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  1. Turetta vittima dell'irrazionalità del suo tempo (di Franco Marino)

    Il lettore avrà notato che ho scritto spesso del caso di Filippo Turetta. Le ragioni sono molte. Tanto per cominciare, se ne è parlato talmente tanto che, a momenti, ho avuto la sensazione di ritrovarmi i protagonisti all'uscio di casa. Se ancora oggi i giornali parlano di "primo anniversario della scomparsa di Giulia Cecchettin", manco fosse morta una diva del cinema, capite bene di cosa parliamo. E poi perché, mai come in questa vicenda, si sono scatenate mute rabbiose di venditori di...
    Il tuo articolo mi ha fatto riflettere molto. Non avrei saputo esprimermi così bene ma i tuoi concetti, sia pure allo stato grezzo, sono radicati nella mia persona.
     
    Se fossi madre insegnerei ai miei figli come si gestisce un dolore, cercherei di dargli gli strumenti per elaborare un lutto ( la fine di un amore potrebbe essere paragonata ad un lutto perché il dolore è simile) e questo non si dovrebbe mai tradurre nell’’esaltazione di un figlio criminalizzando l’altra parte che ha avuto la “ colpa” di queste lacrime
    Nella vita queste cose possono capitare e se non si ha la fortuna di trovare a 20 anni la propria anima gemella comunque si deve andare avanti … c’è tutto un futuro da vivere , ci devono essere sempre sogni da realizzare perché sono questi che ci tengono sostanzialmente in vita.
    io ho ragionato così tutta la vita , anzi, soprattutto venticinque anni fa dove bastava un niente per farmi emozionare ma con altrettanta facilità bastava una parola per farmi disamorare
    Ovviamente a 45 anni abbiamo una maturità diversa e soprattutto diverse consapevolezze … quei pianti di ragazzina oggi mi fanno sorridere
    Ma viva Dio
     
    E quando dico consapevolezze diverse mi riferisco ad una diversa maturità che mi fa ridimensionare ogni problema, ogni dolore… si impara con la crescita e ci mancherebbe che non fosse così
    Molti adulti non ci riescono e infatti reagiscono come il ragazzo e come ha descritto benissimo Franco si tratta di persone non risolte e che purtroppo per loro pagheranno a vita questa immaturità
    Non ci si trasforma in una notte e si diventa assassini … non ci ho mai creduto
     
    Io invece ogni giorno che passa continuo a ritenere sempre più plausibile la tesi della non esistenza di Filippo Turetta. Sia chiaro, non ne ho la prova inconfutabile e nemmeno la totale convinzione a livello psicologico, ma sono tanti gli indizi che mi portano a considerare questa possibilità, rendendomela ogni giorno più probabile. Quando avvengono simili omicidi la vita dell'assassino e della vittima vengono scandagliate in ogni minimo dettaglio, con interviste a parenti, amici e conoscenti, accompagnate da un mare magnum di video e immagini. Nessuno invece pare conoscere Filippo Turetta, nemmeno i vicini di casa. Le rare immagini, sempre le stesse, raffigurano soggetti palesemente diversi tra loro. Nei giornali è stato scritto che Turetta giocava a pallavolo nella Libertas Volley Torreglia ed è stato pure intervistato un dirigente di questa società per chiedergli che ricordo avesse di Filippo. Si tratta di una delle poche volte in cui è stato intervistato qualcuno che conosce Turetta. Nel sito internet della società sportiva sono presenti le rose e le foto dei giocatori di anni passati. Di Turetta però non c'è traccia, eppure secondo quanto scritto nei giornali, al tempo faceva parte di quella squadra. Come mai? Qualcuno me lo spieghi. Aggiungiamo che il caso Turetta è diventato l'archetipo di una presunta "emergenza patriarcato", con tanto di deliranti accuse di responsabilità collettive all'intero genere maschile. Guarda caso il tema del patriarcato é stato trattato anche nel romanzo pubblicato dalla nonna di Giulia Cecchettin poco tempo dopo la morte della nipote. Dubito che lo abbia scritto di getto. Potrei continuare a lungo. Io comunque non voglio convincere nessuno, sono il primo a non avere certezze. Certe domande però meritano risposta e la non esistenza di Turetta a mio parere resta una possibile spiegazione a certe evidenti stranezze e anomalie.
     
