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  • Declino
    Se dovesse finire la guerra tra ucraini e russi, Zelinsky è consapevole...
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  1. Gli insetti di Netflix e la somiglianza tra complottisti e...

    In questi giorni ha fatto molto rumore una campagna pubblicitaria che Netflix, per pubblicizzare la serie "Il problema dei tre corpi", ha fatto comparire sulle stazioni ferroviarie di molte città. La frase incriminata è "Siete insetti" che, a quanto pare, viene pronunciata all'interno della serie stessa. Lo slogan, più che essere elaborato da qualche entità occulta che preannuncia il nostro schiacciamento come insetti, è stato inventato da un creativo che - senza essere un genio della...
    Non sono molto d'accordo, è assolutamente vero che è pieno di cialtroni nella cosiddetta controinformazione ma comunque esistono dei "poteri forti" che comunicano con noi attraverso simboli e immagini e SIETE INSETTI, a mio avviso, è chiarissimo come messaggio.
    Ah nessuno può "creare" un Netflix, un Amazon, un Apple italiano avevamo l'Olivetti, ma gli americani, che non tollerano nessuna concorrenza, specie dalle colonie non tolleravano che qualcuno fosse più forte di loro nell'informatica, ricorda il pc Olidata, e così hanno messo a capo dell'Olivetti De Benedetti che gli ha fatto fare una fine miserrima.
    È molto semplice.
     
    Sul primo punto, sai che io tendo ad avere un approccio più da rasoio di Occam.
    Sul secondo punto, invece, sono pienamente d'accordo con te.
     
    Io la posso anche seguire l’informazione di regime, qualche articolo di alcuni quotidiani li leggo… ma questo non mi impedisce di avere sempre un pensiero critico
    E ti dirò di più… mi aiuta a capire meglio certe dinamiche e nessuno è mai riuscito ad influenzare la mia opinione
     
    M
    Mi trovo d'accordo con te. Si sottovaluta il livello subliminale di certe immagini e certe suggestioni.
     
    La probabilità dell'intersezione tra due eventi è uguale al prodotto delle probabilità di uno degli eventi per la probabilità condizionata dell'altro purchè sia verificato il primo evento. E questo va bene per i fatti del mondo e per il tuo blog!!!!
     
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  2. L'altra Piazza Fontana

    Accadeva centotré anni fa.

    23 marzo 1921. Alle 22:40 una tremenda esplosione fa saltare in aria le prime file delle poltrone e la buca dell’orchestra al Teatro Diana di Milano, causando 21 morti e 80 feriti. Il pubblico in sala attendeva l’inizio del terzo atto de La Mazurka blu, la celebre operetta del compositore austriaco Franz Lehár. Il bilancio sarebbe stato ancora più grave se l'ordigno fosse deflagrato all’interno della sala. Invece era stato piazzato all’esterno, in...
  3. La Balzerani, la Di Cesare e la coda di paglia della politica (di...

    Ho letto come tutti le polemiche della professoressa Donatella Di Cesare che ha scritto un tweet - poi rimosso - dove celebra la scomparsa di Barbara Balzerani, nota terrorista delle Brigate Rosse.
    Di per sé, la polemica è del tutto sterile e inutile. Intanto perché parte dal mendace e fallace presupposto che la Di Cesare abbia esaltato il terrorismo, mentre ha semplicemente celebrato una "compagna" con la quale condivideva idee comuni, pur riconoscendo la diversità delle vie percorse...
    Hai scritto una cosa verissima e che nessuno dice mai… la stragrande maggioranza dei nostri politici ha la coscienza sporca
    E parlo di una vecchia politica ancora viva e che mio padre ricorda da quando era piccolo
     
    Quoto tutto al 99% tranne " ma non esiste alcun estremo perché si possa muovere un'azione disciplinare contro di lei". Esiste eccome, diversamente come giustifichi gli 11 mesi di sospensione inflitti a Vannacci? "Dimissioneranno" la compagna voglio sperare
     
    Non esiste alcun estremo per agire contro questa professoressa come non ne esiste nessuno per agire contro Vannacci. Le due cose non sono in contraddizione.
     
    Standing ovation. Barbara Balzerani la seguivo da anni e ne ero amica su FB. La tua analisi è perfetta. A lei ho sempre riconosciuto il coraggio di essere stata fino in fondo fedele alla propria scelta, mai rinnegata, e di averne pagato il prezzo. Consapevolmente. In tempi codardi come quelli che stiamo vivendo, il suo è un esempio di coerenza da far impallidire.
     
