La "Guerra Mediatica" (o delle informazioni) e` in pieno svolgimento ed il mondo dell'informazione e` in fibrillazione.
Ipotesi, controipotesi, informazioni "riservate", fonti anonime "bene informate", gli specialisti della disinformazione invadono i social con indiscrezioni, "analisi"...
Sta...
La "Guerra Mediatica" (o delle informazioni) e` in pieno svolgimento ed il mondo dell'informazione e` in fibrillazione.
Ipotesi, controipotesi, informazioni "riservate", fonti anonime "bene informate", gli specialisti della disinformazione invadono i social con indiscrezioni, "analisi"...
Sta operando con successo.
Accanto a questo livello della Guerra (cioe` il livello "mediatico"), si sta muovendo quello "Cognitivo", delle menti.
Drammatizzare, impaurire, estremizzare le posizioni, creare aspettative irrealizzabili, o su aspettative mai enunciate provocare delusioni, mortificazioni, risentimenti.
Cioe` minare la fiducia delle popolazioni nei confronti dei propri governanti, generare malcontento, e, se ci si riesce, manifestazioni, rivolte.
Cosi` e` sempre stato e questo scenario si ripetera` all'infinito.
In realta`, al momento (ore 20.00 di Mosca del 18 Novembre 2024) nessuna fonte ufficiale (Presidente USA, Francia e Primo Ministro Britannico) ha confermato le "anticipazioni" della stampa riguardo l'autorizzazione all'uso dei missili di precisione a lunga distanza sul territorio russo "storico" da parte dell'Uctaina.
Teniamo presente tra l'altro che sul Donbass e in Novorossija quei missili (USA) sono gia` utilizzati da tempo.
Come pure l'uso di altri missili e di droni all'interno del Territorio russo.
L'ultimo massiccio attacco e` avvenuto a Mosca un paio di giorni fa, a cui e` seguito il piu` massiccio bombardamento delle infrastrutture energetiche ucraina dall'inizio del conflitto.
I commentatori russi piu` seri, pur avvusando sui rischi di una decisione di quel tipo, invitano a guardare i fatti: nulla e` stato autorizzato all'Ucraina ufficialmente.
In secondo luogo invitano a misurare questi fatti: quanti missili verranno consegnati 10, 100, 1000?
In terzo luogo, verranno veramente lanciati su obiettivi sensibili russi?
In quarto luogo i sistemi antimissile russi sono in grado (e lo hanno dimostrato) di abbattere senza problemi piu` del 90% di quei missili.
In quinto luogo, ha senso rivolgersi a Biden per "chiarire" la situazione, sapendo che fra due mesi non conta piu` nulla, o e` meglio attendere (per un confronto) l'insediamento di Trump, visto che con lui si potra` discutere per i prossimi 4 anni (se non lo fanno fuori prima)
Riguardo alle "linee rosse" da non superare.
Qui dobbiamo distinguere le "linee rosse" dichiarate ufficialmente da Putin e le "linee rosse" che i vari commentatori (russi e non) amano disegnare sul terreno a piacimento per poter poi dire che sono state superate "indenni" dimostrando che la Russia "ha paura".
Io da Putin (le cui dichiarazioni seguo costantemente) ho sentito parlare solo di 3 (tre) "linee rosse":
1) nel dicembre del 2021 quando ha offerto un piano per la regolamentazione delle forze in Europa dichiarando che se fosse stato rifiutato si sarebbero prese tutte le misure necessarie, comprese quelle militari.
E nel febbraio 2022 e` iniziata l'operazione militare come promesso.
2) nel febbraio del 2022 quando ha dichiarato che se le truppe NATO (o di qualsiasi altro Paese) fossero intervenute direttament in Ucraina avrebbero ricevuto una risposta "devastante".
E di truppe NATO (consistenti) in Ucraina (o francesi, polacche) si parla molto spesso, ma al di la` di mercenari, volontari ed istruttori, non se ne vede traccia.
3) nell'ottobre 2024 quando ha affermato che l'uso da parte della NATO (l'esercito ucraino non e` in grado di farlo) di missili a lunga gittate e di precisione sul territorio internazionalmente riconosciuto della Russia sarebbe stato considerato come un intervento diretto della NATO nel conflitto con tutte le conseguenze del caso.
Di questo si parla ora, ma fatti ancora non se ne vedono.
In quanto a come Putin (in realta` il suo staff politico e lo Stato Maggiore) di volta in volta risponde alle provocazioni occidentali (non "linee rosse") ed alla lenta ma progressiva escalation imposta si deve tener presente che piu` che "mostrare i muscoli" gli obiettivi della Russia sono:
- rispondere all'escalation con una escalation misurata di risposta, aumentando di volta in volta la distruttivita` delle armi utilizzate (per sempio bombe termobariche, o FAB da 500, 1500, 3000 chili sulle difese ucraine)
- disarticolare Unione Europea e NATO crearndo, stimolando, fratture, distinguo che rompano l'unita` di quelle associazioni, Un esempio sono le posizioni (varie ed articolate, ma critiche) di Ungheria, Slovacchia, Austria e Serbia (se si osservano questi Paesi su di una cartina geografica del Centro Europa se ne coglie l'importanza
- agendo e mantenendo una posizione di leadership nelle associazioni "non-Occidentali" (BRISC+, Shangai, Mercato euroasiatico, SHG...) dimostrando di avere il controllo della situazione, di non agire in modo emotivo, di essere sempre disponibile ad un negoziato e cosi` via, ottenendo cosi` l'appoggio di quei Paesi (la maggioranza del Mondo), la loro solidarieta` e fiducia.
