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Stralci di un'intervista interessante (e inquietante)

Nel settembre 1993 Maurizio Blondet intervistò il filosofo Massimo Cacciari.
La conversazione, notevolmente più ampia, contenuta nel volume Gli Adelphi della dissoluzione, apre squarci sorprendenti sulla palude Stigia in cui siamo immersi.
L'intellettuale veneziano sottolinea il duplice ruolo della Chiesa e del cristianesimo, al contempo katechon (dal greco antico τὸ κατέχον "ciò che trattiene" o "colui che trattiene", il freno che trattiene l'Anticristo dal...
Di Cacciari 2.0 (o 4.0 viste le numerose capriole ideologiche che di lustro in lustro fa) pochi conoscono gli esordi come feroce comunista, poiché chi l'ha conosciuto o é morto, o é in una RSA, o é malato, data l'età. Ma io sono ancora sveglia. Quando occupò con gli operai della Montedison la stazione di Mestre non esitò a sobillarli fino a far loro malnenare dei poliziotti. Gli operai poi pagarono con licenziamenti e tribunali, lui...divenne giornalista prima con la rivista "Classe operaia" poi con "Potere operaio". Ovviamente entrò nel PCI e poi alla Camera dove fu nota la percentuale delle sue presenze prossima allo zero, così come prossime allo zero furono le sue presenze come docente di estetica presso la facoltà di Architettura dell'Università di Venezia e successivamente come parlamentare europeo. Credo che fu il più detestato sindaco di Venezia che resistette in carica grazie agli appoggi del fratello Paolo, forte rappresentante di Rifondazione Comunista, noto partito supportato dai riccastri veneziani (o meglio mestrini dato che i cantieri di Mestre e Porto Marghera erano in mano a politici e così le industrie)il cui figlio terrorizzò le province di Venezia e Padova assieme al suo amico Casarin, oggi santificato ma prima beatificato da Rifondazione Comunista che lo mandò in EU. Con le loro 'lotte proletarie' sfasciarono centinaia di vetrine, negozi, cassonetti, auto, tra cui la mia che mi ero comprata a rate con un certo sacrificio e che non mi fu mai rimborsata da nessuno. Il Cacciari Massimo (solo di nome) giustificava tale violenza senza pudori sui media locali e nazionali. A Venezia lo incontrai che mangiava in un bàcaro e, tentando di esprimergli la mia rabbia per l'auto sfasciata dal parente, non trovò di meglio che chiamare i vigili e minacciare di denunciarmi per il "vaffanculo" con cui lo salutai. A Venezia era famoso solo per i pettegolezzi delle signore che prima si invaghivano di questo 'intellettuale' ma poi rimanevano deluse da prestazioni.....prossime allo zero! Data l'ostilità dei Veneziani e dei veneti in generale, si spostò in Lombardia e fondò a Cesano Maderno la Facoltà di filosofia. Non so le presenze come preside. A Venezia ha trasformato il suo appartamento in un B&B ed é stato scoperto in quanto irregolare. Non ho mai letto nulla di ciò che ha scritto
perché anche lì voci corrono dubbiose sull'originalità dei suoi tomi. Non so se é bravo lui a sopravvivere e farsi pagare in TV o coglioni noi, di una certa età, a dimenticare e transare o piuttosto a lasciar passare, dato che noi dovevamo lavorare sodo per pagare le tasse e i suoi stipendi. Io aspetto ancora i soldi dell'auto.
 
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Pensavo di essere stato chiaro con quel "Il Papa deve smettere di fare il katechon". Il diavolo ama nascondersi nelle pieghe e nei dettagli. In ogni caso ti ringrazio per questa tua aspra invettiva in forma (auto)biografica. Nonostante tutto, la ricostruzione (confessione?) di Cacciari, arricchita da Blondet, rimane validissima.
 
