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  • Declino
    Se dovesse finire la guerra tra ucraini e russi, Zelinsky è consapevole...
    • Angelo
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  1. Divorzio all'italiana.

    Accadeva quarantatré anni fa.

    12 febbraio 1981. In Italia viene portato a termine il divorzio tra Ministero del tesoro e Banca d'Italia. A distanza di 43 anni da quella decisione, è possibile fare un’analisi obiettiva tirando le somme degli effetti che ebbe sull’incremento dello stock di debito pubblico, che raddoppiò nel giro di appena 14 anni principalmente per l’aumento vertiginoso dei tassi d’interesse, e che condannò i cittadini e il sistema delle imprese a un sempre...
  2. 22 gennaio. Una data buia per la storia della Russia.

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    Accadeva centosessantuno anni fa.

    22 gennaio 1863. In Polonia, Lituania e Bielorussia scoppia la Rivolta di gennaio, animata da un movimento nazionale che mira a sottrarsi al giogo russo e a ricostituire la Confederazione polacco-lituana. Rispetto alla situazione del 1831, i polacchi disponevano non di un esercito regolare bensì di bande di guerriglieri. L'insurrezione venne soffocata solo nel maggio 1864. Gran Bretagna, Francia e Austria tentarono di soccorrere la...
  3. VINTAGEVERSE: "Alcuni Eroi

    Un regalo natalizio per i Followers di questo Blog.
    Finora abbiamo sostanzialmente raccontato il passato remoto del nostro Universo (e continueremo a farlo nei prossimi appuntamenti) ma la vera azione si svolge nell'Italia e nella Terra degli Anni 60-70 del Secolo Scorso. Eccovi un piccolo assaggio degli innumerevoli Eroi che fanno/faranno parte di questo Mondo Immaginario (sotto forma di racconti, romanzi e fumetti veri e propri).


    1- La Roma e l'Italia degli Anni 60 pare finalmente...
  4. Il Discobolo e i flagellanti

    Come per molte altre opere d'arte che mi avevano affascinato e innamorato sin dall'adolescenza, anche del “Discobolo” di Mirone ignoravo la collocazione precisa e mi son meravigliato a scoprire, grazie ad una notizia di cronaca, che stava molto più vicino di quanto non sospettassi: per la precisione a Roma, al Museo Nazionale. Ma la sorpresa più grossa non è neppure stata questa. Come qualcuno avrà notato, magari con difficoltà, essendo ogni altra notizia stata soffocata dalla recente...​
  5. I social: cosa è andato storto? (di Franco Marino)

    Rousseau diceva che il bambino nasce buono e la società lo corrompe. Personalmente, sono sempre partito dall'assunto opposto. Il bambino non è neanche che nasca cattivo, anche perché per poter definire una persona tale, occorre che nei suoi geni ci siano il Bene e il Male già radicati, per giunta condivisi da tutti gli abitanti del pianeta. Semplicemente e ovviamente, nasce senza regole di alcun tipo che apprenderà soltanto quando si interfaccerà con realtà più forti di lui - dalle...
    Come non concordare… ne parlavo ieri con amici. Sui social ormai è un delirio di sociopatici arroganti e presuntuosi, ignoranti che parlano utilizzando slogans e, al minimo accenno di dissenso, si lanciano in sproloqui pieni d’insulti…
     
    Nulla da eccepire!...
    C'è solo da dire che violenza, inciviltà, scostumatezza e linguaggio triviale si sono impadroniti dei nostri spazi...
    Ovunque: in strada, nei negozi, nei locali, negli uffici, in auto, moto, bicicletta e monopattino, oltre che sui social, assistiamo quotidianamente a fenomeni indegni...
    Sarà esagerato, ma attribuire una quota di responsabilità della involuzione della specie ai due/tre anni di prigionia a cielo aperto, forse non sarebbe malvagio...
     
