Molti ritengono (a torto) che in caso di attacco ad un Paese NATO sulla base dell'Articolo 5 del Trattato la NATO rispondera` militarmente attaccando "l'aggressore".
Ma le cose non stanno cosi`.
La possibilita` esiste, ma non l'automatismo.
Cosa dice l'Articlo 5:
"Le parti convengono che un...
Molti ritengono (a torto) che in caso di attacco ad un Paese NATO sulla base dell'Articolo 5 del Trattato la NATO rispondera` militarmente attaccando "l'aggressore".
Ma le cose non stanno cosi`.
La possibilita` esiste, ma non l'automatismo.
Cosa dice l'Articlo 5:
"Le parti convengono che un attacco armato contro una o più di esse in Europa o nell'America settentrionale sarà considerato come un attacco diretto contro tutte le parti, e di conseguenza convengono che se un tale attacco si producesse, ciascuna di esse, nell'esercizio del diritto di legittima difesa, individuale o collettiva, riconosciuto dall'ari. 51 dello Statuto delle Nazioni Unite, assisterà la parte o le parti così attaccate intraprendendo immediatamente, individualmente e di concerto con le altre parti, l'azione che giudicherà necessaria, ivi compreso l'uso della forza armata, per ristabilire e mantenere la sicurezza nella regione dell'Atlantico settentrionale. Ogni attacco armato di questo genere e tutte le misure prese in conseguenza di esso saranno immediatamente portate a conoscenza del Consiglio di Sicurezza. Queste misure termineranno allorché il Consiglio di Sicurezza avrà preso le misure necessarie per ristabilire e mantenere la pace e la sicurezza internazionali".
Dunque, il ricorso alla forza, a ben vedere, non è né automatico né previsto come unica misura.
Al contrario, esso è solo eventuale, ricompreso nell'alveo di altre azioni.
Ma su questo "Articolo" si e` costruito un mito trasformando la "possibilita`" in "automatismo" per evidenti ragioni propagandistiche.
Lo stesso dicasi per la aggiornata Dottrina Militare russa riguardo l'uso dell'arma nucleare.
Secondo la nuova versione (firmata oggi dal Presidete Putin) le armi nucleari potranno essere utilizzate anche in reazione a un attacco alla Russia con armi convenzionali da parte di uno stato sostenuto da una potenza nucleare.
Vale a dire: se l’Ucraina, supportata dalla NATO e in primis dagli USA, insieme con Francia e Gran Bretagna dotati di armi atomiche, attaccasse la Russia minacciandone la sovranità, il Cremlino potrebbe rispondere con l’uso di armi nucleari, sia contro Kiev che i suoi alleati.
Potrebbe.
Perche` nessun Paese "serio" si legherebbe le mani (privandosi di margini di manovra) istituendo automatismi che lo obblighi ad azioni che in quel contesto vorrebbe gestire diversamente.
Lo steso dicasi per le fantomatiche "linee rosse".
Ancora una volta: il "Can Can" in corso attorno alle presunte decisioni di Washington sono parte di una "Guerra Mediatica" che deve preparare il terreno all'insediamento di Trump alla Casa Bianca (se non lo fanno fuori prima).
Ma le cose non stanno cosi`.
La possibilita` esiste, ma non l'automatismo.
Cosa dice l'Articlo 5:
"Le parti convengono che un attacco armato contro una o più di esse in Europa o nell'America settentrionale sarà considerato come un attacco diretto contro tutte le parti, e di conseguenza convengono che se un tale attacco si producesse, ciascuna di esse, nell'esercizio del diritto di legittima difesa, individuale o collettiva, riconosciuto dall'ari. 51 dello Statuto delle Nazioni Unite, assisterà la parte o le parti così attaccate intraprendendo immediatamente, individualmente e di concerto con le altre parti, l'azione che giudicherà necessaria, ivi compreso l'uso della forza armata, per ristabilire e mantenere la sicurezza nella regione dell'Atlantico settentrionale. Ogni attacco armato di questo genere e tutte le misure prese in conseguenza di esso saranno immediatamente portate a conoscenza del Consiglio di Sicurezza. Queste misure termineranno allorché il Consiglio di Sicurezza avrà preso le misure necessarie per ristabilire e mantenere la pace e la sicurezza internazionali".
Dunque, il ricorso alla forza, a ben vedere, non è né automatico né previsto come unica misura.
Al contrario, esso è solo eventuale, ricompreso nell'alveo di altre azioni.
Ma su questo "Articolo" si e` costruito un mito trasformando la "possibilita`" in "automatismo" per evidenti ragioni propagandistiche.
Lo stesso dicasi per la aggiornata Dottrina Militare russa riguardo l'uso dell'arma nucleare.
Secondo la nuova versione (firmata oggi dal Presidete Putin) le armi nucleari potranno essere utilizzate anche in reazione a un attacco alla Russia con armi convenzionali da parte di uno stato sostenuto da una potenza nucleare.
Vale a dire: se l’Ucraina, supportata dalla NATO e in primis dagli USA, insieme con Francia e Gran Bretagna dotati di armi atomiche, attaccasse la Russia minacciandone la sovranità, il Cremlino potrebbe rispondere con l’uso di armi nucleari, sia contro Kiev che i suoi alleati.
Potrebbe.
Perche` nessun Paese "serio" si legherebbe le mani (privandosi di margini di manovra) istituendo automatismi che lo obblighi ad azioni che in quel contesto vorrebbe gestire diversamente.
Lo steso dicasi per le fantomatiche "linee rosse".
Ancora una volta: il "Can Can" in corso attorno alle presunte decisioni di Washington sono parte di una "Guerra Mediatica" che deve preparare il terreno all'insediamento di Trump alla Casa Bianca (se non lo fanno fuori prima).