Diciamo che ogni volta che esaltano Cacciari penso ai problemi che suo nipotastro mi ha creato dato che avevo aperto la mia, società
di consulenze da poco, avevo investito tutti i miei risparmi e mi ha messo in forte difficolta. La sua spocchia era nota a Venezia e questo me lo ha reso fortemente odioso, anche perché ogni volta che le tasse mi colpivano pensavo al fatto che una parte andava nei vari stipendi che si é preso. Per il resto....beh pare che qualcosa di suo abbia fatto.
 
Bellissima la mostra del cinema di Venezia con Arcangelo Beccafico immortalato accanto al Gran Visir di tutti i fri fri iberici.
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Franco Marino
BUAHAHAHAHAHA, tu a tutti i costi mi devi far trovare la DIGOS a casa (ammesso che me ne lascino una) :ROFLMAO::ROFLMAO:
vonTannenberg
Fra l'altro alla premiazione parlavano inglese. Proprio come la premier che tutti ci rappresenta. Leccaculi sino all'ultimo.
vonTannenberg
Ah, ti sei auto-censurato... lo preferivo prima

Il mio amico Hegel

“Il Vero è il Tutto”
G.W.F. Hegel, Fenomenologia dello Spirito


Georg Wilhelm Friedrich Hegel (1770-1831), massimo esponente della corrente filosofica dell'idealismo tedesco, che per il pensiero dell'Ottocento ebbe un'influenza paragonabile a quella di Napoleone nella cultura popolare, non gode di buona fama, soprattutto a partire dal secondo dopoguerra, quando in opere a larga diffusione fu presentato come uno dei precursori del totalitarismo novecentesco, concetto...​
Me lo sono stampato questo scritto perché voglio ancora godermelo come l'ho goduto quando l'ho letto. L'impatto con Hegel é stato per me illuminante ma non, come nel tuo caso, perché ha cambiato una visione materialistica (semplifico) ma perché ho scoperto che il mio concetto di esistenza...era...come dire...molto vicino alla sua percezione della realtà. E mi fermo qui perché sarebbe troppo lungo raccontare come, partendo da Hegel, sono arrivata al concetto di coscienza come fenomeno quantistico. (ma qui gioca molto la frequentazione di Federico Faggin, ex compagno di università di mio marito che mi influenza molto). Non ricordo più da quanto tempo non leggevo un excursus sulla filosofia del XIX secolo così chiaro e lieve e personale e per questo maggiormente comprensibile. Complimenti e....grazie.
 
Pensa, ho sempre paura di scrivere troppo, di semplificare troppo, di essere troppo pesante o troppo vago, o superfluo... messaggi come il tuo mi aiutano e sono un vero elisir. Grazie.
 
Fai parte di coloro che non si rendono conto di quanto sanno perché la conoscenza acquisita fa parte della loro coscienza. In questo scritto tu non esprimi opinioni ma percezioni emotive che rendono le parole ininfluenti (scrivere troppo, semplificare troppo, troppo pesante o vago.....)
 

La perversione di spiattellare la propria vita privata sui social (di...

In questi giorni, una coppia del cosiddetto "showbiz" - lei (Alice Campello) influencer e lui (Alvaro Morata) calciatore - si è separata. Nulla di nuovo, almeno per chi è stato alluvionato dalle polemiche - con tanto di libro ad esse dedicate da parte di Lei - sulla separazione tra Totti e Ilary Blasi, se non fosse che molti si sono sorpresi del fatto che i due fino a quindici giorni prima si giurassero amore su Instagram. E questo significa sostanzialmente conoscere poco questi mezzi...
Per quanto mi riguarda, sui social, meglio limitarsi ai classici: nome, grado e matricola. Per il resto, al massimo, perculamenti vari... 😎
 