  6. Donbass e Palestina: è ufficialmente iniziato il Duemila (di Franco Marino)

    In diversi hanno notato che ho praticamente abbandonato Facebook dove mi limito a condividere i link dei miei articoli ma dove non posto quasi più. Le ragioni sono numerose. Primariamente, la recrudescenza di alcuni fenomeni censori, legati all'azienda di Zuckerberg che ormai censura alcune specifiche parole chiave legate ai temi caldi (da quelli politici a quelli geopolitici, da quelli sanitari a quelli climatici) che di fatto rendono impossibile diffondere il proprio pensiero. E poi...
    Finché l'EU finanzia i palestinesi sotto forma di "fondi umanitari" e in 2 anni dà 691 milioni di euro (fonte: Olivér Várhelyi, Commissario europeo per l'Allargamento e la politica di vicinato) e l'Ucraina vende online il 30% di armi date loro dagli USA acquistate anche dai palestinesi (fonte : Jerusalem Times) tutte le valutazioni del conflitto sono teoricamente valide. Io penso che il "divide et impera", in quell'area, sia stato volutamente supportato in modo da mantenere un certo "equilibrio" in una zona strategica dove finisce l'Occidente e comincia l'Oriente perché non è possibile che, dopo 75 anni, non si sia trovata una soluzione. Penso, pura opinione, che sia i palestinesi che gli israeliani si siano stufati di fare a botte senza poter finire la partita per compiacere gli sponsor e abbiano deciso di fare sul serio.
     
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  7. Soggetti smarriti

    Dopo aver scritto lo scorso articolo sull'Armenia, e di come gli armeni siano stati del tutto dimenticati dal dibattito pubblico e dal giornalismo (se non per qualche servizio estemporaneo e che non spiega nulla di come si sia arrivati ad oggi), mi è venuto da pensare che non si tratti dell'ultimo caso di questo tipo, ma che ve ne siano altri, anche più significativi.

    Da buon progressista, negli anni '90 e 2000, non mi bastava ricevere il Verbo dalla stampa “libera e indipendente”...​
  8. Requiem armeno

    Avviso che quel che segue è un articolo particolarmente lungo. Ringrazio in anticipo chi avrà la pazienza di leggermi sino alla fine.


    Sentendo una forte, istintiva simpatia verso il popolo armeno, non posso non provare un'amarezza profonda verso ciò che lo colpisce, e quindi cercherò, almeno a beneficio dei miei pochi lettori, di far capire qualcosa sul conflitto che ruota attorno all'ormai fu Repubblica di Artsakh, ovunque nota col nome doppiamente straniero di Nagorno Karabakh (la...​
  9. L'Europa moderna vide la nascita del capitalismo come modello socio-economico, ma cosa è storicamente il capitalismo?
    Un sistema di produzione? Un sistema legato all'industria?
    Un rapporto tra proprietà-lavoro? Legato quindi all'esistenza di un settore di sottoposti?
    La mercificazione dei rapporti sociali? O la tendenza ad investire il capitale per averne altro.
    Un po' tutte queste cose, anche se l'ultima è forse la caratteristica più pregnante.
    In ogni epoca storica sono vissuti dei...
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  10. QUOUSQUE TANDEM

    Non parlerò del libro del generale Vannacci, che non ho letto, come la totalità dei suoi accusatori, i quali vorrebbero persino punirlo nel totale silenzio dei media per evitare che venga conosciuto dal pubblico (parole di un noto esponente PD). Parlerò invece, eccome, della persona, delle affermazioni che ne hanno portato alla pubblica crocifissione, e di ciò che questo significa per la società in cui viviamo.

    Il generale Roberto Vannacci, spezzino, 55 anni, attualmente generale di...​
  11. La marcia per la Pace (Seconda parte)

    Abbandonato Diego Fuffaro in un’area di servizio, Salvini e Orsini proseguono il loro viaggio alla volta di Perugia. Il pranzo riserva delle incognite.

    SALVINI: (Parodiando la canzone alla radio) ♫ Alza la soglia del dolore che torturiamo Cesare Battisti, mi ritorni in Brasile uo oh oh oh oh. Le estradizioni, anni ad aspettare… ♫

    ORSINI: Puoi spegnere lo stereo? Ho mal di capo. A sedici anni ero batterista in una band musicale: La Mucca Alcalina.

    SALVINI: La...
  12. Riflessione breve:
    Abolire il reddito di cittadinanza perché qualcuno ne abusa, equivale ad abolire le pensioni di invalidità per i falsi invalidi.