- mantenendo una consistente riserva di uomini e mezzi (quindi contenendo il piu` possiblie le perdite) in attesa del conflitto diretto con la NATO che viene considerato inevitabile.
La Storia ci dira` (come fu per Stalin e l'URSS) se tutto cio` sara` stato efficace.
Ipotesi, controipotesi, informazioni "riservate", fonti anonime "bene informate", gli specialisti della disinformazione invadono i social con indiscrezioni, "analisi"...
Sta operando con successo.
Accanto a questo livello della Guerra (cioe` il livello "mediatico"), si sta muovendo quello "Cognitivo", delle menti.
Drammatizzare, impaurire, estremizzare le posizioni, creare aspettative irrealizzabili, o su aspettative mai enunciate provocare delusioni, mortificazioni, risentimenti.
Cioe` minare la fiducia delle popolazioni nei confronti dei propri governanti, generare malcontento, e, se ci si riesce, manifestazioni, rivolte.
Cosi` e` sempre stato e questo scenario si ripetera` all'infinito.
In realta`, al momento (ore 20.00 di Mosca del 18 Novembre 2024) nessuna fonte ufficiale (Presidente USA, Francia e Primo Ministro Britannico) ha confermato le "anticipazioni" della stampa riguardo l'autorizzazione all'uso dei missili di precisione a lunga distanza sul territorio russo "storico" da parte dell'Uctaina.
Teniamo presente tra l'altro che sul Donbass e in Novorossija quei missili (USA) sono gia` utilizzati da tempo.
Come pure l'uso di altri missili e di droni all'interno del Territorio russo.
L'ultimo massiccio attacco e` avvenuto a Mosca un paio di giorni fa, a cui e` seguito il piu` massiccio bombardamento delle infrastrutture energetiche ucraina dall'inizio del conflitto.
I commentatori russi piu` seri, pur avvusando sui rischi di una decisione di quel tipo, invitano a guardare i fatti: nulla e` stato autorizzato all'Ucraina ufficialmente.
In secondo luogo invitano a misurare questi fatti: quanti missili verranno consegnati 10, 100, 1000?
In terzo luogo, verranno veramente lanciati su obiettivi sensibili russi?
In quarto luogo i sistemi antimissile russi sono in grado (e lo hanno dimostrato) di abbattere senza problemi piu` del 90% di quei missili.
In quinto luogo, ha senso rivolgersi a Biden per "chiarire" la situazione, sapendo che fra due mesi non conta piu` nulla, o e` meglio attendere (per un confronto) l'insediamento di Trump, visto che con lui si potra` discutere per i prossimi 4 anni (se non lo fanno fuori prima)
Riguardo alle "linee rosse" da non superare.
Qui dobbiamo distinguere le "linee rosse" dichiarate ufficialmente da Putin e le "linee rosse" che i vari commentatori (russi e non) amano disegnare sul terreno a piacimento per poter poi dire che sono state superate "indenni" dimostrando che la Russia "ha paura".
Io da Putin (le cui dichiarazioni seguo costantemente) ho sentito parlare solo di 3 (tre) "linee rosse":
1) nel dicembre del 2021 quando ha offerto un piano per la regolamentazione delle forze in Europa dichiarando che se fosse stato rifiutato si sarebbero prese tutte le misure necessarie, comprese quelle militari.
E nel febbraio 2022 e` iniziata l'operazione militare come promesso.
2) nel febbraio del 2022 quando ha dichiarato che se le truppe NATO (o di qualsiasi altro Paese) fossero intervenute direttament in Ucraina avrebbero ricevuto una risposta "devastante".
E di truppe NATO (consistenti) in Ucraina (o francesi, polacche) si parla molto spesso, ma al di la` di mercenari, volontari ed istruttori, non se ne vede traccia.
3) nell'ottobre 2024 quando ha affermato che l'uso da parte della NATO (l'esercito ucraino non e` in grado di farlo) di missili a lunga gittate e di precisione sul territorio internazionalmente riconosciuto della Russia sarebbe stato considerato come un intervento diretto della NATO nel conflitto con tutte le conseguenze del caso.
Di questo si parla ora, ma fatti ancora non se ne vedono.
In quanto a come Putin (in realta` il suo staff politico e lo Stato Maggiore) di volta in volta risponde alle provocazioni occidentali (non "linee rosse") ed alla lenta ma progressiva escalation imposta si deve tener presente che piu` che "mostrare i muscoli" gli obiettivi della Russia sono:
- rispondere all'escalation con una escalation misurata di risposta, aumentando di volta in volta la distruttivita` delle armi utilizzate (per sempio bombe termobariche, o FAB da 500, 1500, 3000 chili sulle difese ucraine)
- disarticolare Unione Europea e NATO crearndo, stimolando, fratture, distinguo che rompano l'unita` di quelle associazioni, Un esempio sono le posizioni (varie ed articolate, ma critiche) di Ungheria, Slovacchia, Austria e Serbia (se si osservano questi Paesi su di una cartina geografica del Centro Europa se ne coglie l'importanza
- agendo e mantenendo una posizione di leadership nelle associazioni "non-Occidentali" (BRISC+, Shangai, Mercato euroasiatico, SHG...) dimostrando di avere il controllo della situazione, di non agire in modo emotivo, di essere sempre disponibile ad un negoziato e cosi` via, ottenendo cosi` l'appoggio di quei Paesi (la maggioranza del Mondo), la loro solidarieta` e fiducia.
- mantenendo una consistente riserva di uomini e mezzi (quindi contenendo il piu` possiblie le perdite) in attesa del conflitto diretto con la NATO che viene considerato inevitabile.
La Storia ci dira` (come fu per Stalin e l'URSS) se tutto cio` sara` stato efficace.