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Ci pensavo proprio questa mattina, giuro
L’importanza del fatto di non essere famosi grazie a Dio
E’una cosa che pensavo anche 25 anni fa, la mia testa non è cambiata e non esistevano questi mezzi di comunicazione… perché io così lo
Intendo da sempre il social in generale
La gente comunica forse più di prima … ognuno sceglie come farlo
Sul fatto che oggi la gente non socializzi e invece prima si non la condivido… io ricordo molta solitudine in alcuni ragazzi
I problemi di sempre solo che oggi abbiamo una diversa lente che ci fa vedere la realtà
Io noto che faccio molta attenzione a quello che pubblico per cercare di non essere maleducata ( spesso lo sono stata) e per non affrontare temi che potrebbero ferire alcune persone
Se ho imparato io a gestire un mezzo che non conoscevo possono farlo tutti
Ma ho anche capito che utilizzano questi mezzi per altro… quello che per me dovrebbe restare sacro… la nostra vita privata
Ma questo mezzo tanto potente quanto pericoloso perché poi quel vuoto interiore o familiare arriva tutto e se si hanno pochi argomenti gli imperi di carta crollano
 
Social????? E WhatsApp??? Una signora del gruppo/bar che frequento é finita all'ospedale per ischemia. Il marito ha creato il gruppo "Forza Gina" (ovviamente nome non vero) dove ha inserito tutti i conoscenti più i parenti. Mi sono cancellata e lui mi ha rimesso dentro. Così ogni santo giorno mi sono beccata le informazioni sullo stato di salute della signora. Il giorno prima dell'intervento rischiosissimo ha scritto "Un pensiero e una preghiera per la nostra Gina". Ma che czo!!! Mica é mia parente!! La conosco poco e mi sta pure odiosetta!!! Poi ci ha fatto sapere che riusciva ad andare al bagno da sola, le ha fatto registrare dei saluti che lei, con la bocca semi-paralizzata ha farfugliato penosamente, un fratello di lei ha scritto " sta imparando una nuova lingua" con faccine che ridono, ho saputo che riusciva a muovere la mano destra, l'ha fotografata in camicia da notte e ha fatto sapere che lei era arrabbiata perché non aveva la sua crema di bellezza. Finalmente... é andata a casa!!!!! Franco...c'è una dignità verso noi stessi una dignità che ci impone di non condividere gioie o dolori intimi per vie telematiche per non mostrare al mondo la nostra anima, tanto il mondo telematico non ci aiuta e, dopo un pò, si stufa pure.
 
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Una perfetta analisi di un determinato contesto che oggi regola gli effetti sulla società più di quanto si possa pensare . E , un abbraccio in memoria del tuo papà
 
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Hai scritto davvero un bel pezzo sull'inautenticità in cui è stata risucchiata la vita privata di tutti in questi ultimi tempi. Mentre decenni fa solo attori, politici, papi e altri personaggi per forza di cose pubblici dovevano soffrire questo sdoppiamento, sino alla patologia, oggi sembra che qualsiasi signor/a nessuno si senta in obbligo di alimentare con post, foto e storie l'universo di irrilevanza creato dai social. Col risultato che i pochi, come me, che pur di non venir scocciati nella loro concreta vita privata e non cercando alcuna notorietà si celano dietro ad un nickname, si sentono delle mosche bianche, quando pure non sono accusati di "nascondere qualcosa". Ma io ho moltissimo da nascondere, ad esempio tutti gli affari miei in cui il pubblico non ha il diritto di mettere il naso. Bella anche la citazione filosofica, precisa e toccante. E disperante, se vediamo a cosa ci siamo ridotti oggi, secoli di tecnologia e benessere dopo...
 
