Dovendo ragionare per ipotesi (un esercizio mentale che non ha costi), in attesa di vedere i primi fatti della nuova amministrazione USA, le ultime dichiarazioni di Trump mi suggeriscono un progetto di sostanzioso rafforzamento degli USA sotto il profilo:
- territoriale con il...
Dovendo ragionare per ipotesi (un esercizio mentale che non ha costi), in attesa di vedere i primi fatti della nuova amministrazione USA, le ultime dichiarazioni di Trump mi suggeriscono un progetto di sostanzioso rafforzamento degli USA sotto il profilo:
- territoriale con il controllo/assimilazione di Canada, Messico, Groenlandia, Panama costituendo di fatto il piu` grande Paese sulla Terra.
Non escludendo che tale approccio si estenderebbe poi al Sud America (con rivoluzioni colorate, golpe, interventi militari diretti) riunendo i due continenti sotto un unico egemone.
- demografico
- economico, con un PIL difficilmente eguagliabile, indipendenza energetica, alimentare, tecnologica...
- militare con un forte controllo sull'Artico, sul Pacifico, sull'Atlantico e sul canale che collega i due oceani
Come se, prendendo atto dell'impossibilita` di essere l'unico egemone del Globo, l'obiettivo si fosse spostato sull'essere il piu` forte fra gli "egemoni regionali".
Ipotesi che, se fosse confermata dai fatti, darebbe via libera ad altri Paesi, localizzati su altri continenti, di adottare lo stesso approccio con i vicini "strategicamente importanti/critici" (ma decisamente piu` deboli) per la loro sicurezza (militare ed economica).
Una cosa e` assai poco probabile: che gli USA rinuncino alla propria testa di ponte europea sul continente euroasiatico.
Ma potrebbero accettare il compromesso di un allargamento della zona di influenza russa verso l'Europa Orientale.
Non e` detto che sia cosi`, ma avrebbe una sua logica, senza sottovalutare il fatto che ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria.
- territoriale con il controllo/assimilazione di Canada, Messico, Groenlandia, Panama costituendo di fatto il piu` grande Paese sulla Terra.
Non escludendo che tale approccio si estenderebbe poi al Sud America (con rivoluzioni colorate, golpe, interventi militari diretti) riunendo i due continenti sotto un unico egemone.
- demografico
- economico, con un PIL difficilmente eguagliabile, indipendenza energetica, alimentare, tecnologica...
- militare con un forte controllo sull'Artico, sul Pacifico, sull'Atlantico e sul canale che collega i due oceani
Come se, prendendo atto dell'impossibilita` di essere l'unico egemone del Globo, l'obiettivo si fosse spostato sull'essere il piu` forte fra gli "egemoni regionali".
Ipotesi che, se fosse confermata dai fatti, darebbe via libera ad altri Paesi, localizzati su altri continenti, di adottare lo stesso approccio con i vicini "strategicamente importanti/critici" (ma decisamente piu` deboli) per la loro sicurezza (militare ed economica).
Una cosa e` assai poco probabile: che gli USA rinuncino alla propria testa di ponte europea sul continente euroasiatico.
Ma potrebbero accettare il compromesso di un allargamento della zona di influenza russa verso l'Europa Orientale.
Non e` detto che sia cosi`, ma avrebbe una sua logica, senza sottovalutare il fatto che ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria.