Che sia per poter piu` agevolmente contrastare la Cina, o semplicemente per non avere un blocco comune Russia-Cina come avversario, agli USA conviene sicuramente ristabilire "decenti" rapporti diplomatici ed economici con la Russia (e probabilmente anche con la Cina).
L'obiettivo di...
Che sia per poter piu` agevolmente contrastare la Cina, o semplicemente per non avere un blocco comune Russia-Cina come avversario, agli USA conviene sicuramente ristabilire "decenti" rapporti diplomatici ed economici con la Russia (e probabilmente anche con la Cina).
L'obiettivo di "sconfiggere strategicamente" la Russia (sanzioni economiche, embarghi e guerra in Ucraina) non ha avuto un grande successo.
Anche per questo l'obiettivo in subordine di indebolire l'alleanza (non formale, ma sostanziale su molti punti, compreso quello militare) fra Russia e Cina, con la reputazione che gli USA si ritrovano addosso e` un obiettivo arduo.
Contemporaneamente, anche approfittando del conflitto in Ucraina che ha concentrato sforzi ed attenzione su di se` lasciando alla Cina una relativa tranquillita`, la Cina ha potuto rafforzarsi militarmente.
Rimane agli USA, anche per solo buonsenso, l'obiettivo (anche solo temporaneo) di ristabilire rapporti politico-economici "decenti" con questi due Paesi.
Quale ruolo, o merce di scambio, sara` riservato all'Europa dipendera` dalle convenienze USA, dalle necessita` di sicurezza russe, dagli interessi cinesi, da quello che faranno i governanti della Unione Europea e dei singoli Stati.
Spazio di manovra c'e`: Turchia, Ungheria, Slovacchia, Serbia, Austria, ognuno a modo suo agisce, per quanto possibile, per i propri interessi.
Sara` importante vedere cosa nel prossimo futuro faranno "i grandi": Italia, Germania, Francia, Gran Bretagna, Spagna...
Quali alleanze (piu` o meno formali), quali condivisioni di interessi, quali sinergie, sempre che emergano politici capaci, se non proprio "statisti".
Certo la mentalita` "coloniale" che caratterizza troppi governanti europei (mentalita` che si esprime anche con la politica delle immigrazioni) non aiutera` l'Europa.
Molti dei Paesi che prima avremmo definito del Terzo (o Quarto) Mondo stanno crescendo e sviluppando con notevole velocita` e poco gradiscono rapporti di tipo coloniale (cioe` arraffo e non do` nulla in cambio a parte "la civilta`").
E, fattore discriminante, l'Europa deve decidere:
- che Europa non significa "Unione Europea"
- che Europa va da Lisboma agli Urali
- che Europa non e` "Occidente". Occidente e` cio` che sta oltre l'Oceano Atlantico
- che l'Europa ha una propria Storia, proprie culture che hanno dato vita ad una civilta` specifica che non ha nulla a che vedere con la Storia degli Stati Uniti d'America
- che l'Europa non e` un'isola (o un continente-isola), ma la parte occidentale del continente Eurasia col quale condivide una continuita` territoriale che la potrebbe svincolare tranquillamente dall'egemonia e dalla prevaricazione di chi ritiene di poter controllare i mari e gli oceani e dettare legge sui commerci, sulle economie agendo, se serve, anche da veri e propri pirati.
Molto si puo` fare, ma devono cambiare molte cose.
L'obiettivo di "sconfiggere strategicamente" la Russia (sanzioni economiche, embarghi e guerra in Ucraina) non ha avuto un grande successo.
Anche per questo l'obiettivo in subordine di indebolire l'alleanza (non formale, ma sostanziale su molti punti, compreso quello militare) fra Russia e Cina, con la reputazione che gli USA si ritrovano addosso e` un obiettivo arduo.
Contemporaneamente, anche approfittando del conflitto in Ucraina che ha concentrato sforzi ed attenzione su di se` lasciando alla Cina una relativa tranquillita`, la Cina ha potuto rafforzarsi militarmente.
Rimane agli USA, anche per solo buonsenso, l'obiettivo (anche solo temporaneo) di ristabilire rapporti politico-economici "decenti" con questi due Paesi.
Quale ruolo, o merce di scambio, sara` riservato all'Europa dipendera` dalle convenienze USA, dalle necessita` di sicurezza russe, dagli interessi cinesi, da quello che faranno i governanti della Unione Europea e dei singoli Stati.
Spazio di manovra c'e`: Turchia, Ungheria, Slovacchia, Serbia, Austria, ognuno a modo suo agisce, per quanto possibile, per i propri interessi.
Sara` importante vedere cosa nel prossimo futuro faranno "i grandi": Italia, Germania, Francia, Gran Bretagna, Spagna...
Quali alleanze (piu` o meno formali), quali condivisioni di interessi, quali sinergie, sempre che emergano politici capaci, se non proprio "statisti".
Certo la mentalita` "coloniale" che caratterizza troppi governanti europei (mentalita` che si esprime anche con la politica delle immigrazioni) non aiutera` l'Europa.
Molti dei Paesi che prima avremmo definito del Terzo (o Quarto) Mondo stanno crescendo e sviluppando con notevole velocita` e poco gradiscono rapporti di tipo coloniale (cioe` arraffo e non do` nulla in cambio a parte "la civilta`").
E, fattore discriminante, l'Europa deve decidere:
- che Europa non significa "Unione Europea"
- che Europa va da Lisboma agli Urali
- che Europa non e` "Occidente". Occidente e` cio` che sta oltre l'Oceano Atlantico
- che l'Europa ha una propria Storia, proprie culture che hanno dato vita ad una civilta` specifica che non ha nulla a che vedere con la Storia degli Stati Uniti d'America
- che l'Europa non e` un'isola (o un continente-isola), ma la parte occidentale del continente Eurasia col quale condivide una continuita` territoriale che la potrebbe svincolare tranquillamente dall'egemonia e dalla prevaricazione di chi ritiene di poter controllare i mari e gli oceani e dettare legge sui commerci, sulle economie agendo, se serve, anche da veri e propri pirati.
Molto si puo` fare, ma devono cambiare molte cose.