Comunque se la Russia non può o non vuole recitare un ruolo antiegemonico, è giusto e auspicabile che perda la guerra in Ucraina. In caso contrario i danni li pagheremo solo noi europei.
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vonTannenberg
Se è per quello, li paga già e continuerà a pagarli l'Europa, e non per scelta del Cremlino. Quanto al ruolo egemonico, fanno quello che è ragionevole facciano, le guerre su ogni continente sono un affare a stelle e strisce.
Grolla oggi, grolla domani...
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Tradotto: imbarchiamo negri e ciabattari come se non ci fosse un domani.
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G
È na’ monnezza
vonTannenberg
Quanto li odio questi (s)venduti, nemici del popolo da mettere al muro previo passaggio per i sotterranei di una nostrana Lubjanka

Sangiuliano, triste metafora di noi uomini (di Franco Marino)

Come suggerito dal fatto che il mio nome finisce con la O, sono di sesso maschile. Dunque, questo articolo, ad una frettolosa analisi potrebbe essere visto come una manifestazione di solidarietà maschile. In realtà vuole introdurre un concetto più ampio. Ma, come ammoniva un grande giornalista del passato, Lamberto Sechi, prima il fatto e poi le opinioni. E il fatto è molto semplice. Gennaro Sangiuliano, ministro della Cultura - e, aggiungo, autore di pregevoli saggi - si è impelagato in...
Io metterei Sangiuliano e Di Maio sullo stesso piano. Omuncoli che si sono trovati il potere tra le mani!
Aggiungo che anch’io sarei stato un buon politico, ma ho troppi scheletri negli armadi e non sarei un buon esempio , sia come fedeltà alle compagne , sia allo stato, che, anzi, così com’è, mi viene spontaneo di ignorare le sue assurde regole.
 
Aggiungo che di uomini sfigati che perdono la testa appena vedono un po’ di pelo, non ho la minima stima. E non gli affiderei neanche la custodia del mio gatto quando vado in ferie!
 
Posso dirti una cosa? Io sono tra le donne che difende sempre gli uomini… solo le donne sono capaci di simili cattiverie
Ho pochissime amiche e molti più amici che io considero uomini eccezionali e che veramente mi hanno offerto il loro aiuto e il loro sostegno più di quanto avrei mai potuto desiderare
La fragilità è umana … la capisco e mai mi sognerei di condannare
Quello che sicuramente mi aspetto e pretendo da un uomo e da una donna che abbiano incarichi importanti non è una condotta esemplare ma un minimo di attenzione e minore leggerezza
Ripeto, non mi sogno di condannare la debolezza umana ma la mancanza di un minimo di responsabilità si
 
La storia di quel "Palazzo" è piena di casi strani, simili e quasi identici...
Forse il potere abbaglia anche le menti più equilibrate...
Ricordo gli interventi, dell'allora Direttore, al tg2post
( una delle poche cose che vedevo...) sempre pacato e molto composto, quasi "timido", sembrava bene informato su tutto... e poi, sono cominciate le defaillances!... 😉
Forse è vero Franco...
A volte, per voi uomini, "essere preso" da una donna diventa qualcosa di tragicomico, ci sarebbe da ridere ( come in questo caso...), ma spesso diventa tragico e drammatico per implicazioni e connessioni...
La deriva del '68 ha finito col complicare ed acuire ancor più...😪
( opinione soggettiva e personale)
 
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IL DURO(V) IMPATTO CON LA REALTA'

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Da quasi quattro secoli la Francia si fregia di essere la patria per antonomasia della democrazia e dei diritti civili contro qualsiasi sopruso o regime dittatoriale. E sempre per quasi quattro secoli il mondo intero è stato ammorbato dallo slogan ammaliante "Libertè, Egalitè, Fraternitè".


