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  1. Iran e Arabia Saudita c'eravamo tanto amati...

    Doccia fredda sull'avvicinamento Arabia Saudita-Cina (vendita petrolio in yuan e strappo OPEC-USA): il Wall Street Journal scrive: "L'Iran prepara un attacco all'Arabia Saudita (..) pronto anche attacco all'Iraq".
    I media italiani, noti per serietà, commentano: "Iran pronto a far scoppiare III Guerra Mondiale".

    Ma l'Iran ne ha bisogno?
    Le proteste stanno scemando e l'attenzione internazionale è calata.
    La rivalità Iran-Arabia S. precede di molto l'oggi (non a caso lo sciismo si...
    Io ho vissuto in Arabia Saudita dove mi occupavo cose relative al petrolio. Che ad un certo momento vi fossero delle convergenze, sono d'accordo. Che addirittura si amassero un po' meno. In realtà questi due paesi differiscono molto di più di quanto si somiglino. Nel bene come nel male.
    Comunque, ottimo articolo.
     
  2. Il senso della storia

    Questo argomento alla Nathalie Tocci per cui servono nonni, zii, cugini in loco per parlare di Russia o Brasile è anti-metodologico (a che serve studiare? Basta traferirsi)

    Io posso vivere nel post X e non avere metodo, quindi non capire nulla.

    Bruciate i libri su Napoleone nessuno di voi ha vissuto la Francia napoleonica.
    La Tocci è l'esempio lampante di come l'arroganza e l'ignoranza possano sostituire qualsiasi competenza, e permettere comunque ad una qualsiasi figlia di papà di fare una gran bella carriera (alla faccia di chi studi davvero anche rischiando di suo).
     
    E' la moda di oggi. Bisogna avere tre lauree e quattro master per avere il diritto di dire qualcosa.
    E nessuno si accorge di quanto sia antidemocratico come concetto e principio.
     
  3. G

    Comment by 'Gabriele Germani' in 'Su Lula e il Brasile'

    Non sei il primo a dirmelo... Che dire? A questo punto speriamo di no per i brasiliani.
  4. G

    Comment by 'Gabriele Germani' in 'Su Lula e il Brasile'

    All'inizio voleva, poi con l'uscita di Trump la situazione è cambiata. Tieni anche presente che Bolsonaro è collegato all'agroalimentare che dipende a doppio nodo dai fertilizzanti russi. Gli equilibri in un grande paese in via di sviluppo, sono diversi da quelli di un un paese altamente...
  5. G

    Comment by 'Gabriele Germani' in 'Su Lula e il Brasile'

    Certo, sarà tassello del futuro globale
  6. G

    Comment by 'Gabriele Germani' in 'Su Lula e il Brasile'

    Immagino, anche perché data la vittoria parlamentare di Bolsonaro la situazione si prefigura complessa. Voglio dedicare qualche ora di studio al sistema costituzionale brasiliano proprio per capire come questo potrà influenzare Lula.
  7. Su Lula e il Brasile

    Lula andò al governo a inizio millennio, ereditò un paese pieno di debiti e incapace di rinnovarsi. Andò in due direzioni: campagne sociali all'interno (fame 0, ecc) e dialogo con le parti sociali (Sem Terra) e all'estero creazione di IBSA (India-Brasile -Sud Africa) e BRIC (Brasile-Russia -India -Cina all'epoca senza Sud Africa).
    Le due organizzazioni -per Lula- dovevano muoversi come bilanciamento degli USA. Centrali non erano Russia e Cina (già benestanti), ma India e Brasile (più giovani...
    Splendida analisi. Alla fine, possiamo girarci attorno quanto vogliamo, ma sono gli interessi a determinare i cambi di passo.
    Giudicare le cose internazionali con le lenti italiane è sempre sbagliato.
    Specie quando parliamo di realtà complesse come quella sudamericana.
     
    @Gabriele Germani Tutto ben scritto. Però c'è una cosa che non mi torna. Se Bolsonaro è uomo della CIA, perché è rimasto nei BRICS, finanche difendendolo.
     
    All'inizio voleva, poi con l'uscita di Trump la situazione è cambiata.
    Tieni anche presente che Bolsonaro è collegato all'agroalimentare che dipende a doppio nodo dai fertilizzanti russi.
    Gli equilibri in un grande paese in via di sviluppo, sono diversi da quelli di un un paese altamente industrializzato da decenni (come il nostro).
     
  8. Nuovi attori: Indonesia

    Sin dal Medio Evo, gli europei hanno avuto un'ossessione: scovare da dove provenissero le spezie. Oggi sappiamo che grossomodo arrivavano dall'area dell'odierna Indonesia.

