Televendite

Ero e rimango dell'idea che Trump e` un buon venditore (e uomo di spettacolo) che sa interpretare con maestria le indicazioni di quella parte del Deep State che lo sostiene. E, come ogni buon venditore sa (e lo sa pure un compratore "sgamato"), che la fase iniziale di qualsiasi trattativa non...

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Ero e rimango dell'idea che Trump e` un buon venditore (e uomo di spettacolo) che sa interpretare con maestria le indicazioni di quella parte del Deep State che lo sostiene.

E, come ogni buon venditore sa (e lo sa pure un compratore "sgamato"), che la fase iniziale di qualsiasi trattativa non tratta il nocciolo della questione.
Perche` vale la regola che:
- se siamo gia` d'accordo non c'e` nulla su cui dover negoziare; ci si conferma
- se non siamo d'accordo il processo di negoziazione ha le sue "fasi" obbligate, e la prima fase si chiama "contatto"

E quello che Trump sta cercando ora di costruire e` creare un "un buon contatto" con Putin, sperando di risultargli quanto meno "non antipatico" e, soprattutto, degno di fiducia, credibile. Visti i precedenti (che lo riguardano pure personalmente), compito assai arduo.

Lo "scambio di prigionieri" reciproco appena avvvenuto vuole indicare la disponibilita` al dialogo.
Le rassicurazioni, la comprensione ed il dichiarato rispetto delle aspettative e dello stato d'animo dell'altro sono tappe obbligate di qualsiasi "contatto" (ben evidenziate nei "manuali di vendita").

Trump, non a caso, ha liquidato (e sta liquidando) una buona fetta dei diplomatici statunitensi, affidando prevalentemente a uomini d'affari di sua fiducia (o con interessi convergenti) quelli che dovrebbero essere i contatti diplomatici. Uomini, quindi, in sintonia con i suoi metodi.

La sua controparte (la Russia) si presenta invece con diplomatici "di rango", con una lunghissima esperienza, e con una scuola alle spalle di tutto rispetto.

Ero, e rimango, dell'idea che il processo negoziale sara` lungo e difficile, e che cio` che a Trump riuscira` sicuramente e` scaricare sulle spalle degli europei i costi e le implicazioni della politica statunitense delle precedenti amministrazioni.

E il costo potrebbe non essere solo economico, visto che non ha alcuna convenienza a fare concessioni alla Russia senza una equivalente (dal punto di vista USA) contropartita, che non e` detto la Russia sia disposta a concedere.
 
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