e questi si riproducono comunque alla grande. É da parecchi anni che la gente ha segnalava la presenza sempre più aggressiva degli orsi e i parenti mi raccontavano da tempo che si aspettavano prima o poi che un incontro finisse male. Ma la Provincia é gestita da piddini. Stop. Il povero figliolo, che ormai viene pianto solo dalla madre, diventa quasi colpevole. L'orsa immigrata clandestina va salvata a tutti i costi. Risultato: disdetta di turisti animalisti che saranno sostituiti da altri che cercheranno l'emozione di trovarsi davanti un plantigrado di 150 kg "per vedere l'effetto che fa". Come fare scialpinismo con allerta valanghe livello 3-4. Per chi di montagna non capisce una mazza é la "montagna assassina" o "l'uomo che deve stare al suo posto". Il ragazzo era al suo posto é l'orsa che era fuori sede e fuori di testa. Per le numerose vipere che invece lì vivono da anni non c'è protezione, ogni estate una strage perché vengono ammazzate a prescindere in quanto potenzialmente pericolose. Anche l'animalismo é razzista!'
     
    Sono talmente d’accordo con te che nulla posso aggiungere salvo che l’opera di distrazione di massa è al diapason. Un mio amico a Londra mi dice che li stanno applicando ai cellulari di tutti i cittadini un sistema di allarme che scatterà in caso di allerta bombardamenti e mi parla di guerra in Ucraina, concludendo:” Ah già, ma da voi non dicono niente in proposito!” Meglio parlare di orsi
     
  5. Invisibile

    Partendo dal presupposto, che il sazio, non capisce il bisogno, di chi è a stomaco vuoto. In più, ognuno ha il proprio pene, quindi non guarda quello degli altri. Vogliamo mettere, che nel 2023 tendere una mano, ascoltare gli altri, è anacronistico. Ditemi, a chi potrebbe interessare il mio disagio, la mia sofferenza, la mia frustrazione?
    Pago quotidianamente, l'essere invisibile. Si è invisibile, perché non si fruga tra i rifiuti, perché hai una casa, poco importa se non riesci a pagarla...
  6. E se l'Italia entra in guerra, come dobbiamo reagire? (di Franco Marino)

    Un dilemma finora inesplorato è "cosa faccio se l'Italia entra in guerra? Vado a combattere o mi do alla latitanza?". In altri tempi la risposta sarebbe stata scontata. E se per qualcuno non lo fosse stato, ci sarebbe stato il reato di diserzione a ricordarglielo. Ma dopo ottant'anni di pace che ci hanno disabituati alla prospettiva di una guerra in casa, la querelle ucraina ci riporta brutalmente ad un'attualità da molti ritenuta sepolta nell'anacronismo. D'altronde, c'è poco da...
    Mai come in questi momenti ho apprezzato la meraviglia degli anni vissuti viaggiando e lavorando da un continente all'altro, più o meno in pace, con una visione positiva del futuro. Mai come ora apprezzo la 3a età e quella di mio marito che mi tutela, almeno psicologicamente, da preoccupazione di eventi drammatici. Mai come ora sono contenta di avere mio figlio e mio genero più che 50enni. Mai come ora sono felice di non aver nipoti!!!!!!
     
  7. Bakhmut e Bucha ovvero la scoperta dell'acqua calda: le guerre sono atroci

    Chiunque non abbia la vocazione del pensiero unico, ammette che sulla guerra in Ucraina come, in generale, in qualsiasi guerra, ci possano essere punti di vista differenti. C'è chi sostiene che debba vincere l'America perché una vittoria di Putin darebbe il via libera anche all'invasione di altri paesi: non so quanto questa prospettiva sia reale, ma certamente è un punto di vista sensato. Poi c'è chi sostiene che debba vincere la Russia perché una vittoria dell'America sarebbe pericolosa...
  8. Maledetta noia

    La noia, è l'unica cosa che provo, quando guardo ciò che mi gira attorno. Mi annoio ascoltando gli altri, ripetere sempre le stesse baggianate, guardare chi si atteggia a qualcosa, che non è. Mi annoio leggere post, da tuttologo, da Google, ti rispondono dopo aver consultato Wikipedia. Prima da ragazzo, ero più fumantino, mi veniva di replicare subito, alle stupidaggini, adesso mi annoia rispondere. Alcuni, lo prendono, per un mio atteggiamento di superiorità, perché credo che ai coglioni...
  9. Il dito, la luna e il lusso

