In questo periodo di "interregno" agiscono pressoche` liberamente le forze variegate che stavano dietro a Biden (che di suo ora non decide nulla a parte graziare amici e parenti).
La parte di queste forze che non e` riuscita ad accordarsi con chi sta dietro a Trump (cioe` a vedersi tutelata nei...
In questo periodo di "interregno" agiscono pressoche` liberamente le forze variegate che stavano dietro a Biden (che di suo ora non decide nulla a parte graziare amici e parenti).
La parte di queste forze che non e` riuscita ad accordarsi con chi sta dietro a Trump (cioe` a vedersi tutelata nei propri interessi) usa questo periodo (interregno) per creare situazioni che provochino negli avversari degli USA (Russia e Cina) "reazioni abnormi" che di fatto condizionerebbero (anche contro la sua volonta`) i comportamenti del Presidente entrante, usando la logica della "faida": non posso non reagire per non perdere la faccia.
Un Presidente forte (cioe` che gode dell'appoggio e della fiducia della stragrande maggioranza della propria popolazione) puo` permettersi di incassare il colpo e non reagire, o reagire moderatamente.
Un Presidente che ha vinto con una maggioranza risicata (voti: 77 milioni per Trump contro 75 milioni per Harris) non ha l'appoggio e la fiducia della stragrande maggioranza della propria popolazione, e non puo` quindi permettersi di incassare il colpo se non vuol perdere la faccia.
Tanto piu` se non controlla la maggioranza dei massmedia.
In questo contesto reagire impulsivamente, emotivamente alle provocazioni senza considerarne le implicazioni significa fare il gioco delle forze perdenti negli USA, inficiando la possibilita` (non c'e` certezza) di possibili accordi e/o compromessi piu` vantaggiosi rispetto alla situazione attuale col nuovo Presidente.
Questo periodo di interregno finira` il 20 gennaio 2025.
La parte di queste forze che non e` riuscita ad accordarsi con chi sta dietro a Trump (cioe` a vedersi tutelata nei propri interessi) usa questo periodo (interregno) per creare situazioni che provochino negli avversari degli USA (Russia e Cina) "reazioni abnormi" che di fatto condizionerebbero (anche contro la sua volonta`) i comportamenti del Presidente entrante, usando la logica della "faida": non posso non reagire per non perdere la faccia.
Un Presidente forte (cioe` che gode dell'appoggio e della fiducia della stragrande maggioranza della propria popolazione) puo` permettersi di incassare il colpo e non reagire, o reagire moderatamente.
Un Presidente che ha vinto con una maggioranza risicata (voti: 77 milioni per Trump contro 75 milioni per Harris) non ha l'appoggio e la fiducia della stragrande maggioranza della propria popolazione, e non puo` quindi permettersi di incassare il colpo se non vuol perdere la faccia.
Tanto piu` se non controlla la maggioranza dei massmedia.
In questo contesto reagire impulsivamente, emotivamente alle provocazioni senza considerarne le implicazioni significa fare il gioco delle forze perdenti negli USA, inficiando la possibilita` (non c'e` certezza) di possibili accordi e/o compromessi piu` vantaggiosi rispetto alla situazione attuale col nuovo Presidente.
Questo periodo di interregno finira` il 20 gennaio 2025.