    Perché non abbiamo assunto più ispettori per fare controlli sulle frodi? Perché lo Stato abdica al suo ruolo?

    Il movimento ideale è quello di offrire pari opportunità lavorative/realizzative, ma la soluzione non è la cancellazione del welfare, anzi un suo rafforzamento e un forte intervento statale nell'economia e nel lavoro.

    Le richieste...
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  13. Una delle più evidenti contraddizioni all'interno del nostro paese è il duplice ruolo della stampa, specie di quella progressista. I giornalisti de La Repubblica sono tra i maggiori sponsor del neoliberismo, delle privatizzazioni, dell'ingiustizia sociale mascherata da meritocrazia, ma lo fanno in modo suadente ormai da decenni.
    La Repubblica è la riprova della deriva antropologica del paese negli ultimi 50 anni. Lo scopo è stato quello di catturare l'area della borghesia progressista e...
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  14. Per chi suona la campana

    È decisamente presto per fare analisi della mini-crisi scoppiata la notte scorsa fra Mosca e Rostov sul Don. Intanto perché potrebbe anche non essere finita, e se le truppe della Wagner invertissero la marcia saremmo punto e a capo. E poi, le notizie che arrivano a noi sono decisamente poche, a dispetto del profluvio di analisti da salotto e prostituti da redazione che hanno passato la giornata a ripeterci a pappagallo cose che già sapevamo tutti, o ad ammannirci pastoni futuristici sulla...​
  15. In giro per Firenze
    Torme di turisti, uno dei passati centri più importanti dell'economia europea (e ex capitale d'Italia) ridotto a colonia dell'intrattenimento.

    Turiste in pantaloncini, wine bar, tante code per i "luoghi storici", Yamamay, Tiger, Bata, i piercing, i tatuaggi, la folla zombificata, "vero gelato Italiano", spritz 3 euro, i camerieri che assaltano i passanti per la cena, le ascelle sudate...
    Mi avvicino a un muro, una macchina dice: "Come posso aiutarti" - "E non hai pietà...
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  16. La meglio gioventù. Un film tossico?

    ATTENZIONE: SPOILER!

    La storia inizia nei favolosi anni sessanta. È la storia di due fratelli, Nicola e Matteo Carati, studenti di medicina, figli di una maestra milanese e di un ingegnoso commerciante romano. Roma e Milano, la capitale culturale e amministrativa e quella produttiva e morale. Le esperienze dei due sintetizzano programmaticamente quelle di milioni di sessantottini, “la generazione che ha sognato di cambiare il mondo”, come recita il trailer del film. Salta...
  17. La strage di Capaci fu opera della mafia?

    Riporto un brano tratto dal libro di Stefania Limiti Doppio Livello. Come si organizza la destabilizzazione in Italia

    Un uomo della Gladio siciliana mi ha parlato concretamente di un «doppio livello» nella strage di Capaci. Lo incontrai nel maggio 2010 e durante una lunga conversazione mi disse: «Non penserà mica che fu opera soltanto di quattro mafiosi?». Un'allusione ermetica, ma molto interessante. Si è sempre parlato della convergenza di interessi tra Cosa nostra ed...
  18. La sostituzione etnica non esiste (e comunque è una gran bella figata)

    Sono bastate poche parole del ministro Lollobrigida per scatenare l'esercito di indignati che campano di severi moniti e allarmi-fascismo, e stavolta con strilli di un tono sopra la media (già alta) che gli è usuale. Tutta la compagnia circense del progressismo in carriera ha affilato le lingue e ripreso a vedere squadristi sotto al letto, e le immancabili vestali della Memoria, gente che nella vita fa il sopravvissuto all'Olocausto, si è svegliata dal letargo in cui giace passata la...​
  19. La pandemia è finita nel modo peggiore (di Franco Marino)