  4. Aggettivi e Sanremo

    Riflettevo sugli aggettivi, e la mente mi riporta ai tempi scolastici, e scorre fino ai giorni nostri. Quando si parlava di terrorismo, se era di sinistra si narrava di brigatisti, di rivoluzionari, di proletari, di autonomi, di cani sciolti, di operai ribelli, la parola o aggettivo COMUNISTA non veniva pronunciata, come se fosse un entità di cui quei terroristi non conoscevano l'esistenza. Oggi se senti in tv, o anche al bar qualsiasi imbecille ti parla allo stesso modo di dittature che non...
  5. Ilaria Salis e la vera colpa di Orban (di Franco Marino)

    Chiunque mi legga da un bel po' di tempo, sa che se c'è una cosa che non sopporto di qualsiasi trattazione su un qualsiasi tema è il cosiddetto moralismo. Quel meccanismo per cui ci sono i buoni della storia, clementi, coraggiosi, democratici, e i cattivi che sembra che al mattino non facciano altro che svegliarsi, grattarsi la testa e chiedersi "a chi faccio del male oggi?".
    Così anche la vicenda di Ilaria Salis viene trattata, a mio avviso, nella maniera più sbagliata. Cioè partendo dal...
    Le han fatto un favore: gli antifa, essendo di una crudeltà folle oltre che macabra, tendendo a PICCHIARE LA GENTE SUL CRANIO MENTRE È GIRATA, quando vanno a processo fanno le sceneggiate stile BR coi pugni chiusi e sbraitando. Insomma son sempre al limite della necessità di un TSO. Ora, in Italia fare la scimmia in tribunale se sei un antifa non fa nulla, in paesi seri sarebbe oltraggio alla corte ed aggraverebbe la tua posizione.
     
  6. Turetta e tutti i limiti del complottismo (di Franco Marino)

    Ho un cruccio che devo confessare al lettore: il mio profondo rammarico per essere, spesso, visto come complottista, pur non essendolo affatto. Il problema del complottismo, infatti, è che costringendo il destinatario delle sue tesi ad impegnarsi nello sbrogliamento di tutte le questioni di cronaca politica e geopolitica, lo distoglie dall'inevitabile reazione che la scoperta impone. A cosa serve impegnarsi in un nuovo caso se già quello precedente avrebbe dovuto imporre una reazione...
    Come al solito hai centrato la questione ma io sono molto preoccupata… io non vedo più gente capace di ragionare con la propria testa
    Tu recentemente hai detto che il 2020 è stato per te un momento di spartiacque … ti assicuro che lo è stato per molti di noi e dietro non torno più
    Certe persone non faranno più parte della mia vita … io non posso perdonare
     
    Al complottismo credo poco poiché penso che al mondo ci siano più tonti che furbi. Il pericolo dell'uso di IA lo vedo nella facilità di accesso e gestione di tali programmi da parte di sconsiderati. Ho ritrovato un articolo del NYT di tempo fa. Racconta di uno studente morto cadendo sui binari della metropolitana di e rimasto ucciso sul colpo da un treno in arrivo.
    Nei giorni successivi alla sua morte sono apparsi articoli sui giornali online, foto e video in Youtube con false riprese e dettagli sulla sua età e sulla causa della morte. Chi aveva utilizzato l'IA aveva approfittato dell'evento per testare le loro capacità informatiche, alla faccia dei parenti in lacrime.
     
  7. Metastasi yemenita (di Franco Marino)

    I più assidui lettori di questo spazio avranno notato che ormai è da mesi che non parlo più della guerra in Ucraina così come ho anche smesso di parlare di quella in Palestina. E il motivo è ovvio. Interessarsi a quelle guerre è come parlare di una delle tante metastasi di un mondo ormai malato di cancro. Nel momento in cui parlo di quel che sta accadendo nello Yemen, che è certamente preoccupante, se mi interessassi a quella questione analizzando la singola vicenda, le darei un peso che...
    Visto che non posso intervenire in alcun modo per cambiare la storia, tutto ciò mantiene viva la mia curiosità e rende la mia terza età meno noiosa
     
    Gli Stati Uniti possono anche risorgere e cambiare il corso della storia
     
    Non credo. Gli USA sono messi economicamente malissimo, non solo, gli americani stanno cambiando mentalità. Inoltre dopo secoli di egemonia dell'Occidente é normale che ci sia un cambiamento con l'egemonia dell'Oriente. Il cambiamento é iniziato con la caduta del muro di Berlino. Il detonatore per accelerarlo é stato il conflitto Ucraina-Russia a cui va aggiunta la situazione in Medio Oriente. Non si torna indietro.
     