Ma, ironia della sorte, la Francia del XXI° secolo è diventata uno dei più feroci cani da guardia delle élite e del Pensiero Unico. Lo abbiamo visto nel corso delle passate olimpiadi e nel...
Mille volte meglio un innocuo scorreggione emulo di Franco Trentalance come Sangiuliano che un delinquente internazionale come Draghi.
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vonTannenberg
Quelli a cui manca meriterebbero il carcere duro
Prova di post da app nativa sui gruppi
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Il peggio deve ancora venire

Mentre voi perdete tempo con le pochade del governo Pingitore-Vanzina, Draghi stila il piano per preparare l'Europa al confronto diretto con la Russia: “Con il ritorno della guerra nelle immediate vicinanze dell’UE, l’emergere di nuovi tipi di minacce ibride e un possibile spostamento dell’attenzione geografica e delle esigenze di difesa degli Stati Uniti, l’UE dovrà assumersi una crescente responsabilità per la propria difesa e...
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vonTannenberg
E cosa vuoi che si faccia? Che prendiamo il kalashnikov e diamo l'assalto al Quirinale? Siamo uno Stato-fantoccio senza alcun margine di manovra, destinati ad essere spolpati a beneficio della cordata di multinazionali che controllano la Casa Bianca, tramite dei Quisling come l'iguana in foto che viene carezzata dal vecchietto rincoglionito. Non ci è dato sperare che altri venga a salvarci, dato che nessuno è così scemo da togliere le castagne dal fuoco ad un Paese straniero senza una robusta contropartita, e non siamo nel 1944-45, quando l'URSS era capace di conquistare mezzo continente spendendoci qualche milione di soldati. Le guerre di oggi si fanno sull'aria e sulle risorse naturali, sul terreno, invece, le decisioni sono marginali. La guerra in Ucraina non è finita, non l'ho mai creduto, e se il senso di chi lo dice è che non c'è confronto, non significa che le armi taceranno presto. Chi sostiene Kiev, infatti, scommette su di un allargamento del conflitto al resto del continente. Una scommessa che a noi appare folle, ma che a chi la fa, al riparo dell'Oceano e di una congrua muraglia di miliardi di valuta pesante, pare invece molto sensata, dato che in ogni caso il costo, che sia della vittoria o della sconfitta, lo pagheranno i poveri cretini che devono starsene qui e magari credono di fare la differenza votando per qualche cosiddetto sovranista (che ancor prima di venire eletto è già venduto ai soliti noti).

I CRIMINALI DEL VINTAGEVERSE: "I Fratelli Cagliostro"

Eredi di una ricchissima famiglia di medici e ricercatori, inventori di alcuni farmaci ad ampio consumo in Occidente, i FRATELLI CAGLIOSTRO sembrano più interessati a godersi la vita che ad amministrare il proprio Impero. In realtà non esitano a servirsi di ogni mezzo - incluso l'omicidio - pur di preservare i propri privilegi e campi di influenza. Agendo anche personalmente, grazie ai superpoteri ricevuti dal nonno, che li usò come cavie per i propri esperimenti fin dalla più tenera età: il...
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Genna', non sai gestire nemmeno i denari e la fica, figuriamoci la Cultura italiana. E non è con l'affondo meschino e la recriminazione miserabile che riuscirai a recuperare decoro e credibilità. Abbi rispetto per gli italiani, gli elettori e gli alleati di governo. Detto questo, ti assolvo.
PS. L'unica cosa che non posso perdonarti è quella cafonata da boomer organizzata da Madonna (preferisco Patrizia Pellegrino che canta Automaticamore con l'accento torrese) a Pompei.
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Sì sì France', era una spia comunista in combutta con Hamas e Maduro: l'ho vista mentre leggeva un messaggio che si è autodistrutto dopo venti secondi. (sciaguattare di sborra kosher in sottofondo) Tutti i nostri politicanti vengono regolarmente sorpresi con la tangente in bocca o la con la mano tra le cosce di una sellerona. Una colonia non può permettersi un governo forte e autorevole. Che strazio.
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Una pompeiana esperta...😳
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Miiii... perché ce l'hai con Putin? Perché non esiste una destra filoputiniana che non sia tarlata da "Loro". Se Israele dovesse collassare, una parte dei suoi abitanti riparerà sicuramente in Russia, dove troverà una lingua familiare e tanta merdosa retorica antifascista.
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