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  2. Ma chissenefrega dell'esistenza o meno di Turetta?!? (di Franco Marino)

    Nonostante io sia nettamente schierato su certi temi, ci sono alcuni aspetti di essi che non mi sono mai interessati. Per esempio, la notizia che sistematicamente salto è la quotidiana caccia al morto per il classico "malore improvviso" o che viene colpito da una recidiva per un tumore.
    Questa posizione solitamente non viene apprezzata e spesso confusa con una connivenza con la narrazione pandemica, al punto che quando l'ho proposta ieri su Facebook sotto forma di post, una signora si è...
    Sostanzialmente condivido tutto e lo sai benissimo… i dati sono importanti e nessuno li può smentire ma posso anche dirti che la gente faccia finta di non vederli oppure di non prenderli in considerazione
    Con estrema umiltà ti posso dire che da qualche anno la vita mi abbia “ donato” altri occhi, ho imparato a dubitare di quello che cercavano di impormi… ho sempre ragionato con la mia testa e ho anche sbagliato e ci mancherebbe altro
    Quello che noto oggi è l’incapacità di ragionare, di osservare, di dubitare e non mi riferisco solo a questo caso ma a tutti gli accadimenti degli ultimi anni e del presente
     
    La parola chiave che come sempre hai detto tu è che manchi la consapevolezza del presente… ma se si smette di osservare la realtà che ci circonda non si potrà mai avere
     
  3. Come non fare la fine di Turetta (di Franco Marino)

    Ad intervalli regolari ritornano in auge la storia di Filippo Turetta col suo bagaglio di polemiche sui delitti a sfondo passionale, di figure che debbono la propria essenza unicamente a quanto appaiano in video. E tutte le volte è difficilissimo non provare un senso di fastidio e di inutilità. Fosse per il sottoscritto, la questione si sarebbe chiusa, per sempre, con l'arresto e la confessione del ragazzo, magari vigilando che la pena se la sconti tutta, dal primo all'ultimo giorno, non...
    Sono grandi dolori… immensi
    È giustissimo paragonarlo ad un lutto perché la sensazione è quella
    Ma ci si rialza , giorno dopo giorno, con molto impegno
    Mai perdere fiducia nella vita e nel futuro finché siamo in vivi
    Articolo degno di elogio
     
  4. Basta con la sociologia d'accatto sui delitti passionali (di Franco Marino)

    Uno dei tanti motivi per cui non seguo la cronaca nera - salvo quando questa non invada ogni mezzo di comunicazione di cui fruisco e mi obblighi a seguirla - è che da tempo sospetto che serva, nella migliore delle ipotesi, ai mezzi di comunicazione per poter lucrare sulle disgrazie umane, e, nella peggiore, alle classi dirigenti per creare nuove emergenze ed imporre nuove limitazioni della libertà personale.
    Per come la vedo io, l'unica difesa è sapere che non c'è niente di sociologico...
    Io considero da sempre vergognoso che i fatti di cronaca nera siano diventati argomento di conversazione
    La stampa e tutti gli altri mezzi di comunicazione hanno un potere enorme e non tutti hanno gli strumenti per poter elaborare con ragionevolezza un fatto
    Siamo il paese dei casi irrisolti, siamo il paese dopo i misteri durano 40 anni e dopo un caso chiuso se ne continua a parlare? Allora la mia mala fede prevale e mi obbliga a pensare che l’intento della stampa sia quello di creare un fenomeno che non esiste e diffondere paura e dubbio
    E’trememdo
    Io ho un fratello più piccolo … quando ci fu il caso di Erika e Omar io venivo guardata male per strada
    Non so se rende l’idea di quanto siano delicati certi argomenti
     
    I casi irrisolti e i misteri vecchi di quarant'anni esistono ovunque, ma solo da noi sono diventati il pane quotidiano dei pollai televisivi (che ne approfittano per evitare argomenti scomodi come la progressiva terzomondizzazione dell'Italia) anziché essere relegati nei canali di true crime.
     
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