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  1. Io non voglio essere un hobbit

    In confidenza, vi confesso che non ho mai dedicato particolari attenzioni al genere fantasy né al suo autore di punta J. R. R. Tolkien. La riduzione cinematografica de Il signore degli anelli mi è parsa in linea con i blockbuster hollywoodiani, vale a dire tecnicamente ineccepibile, mirabolante e a tratti fascinosa, con una validissima truppa di ascari britannici nel cast, ma nel complesso una lungagnata stucchevole, povera di qualità trascendentali sul piano dell'originalità e dei...
    Io ho amato sia la saga di Tolkien, sia i francesi che citi (ma eccettuo Stendhal e il suo insopportabile romanticismo, e Zola, rispettabile ma pallosissimo engagé). Tolkien, nonostante il culto (e il marketing) che lo hanno diffuso ai quattro angoli del globo, non so se riuscirà a passare, nei secoli, per un classico. Balzac, invece, sì, e lo è già da un pezzo.
    Invece sono assolutamente d'accordo con la confusione che regna nelle teste dei sedicenti "fascisti". Gente che inneggia a Mussolini ma sta nel partito della Meloni. Roba che solo un crollo psicotico potrebbe spiegare con una qualche logica. Ma anche questo è nell'ordine delle cose: la malattia mentale è la cifra interpretativa della nostra società.
     
  2. Scoppola

    Perdere nonostante avere contro, un avvocato assassino e una demente dal Rolex da botteghe osure..
    Quando, qualche stolto, scrive "cresciuta a pane e Tolkien" dicendo l'ennesima cazzata, la signora è cresciuta a pane e senso di rivalsa verso il mondo, a pane e senso di odio verso il padre che l'ha abbandonata in tenera età, pur di arrivare a affermare che avrebbe comandato, e dimostrare a tutti che una figlia di borgata può diventare il numero uno in Italia, avrebbe venduto il suo passato...
  3. "STUDI CATTOLICI": UN MIO INTERVENTO SU TOLKIEN AL CINEMA

    Grazie all'amica Marina Lenti ho avuto il piacere e l'onore di partecipare all'ultimo numero della rivista STUDI CATTOLICI con un intervento dedicato alla Trilogia Cinematografica de "Il Signore degli Anelli" di Peter Jackson
    Non perdetelo!
  4. LA DESTRA IMPOLITICA CHE È "DENTRO DI NOI NEL SONNO"

    di Manuel Berardinucci



    Pier Paolo Pasolini, esponente di una sinistra rurale e antimoderna, “reazionario senza grazia” secondo Marcello Veneziani, cantava le lodi di una “Destra divina che è dentro di noi, nel sonno”, evocando il naturale afflato dell’uomo per il sacro, l’austero e il gerarchico, che riaffiora nei momenti in cui abbassiamo la guardia -il sonno per l’appunto- lasciando prendere il sopravvento ai sorgivi elementi di stabilità della natura umana, così tanto...
  5. Dio salvi il Re

    "Politicamente sono un anarchico (inteso filosoficamente, non nel senso di uomini con la barba che tirano le bombe) ma se dovessi scegliere una forma di governo, allora opterei per la monarchia".
    Questo scriveva il professor Tolkien in una lettera e, francamente, condivido in toto la posizione politica. Sono un anarchico che prima del 2020 aveva ben poca fiducia nella politica e nelle istituzioni. Ora nessuna. Attenzione, non solo quella italiana o occidentale: non ritengo umanamente un...
  6. Dante e il "pensiero di destra italiano"

    Il ministro Sangiuliano rivendica Dante come "nostrissimo": lo definisce come il "fondatore del pensiero di destra italiano". A sinistra hanno Dario Fo? Tié li freghiamo. Rivendichiamo Dante.
    Ora, questa è un'operazione simile a quella fatta su Tolkien che per anni fu rivendicato dalla destra quando non direttamente dal neofascismo, pur essendo Tolkien assolutamente antifascista (cattolico, conservatore, si definiva "anarchico o per la monarchia" e mandò a cagare l'editore tedesco quando gli...
  7. Perché non sopporto una certa destra italiana (seconda parte)

    La via culturale al sovranismo. Il ragionamento del sovranello medio è il seguente: Ormai stazioniamo nel campo occidentale, tanto vale tenerci buoni i padroni e continuare a prenderlo in saccoccia a gratis: zero autonomia energetica, zero iniziative nel Mediterraneo, zero scambi commerciali con le nazioni “reiette”. L’importante è dare addosso ai liberal, denunciare le aberrazioni del politicamente corretto, dedicare una via a qualche senatore missino e possibilmente togliere...
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