    Alcuni giorni fa, ospite della trasmissione Fuori dal coro (un inno al sensazionalismo descamisado e inconcludente), Rita Dalla Chiesa ha affermato che il problema è chi ostenta il lusso mentre i poveri precari non riescono a sbarcare il lunario. Avete capito bene, in Italia le cose non vanno per il verso giusto perché qualche migliaio di frivoloni scialacquano lo stipendio per acquistare telefonini, gioielli, capi firmati e altri status symbol.
    Don Vincenzo Coccotti, il...
  10. Le vere origini della denatalità (di Franco Marino)

    Credo di aver già fatto questa specie di "parabola": se un cuore non funziona bene, dà origine ad una lunga serie di disfunzioni a carico di altri organi, col risultato che alla fine non si muore manco più di cuore ma di altro. Questo principio spiega il mio disagio nel trattare argomenti singoli senza curarmi dello sfondo generale: del resto La Grande Italia nasce proprio per coordinare le letture di tutti i fenomeni in un unico grande filo logico. Così, mentre Elon Musk, scoprendo...
  11. Io sto con gli ippopotami (e gli orsi)

    Sul triste caso dello sportivo (che trovo un'infamia ribattezzare “runner”, come ha fatto e fa la stampa igienica di regime, e non dico altro) aggredito e ucciso da un orso, forse un'orsa, in Trentino, ho letto e ascoltato molto. Come ormai regolarmente nel sedicente Belpaese, alla tragedia è seguita la sua trasformazione in grottesca commedia collettiva in cui ciascuno ha fatto a gara a spararla più grossa, sia a favore che contro (come se nel merito si potesse essere a favore...​
    Non posso dire di essere d'accordo al 100% ma questo, a differenza del delirio che si legge sui social, è già un articolo argomentato con la consueta dignità intellettuale che ti riconosco.
     
    Forse l'aspetto più bello del partecipare a questo progetto è sentirsi liberi di scrivere ciò che si pensa senza temere di incorrere negli strali o nel disaccordo violento altrui. È qualcosa che salvaguarda la serenità per pensare.
     
  12. Perché tutti temono il trumpismo (di Franco Marino)

    Ho non a caso detto "il trumpismo" e non Trump, perché dovrei dare per scontata - e non riesco a farlo - la genuinità del personaggio, la sincerità e non un suo ruolo all'interno di un Truman Show. E tuttavia, esistono molte ragioni sia che spiegano come mai, a distanza di tre anni, la "fanbase" di Trump sia rimasta sostanzialmente intatta, sia che giustifichino - dal punto di vista di chi lo attacca - ciò che l'America stia facendo per sabotare il vecchio Donald. E proverò in questo...
  13. LA DESTRA IMPOLITICA CHE È "DENTRO DI NOI NEL SONNO"

    di Manuel Berardinucci



    Pier Paolo Pasolini, esponente di una sinistra rurale e antimoderna, “reazionario senza grazia” secondo Marcello Veneziani, cantava le lodi di una “Destra divina che è dentro di noi, nel sonno”, evocando il naturale afflato dell’uomo per il sacro, l’austero e il gerarchico, che riaffiora nei momenti in cui abbassiamo la guardia -il sonno per l’appunto- lasciando prendere il sopravvento ai sorgivi elementi di stabilità della natura umana, così tanto...
  14. Possibili scenari americani

    L'ex POTUS Donald Trump è (era?) il candidato repubblicano più gettonato. Con tutti i suoi limiti e lati oscuri, rappresenta ancora la guida indiscussa dei forgotten men, gli umiliati e offesi della globalizzazione. La sua estromissione rischia di allargare le crepe esistenti nella società statunitense e di sfociare, tragicamente, in una seconda guerra civile americana. Secondo il blogger Federico Dezzani, l’evento sarebbe opera del deep state, un magheggio propedeutico all’assalto alla...
  15. Reazionari a colori