    L'OMS dichiara la fine dell'emergenza covid e, finché camperò, avrò sempre come orgoglio personale quello di non aver mai creduto ad una lettera di questa storia. E di non averci creduto anzitutto in un momento ben preciso, quando i gestori della pandemia erano i primi negazionisti.
    Non ho un'idea chiarissima di chi siano i mandanti, di quali siano gli scopi esatti, se l'uno, l'altro o una pluralità. Ma ad aver ispirato questa mia convinzione non era solo quell'istintaccio che mi fa...
  20. Perché il putinismo rischia seriamente di perdere (di Franco Marino)

    Con diverse persone in privato mi sono spesso confrontato sull'evocazione di un rischio specifico: che Putin stia percorrendo la stessa china pericolosa che a suo tempo percorsero Hitler e di Mussolini, venendo così sconfitto e successivamente sottoposto alle medesime strumentali stramaledizioni. E c'è una ragione, ma questo richiede una premessa ancorata nella grande notizia (falsa) di oggi ossia che, secondo i media di regime, India e Cina avrebbero condannato l'azione russa...
    Ricordo però che simpatizzavi abbastanza per Putin tempo fa, o almeno ti accusavano di questo...
     
    @Franco Marino la Osipova era una poveretta con un cervello da gallina (con tante scuse alle galline) con l'unico pregio di essere perfettamente bilingue. I servizi di controinformazione russi devono aver pensato di utilizzarla per quella dote, ma devono poi essersi resi conto abbastanza presto dell'effetto controproducente tagliandole quindi i rifornimenti, da cui la totale sparizione. Scriveva con un acume vicino a quello di una pietra pomice e un linguaggio da ragazzino di seconda media. Era imbarazzante soprattutto per chi, come me, cercava di spiegare in pubblico il punto di vista russo sulla politica internazionale. Ovviamente ci litigai subito.
     
    Il "Putinismo" finirà con la fine di Putin ma la Duma (ricordo che, pur avendo forte potere decisionale, Putin ha anche forti avversari) comunque sosterrà un nazionalismo ancor più feroce. Ricordo sempre le parole dei miei conoscenti (clienti, ex clienti, amici): " Il mondo esiste con la Russia, senza la Russia non esiste il mondo". A buon intenditor....
    P.S. Un bravo speciale per aver fatto notare la falsità che sta attraversando i media mondiali. India e Cina hanno votato a favore di una risoluzione sui rapporti fra ONU e Consiglio d'Europa ma si sono astenuti sul passaggio riguardante l "Aggressione russa all'Ucraina".
     
    La sovrappopolazione c'entra di sicuro, però lo scontro tra Cina e Russia (nell'ottocento e nel novecento anche quest'ultima voleva papparsi la prima) e grandi potenze occidentali, specie anglosassoni, va avanti da almeno due secoli. L'India ha bisogno della Russia per contenere la Cina e viceversa. Sudamerica e Africa hanno bisogno dei sino-russi per non farsi schiacciare dall'Occidente. È una complessa catena che dovrebbe fissare precari equilibri geopolitici. Vedremo.
    Ps. Irina Osipova? L'Irina Osipova della pallacanestro?
     
    Io continuo a sostenere che il sovrappopolamento è un falso problema, o meglio è un problema per quelle Elites che temono che prima o poi le loro tecniche di persuasione di massa falliranno ed un numero sempre crescente di persone inizierà a vederli per quello che realmente sono. Per questa ragione, prima stanno provando con finte emergenze atte a ridurre in modo soft (si fa per dire) la popolazione globale (vaccinazismo, medicalizzazione forzata, impoverimento generalizzato col pretesto del green) e poi con la via della guerra (locale prima e, Dio non voglia, globale poi). Ma il problema sono loro, non il pianeta e la popolazione che aumenta.
     
    Lo penso anche io. L' uomo occupa una piccola parte della terra emersa, e tutte le terre emerse sono poca parte rispetto ai Mari. Quindi, c è cibo, abbondanza ed energia per tutti e dieci-docici-quindici miliardi di persone, considerando che tutto il terzo mondo ..ehm.. NON MANGIA... quindi non "ruba" al Pianeta.
    Con la scusa del "siamo troppi" alzano i prezzi del grano al fine di arricchirsi loro ed impoverire noi, tutto qua. Sono scuse, siamo anche pochi nel pianeta. Il vero problema è che siamo stronzi, non che siamo troppi!
     
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