    Paese con 277 milioni di abitanti (quarto posto), ottava potenza mondiale per PIL (sopra UK, Francia e Italia), età media 31 anni e quindicesimo stato per estensione territoriale.
    Il boom economico non è ascrivibile alla sola demografia, poiché il Pil pro capite è passato dal 12,7% di quello USA nel 2000, al 20,2%...
  9. G

    Comment by 'Gabriele Germani' in 'Gladio e misteri'

    Che poi a pensarci bene, è un po' quello che sta accadendo sul lunghissimo periodo: Ungheria, Rep. Ceca, Polonia fuori dall'euro hanno una mobilità incredibile. La Polonia sta rimpiazzando la Germania, i baltici hanno fagocitato parte dell'industria tech finlandese, l'Ungheria è il paradiso...
  10. Nuovi mondi

    La guerra in Ucraina ha innescato un sommovimento globale.
    Il primo effetto sotto gli occhi di tutti è il salto di qualità avuto da organizzazioni esterne all'Occidente (BRICS e SCO in testa, ma non solo, anche le organizzazioni regionali di Africa a America Latina trovano un nuovo protagonismo).
    La Russia non si trova marginalizzata, al contrario le organizzazioni di cui è parte hanno assunto dinamismo e autonomia.
    I BRICS hanno lanciato il progetto BRICS+, coinvolgendo anche Argentina e...
    Io sono dell'idea che se l'Italia saprà approfittarne, per essa si aprano scenari molto interessanti. Il potere USA si è fortemente indebolito.
     
  11. G

    Comment by 'Gabriele Germani' in 'Gladio e misteri'

    Approfondisci il discorso...
  12. Gladio e misteri

    Agosto 1990, Giulio Andreotti stanco, accaldato e sotto inchiesa rilasciava una dichiarazione che avrebbe cambiato la percezione della storia recente: in Italia, in Europa occidentale, persino nei paesi neutrali, dopo la II Guerra Mondiale, era stato allestito un esercito segreto.
    L'organizzatore era la CIA, i servizi segreti occidentali erano coinvolti in maniera subordinata.

    Il gruppo in principio avrebbe dovuto accumulare armi e svolgere addestramento militare. In caso di...
    Andreotti salta in un momento ben preciso. Quando, assieme a Craxi, inizia a parlare di riforme istituzionali.
     
    Anche nella Germania appena riunificata fioccarono storie per nulla pulite e cadaveri eccellenti. Nel 1989 fu eliminato Alfred Herrhausen, presidente della Deutsche Bank. Herrhausen voleva rendere la Germania Est (e in generale i paesi dell'ex patto di Varsavia, oggi Visegrad) il complesso industriale tecnologicamente più avanzato d'Europa. Nel 1991 toccò al deputato socialista Detlev Rohwedder, deciso a non svendere immediatamente le industrie di stato della RDT. L'argomento meriterebbe ulteriori approfondimenti.
     
    Che poi a pensarci bene, è un po' quello che sta accadendo sul lunghissimo periodo: Ungheria, Rep. Ceca, Polonia fuori dall'euro hanno una mobilità incredibile.

    La Polonia sta rimpiazzando la Germania, i baltici hanno fagocitato parte dell'industria tech finlandese, l'Ungheria è il paradiso fiscale delle aziende tedesche (oltre alla questione sanzioni, gas dalla Russia, già nota)
     
  13. Su Rishi Sunak

    Su Rishi Sunak non mi è chiaro l'uso del concetto di etnia dei media: perché un cittadino inglese nato a Southampton, da padre nato in Tanzania e madre in Kenya, viene indicato come indiano?
    Certo, la comunità indiana è molto gelosa delle tradizioni, ma credo si perda qualcosa.
    Simbolicamente l'ascesa di Sunak può essere indicativa dei rapporti di forza nel mondo (affermazione dei BRICS). Per giunta, questo accade nel Partito Conservatore, un tempo roccaforte della nobilità (ma già ai tempi...
  14. Del complotto

    Temo che il dissenso si sia impoverito col tempo.
    I cosidetti "complottisti" (che giustamente non vogliono essere discriminati da gente che poi vota Letta e Fratoianni e legge Feltrinelli e si comporta come se fosse Sartre per questo) sposano la teoria della minaccia inesistente:
    - La siccità o il cambiamento climatico non esistono.
    Perché i complotti sono auto-conservativi?
    Perché nessun complotto dice: la siccità e il cambiamento climatico sono gravissimi e lo nascondono!
    Le autorità...
    Fai bene a seminare dubbi, anche se questo tuo post a mio avviso, contiene un retropensiero. In definitiva, cosa ne pensi dei cambiamenti climatici? Allego dei link che non sono scritti dai soliti scienziati che si beccano tra loro, posto che almeno io non ho le competenze scientifiche per valutare pienamente alcune tesi. https://www.voltairenet.org/article165362.html https://www.voltairenet.org/article165522.html https://www.voltairenet.org/article165674.html Secondo me da questi link e dal fatto che Obama e altri di quel calibro, che possono accedere a informazioni negate ai comuni mortali, possiedono ville sul mare senza temere innalzamento delle acque, si evince che...
     