    Oggi la reazione non veste più di nero o grigio-verde, predilige il vestiario casual e le tinte sgargianti, rosso compreso. Sagace e proteiforme, il reazionario a colori ha mutuato le strategie comunicative dal nemico e adopera il lessico progressivo e spigliato delle sinistre occidentali del nuovo millennio, messaggeri di morte scesi sulla terra con l'obiettivo di disgregare e non di conservare romanticamente. Le oligarchie occidentali hanno compreso che l’eversione progressista è la...
  16. Credo che alcuni degli argomenti che stiamo discutendo del presente e del futuro (reddito di cittadinanza, crescita economica, bolla finanziaria, BRCIS, socialismo di mercato, rapporto centro-periferia, criptomonete, intelligenza artificiale, ridurre i consumi o colonizzazione dello spazio), quanto del passato (apprendimento dell'agricoltura, comparsa della gerarchia, nascita dello Stato, avvio della globalizzazione, divario Oriente-Occidente, pendolo euroasiatico) abbiano alcuni elementi in...
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  17. Cosa succede davvero tra Israele e Stati Uniti (di Franco Marino)

    Se leggessimo e ascoltassimo i sionisti all'amatriciana - quelli che consacrano il proprio profilo all'esaltazione acritica di tutto ciò che viene da Israele (casomai nella speranza di farsi notare da qualche ebreo e accedere a qualche stanza del potere) - penseremmo che Israele e Stati Uniti sono una cosa sola. In realtà, chi ha il viziaccio di andare direttamente alla fonte delle notizie, chi non si sottomette ai tanti opinion leader d'accatto che la socialsfera sforna - che non...
    Mi sa che hai ragione.
     

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  18. In morte di Gianni Minà (di Franco Marino)

    Il giornalismo scomodo oggi, per molti, è insultare un politico, che beninteso non appartenga alla parrocchia giusta. Così molti si sono fatti vanto di chiedere ad Andreotti "Lei è un mafioso?" come se questa fosse una domanda intelligente. Altri di aver chiesto a Berlusconi "Cavaliere dove ha preso i soldi?" appropriandosi di meriti che in realtà erano di altri giornalisti che pure si scomodarono fino a casa Borsellino. Per il resto, l'Italia è il paese dei misteri e delle tante...
    Uno dei più grandi! Con quell'aria paterna ti snocciolava informazioni che non trovavi da nessuna parte. Mi ricordava Tiziano Terzani
    altro strepitoso giornalista molto più scomodo a tal punto che in Italia raramente pubblicarono i suoi fantastici articoli sulla guerra del Vietnam dato che la descriveva "anche" dalla parte dei Vietcong e le sue interviste a Westmoreland e a Von nguien Giap, me le dovevo leggere su "Der Spiegel" . Almeno Minà lo ricordano in molti, Terzani alcuni lo scoprirono" quando scrisse i suoi libri, molti non lo conoscono.
     
    Ho sempre amato la sua passione per il cinema, la musica e la cultura pop Anni 60. Un pò meno (da ex centrodestrista filoberlusconi) le sue genuflessioni a Fidel Castro e compagnia cantante. Ma anche su questo versante, lo sto alquanto rivalutando considerando la piega che ha preso il cosiddetto Occidente Libero...
     
  19. La vacuità inutile del successo (di Franco Marino)

    Una persona che scrive davvero bene mi dice che vuole smettere perché "nessuno la legge" o perlomeno così crede, un'altra persona di grandissima qualità che pure ha avuto una lunga esperienza di politica da strada mi dice che vuole lasciare la politica perché è stata defenestrata da un politico che, dopo averla sfruttata indegnamente, al momento opportuno non ha ricambiato il favore escludendola dalle liste, e passa il tempo a pensare di non valere nulla, di aver sbagliato tutto, di...
    Sempre interessante leggere le tue riflessioni.
    Totò riporta con saggezza la condizione di tutti gli esseri umani, qualcuno si distingue (buon per lui, sempre che non debba essere sceso a compromessi che tutto rovinano) ma i più vivono da anonimi e sostanzialmente l'arte della vita è godere di ciò che si è e si fa e si ha attorno 😊
     
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