Turchia

Mentre i precedenti negoziati di pace (poi falliti per imposizione "dell'Occidente") si tennero in Turchia (Istanbul), i presenti si tengono in Arabia Saudita. A questi livelli tutto ha un proprio significato. Sul versante russo "l'invadenza" della Turchia sui Paesi post-sovietici ai confini...

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Mentre i precedenti negoziati di pace (poi falliti per imposizione "dell'Occidente") si tennero in Turchia (Istanbul), i presenti si tengono in Arabia Saudita.

A questi livelli tutto ha un proprio significato.

Sul versante russo "l'invadenza" della Turchia sui Paesi post-sovietici ai confini della Russia (dal Caucaso al Kazakistan), "invadenza" che arriva fino ai confini con la Cina (Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan) rende la Turchia un oggettivo rivale, avversario, nemico.
Per non parlare poi della Siria e, per esteso, l'indebolimento delle posizioni dell'Iran (partner importante per Russia e Cina) in Medio oriente.

Erdogan non e` certo uno sprovveduto, e come ogni turco che si rispetti, sa come tenere i piedi non su due, ma su piu` staffe, cercando di trarne i maggiori benefici possibili per il suo progetto della "Grande Turchia". Ma non sara` cosi` facile come prima.

Sul versante statunitense "l'autonomia" della Turchia, la sua imprevedibilita`, la sua disubbidienza, il suo non completo allineamento alle direttive USA, tenendo conto della posizione strategica del Paese e della dimensione del suo esercito, certamente non puo` essere gradito alla nuova amministrazione USA che del compattamento degli alleati (totale sottomissione) ha ancor piu` bisogno visti gli obiettivi strategici che vedono nella Cina il principale avversario, nemico.
Nel Medio Oriente poi la politica della Turchia e` nella sostanza in conflitto con quella di Israele (interessi praticamente inconciliabili).

I presupposti dei negoziati che hanno avuto ufficialmente inizio a Riad sono si` la fine del conflitto in Ucraina, ma in un contesto di regolamentazione piu` generale (a livello globale, mondiale) dei rapporti fra Russia e USA che tenga conto delle reciproche esigenze di sicurezza.

E qui gli interessi di USA e Russia a "ridimensionare" la Turchia coincidono pienamente.

Erdogan e` una persona intelligente, ha 70 anni (Putin 72) e puo` governare la Turchia ancora per un bel po`, per cui trovera` sicuramente il modo per non inimicarsi "tutto il Mondo che conta", ma a qualcosa dovra` rinunciare.

Nel 2016 (sembra grazie alle informazioni ricevute dalla Russia) ha bloccato (e sicuramente poi sfruttato) un tentativo di colpo di Stato.
La cosa potrebbe ripetersi.
 
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