  15. G

    Comment by 'Gabriele Germani' in 'CAPITALISMO E CENTRI EGEMONICI'

    Non discuto le opinioni. Una postilla: la Cina era soggetta a trattati ineguali, aveva subito le guerre dell'oppio, era stata in buona parte conquistata dai giapponesi e aveva Macao ai portoghesi HK agli inglesi, quello era colonialismo e giustamente così lo riferisce ogni storico cinese.
  16. G

    Comment by 'Gabriele Germani' in 'CAPITALISMO E CENTRI EGEMONICI'

    Non condivido un giudizio così severo sul maoismo che vedo alla base di alcune dinamiche odierne (Mao tirò fuori dal colonialismo occidentale e asiatici e avviò il paese al socialismo e quindi indirettamente all'odierno socialismo di mercato), ma capisco l'interesse per un modello così dinamico.
  17. CAPITALISMO E CENTRI EGEMONICI

    Una delle innovazioni del capitalismo fu la maggiore velocità che diede ai rapporti socioeconomici.
    Uomini che si spostavano dalle campagne (abbandonando i ritmi delle stagioni e delle festività immutabili dalla Preistoria), macchine a vapore, energia, produzione, accumulazione, consumi.

    Ci sono due filoni sull'origine del capitalismo.
    Uno lo fa risalire all'Inghilterra, alla chiusura dei campi e a una migliore gestione degli stessi; un altro ai processi bancario-commerciali che a...
    Ho avorato e vissuto in Cina, più che spostare il baricentro in Cina succede che il baricentro ritorna al suo posto, dov'era. Sotto la dinastia Song (900 - 1300 ca) l'attività tessile e della carta venia esportata così come i prodotti agricoli. Sotto la dinastia Ming (1300- 1700 ca) Le attività artigianali diventarono industriali. Tra il 1800 e inizi 1900 la Cina era una potenza esportatrice, tant'é che a Shanghai le compagnie olandesi, portoghesi, inglesi, spagnole, costruirono sedi bellissime e lussuose ancora esistenti. Pochi sanno che nel 1916 una piccola linea aerea collegava Pechino a Shanghai. Poi arrivò Mai Tse Tung e tutto si fermò. La Cina diventerà la più potente economia mondiale. Lavorando con i cinesi si capisce come il loro DNA sia predisposto al facile e rapido apprendimento, alla facile e rapida soluzione dei problemi, alla rapida intuizione nei continui miglioramenti, ad un equilibrio neurovegetativo che acquieta tensioni, ad una incredibile resistenza fisica alla fatica. Si riprenderanno ciò che il devastante maoismo ha dustrutti, con tanto di interessi.
     
    Non condivido un giudizio così severo sul maoismo che vedo alla base di alcune dinamiche odierne (Mao tirò fuori dal colonialismo occidentale e asiatici e avviò il paese al socialismo e quindi indirettamente all'odierno socialismo di mercato), ma capisco l'interesse per un modello così dinamico.
     
    Posso, con molto sforzo, essere d'accordo sul fatto che il fine giustifica i mezzi. Non sono d'accordo sui mezzi che giustificano il fine. Far morire più di 50 milioni di persone la maggior parte di fame per portare il paese fuori dal colonialismo, (che poi non c'era in Cina, casomai fuori dalla monarchia assoluta e corrotta) non mi sembra buona cosa, opinione condivisa dai parenti dei cinesi torturati ed ammazzati. Se proprio vogliamo tirar fuori qualcosa di buono dal maoismo..... ha rivoluzionato l'economia asiatica con la fuga di milioni di cinesi che, oltre a Taiwan, si sono accasati in Indonesia, Singapore, Kazakhstan e...in Australia, dove hanno creato industrie e servizi prima inesistenti.
    Non é "interesse" per il dinamismo cinese, antropologicamente é una realtà, anche se tale termine può dare fastidio.
     
    Non discuto le opinioni.
    Una postilla: la Cina era soggetta a trattati ineguali, aveva subito le guerre dell'oppio, era stata in buona parte conquistata dai giapponesi e aveva Macao ai portoghesi HK agli inglesi, quello era colonialismo e giustamente così lo riferisce ogni storico cinese.
     
  18. Morale e politica

    La politica non si fa secondo standard morali, ma facendo sintesi tra posizioni (anche distanti).
    L'idea che esista un "bene politico" a cui uniformarsi, è una delle più grandi sconfitte del dissenso nella società dell'informazione e dell'intrattenimento.Widget does not exist. (Key: gabrielegermaniads)

    La morale collettiva è strumento che nasconde interessi materiali. È sempre espressione di potere di qualcuno su un altro/altri, di un ceto su un settore produttivo, di una classe su un'altra, di una nazione su un'altra.

    I valori...
  19. G

    Comment by 'Gabriele Germani' in 'I PRIMI VAGITI DEL MONDO MULTIPOLARE'

    Concordo, Erdogan sta tenendo una politica molto simile a quella che l'Italia ha tenuto durante la Prima Repubblica (saldamente nella NATO, ma con mani libere)
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