  8. L'Occidente è diventato socialista?

    Inutile discettare della figura del neopresidente argentino Javier Milei, delle sue intemperanze tardo adolescenziali, del perché sia stato chiamato a parlare al (e apparentemente contro il) World Economic Forum, dei suoi eventuali padroni e padrini, dell'entusiasmo che la sua allocuzione ha suscitato negli ultrà della stampa “mercatista”, ancorché rigorosamente sussidiata coi denari pubblici (vero, Cerasa? “Pagato, liberista pagato, pagato, pagato, pagato, pagato!” per dirla con...
  9. Onore ai distruttori di autovelox (di Franco Marino)

    Tutte le volte che esulto perché qualcuno commette qualcosa di eversivo, vengo inevitabilmente bollato dai cosiddetti teorici del bon ton democratico come eversore. Si tratta di un leit motiv della mia vita da blogger. Praticamente da sempre, scrivo che non si uscirà con le buone da questa situazione. Prima della pandemia, molti avevano smesso di leggermi per questo motivo, durante la pandemia sono tornati dicendomi "Avevi ragione tu! Scusaci", per poi, a briglie allentate, ricominciare a...
    Verissimo…
     
    Sono rivoluzionaria per natura . Prima o poi, spero, si sveglino tutti con sentimenti rivoluzionari
    Non posso condividere su FB perché mi hanno bloccata di nuovo . 😘 condivido col pensiero perché mi trovi sempre d'accordo
     
    Assolutamente vero . Alla base è una questione di consapevolezza . Mi vengono in mente due esempi banali , che non competono ma sono dimostrativi . Che se ci si riflettesse di più su certe cose , tutto sembrerebbe maggiormente possibile . Perché il popolo quando vuole sa scegliere
    Se c’è una legge che ti impone di mettere la cintura di sicurezza alla guida anche in città ma quasi nessuno vi si attiene , giusto o sbagliato è dimostrazione che se nessuno segue sta legge non c’è niente da fare . E vedi che per la cintura chi ti fa la multa , nessuno più . Stesso discorso durante il Covid , per consapevolezza acquisita a mio parere , la gente nonostante la legge ancora persisteva , ha cominciato a non indossare più la mascherina . A un certo punto nessuno ha più avuto paura di infrangere e tantomeno di prendersi le multe . Le mascherine sono state tolte dallo stato quando la gente oramai già da tempo non le utilizzava più
     
    Mah...se rivoluzione significa distruggere qualche autovelox....siamo proprio messi male come rivoluzionari. Tu sei piccolino ma io ricordo che dal 1956 al 1967 in Alto Adige ci furono oltre 340 attentati 19 vittime e almeno una decina di stragi evitate in modo fortuito per avere lo stato di indipendenza o di ritorno all'Austria. Questa dopo un pò se n'e lavata le mani e allora? Tanto chiasso per avere una regione autonoma....
     
  10. Anna dei miracoli

    Mentre le truppe israeliane fanno piazza pulita dei cronisti e dei funzionari ONU e nelle prigioni di Kiev muore in circostanze poco chiare il reporter americano Gonzalo Lira, continuo a sentirmi rivolgere l'invito a leggere Anna Politkovskaja, la giornalista dissidente assassinata nel 2006. È un invito che i presunti campioni della democrazia e della trasparenza ripetono a pappagallo, con l’aria di chi non ti dà un consiglio bensì una scudisciata. Ebbene, l’ho letta e mi sono fatto...
  11. La Siria di Assad padre

    Accadeva cinquantatré anni fa.
    13 novembre 1970. In Siria sale al potere il generale dell'aviazione Hafiz al-Assad: il baricentro del potere si sposta progressivamente nelle mani dei militari Fu l'approdo finale della rivoluzione (8 marzo 1963) del partito socialista Ba‘th, resa possibile dalla sinergia tra esercito e forze rurali. La guerra dei sei giorni (1967) e la crisi giordano-palestinese avevano acuito i dissidi interni. Si assistette all'estromissione degli elementi...
  12. Cecchi Paone e la doppia morale che ucciderà i diritti civili (di...

    Stamattina leggo il post di una coppia di amici che non è riuscita ad avere figli in maniera naturale e che, dopo un paio di FIVET andate a male, avevano tentato con l'adozione. Questo post parla della loro vicenda personale solo per una parte, dopodiché scrivono "Siamo nauseati da un progressismo che mentre fa i ponti d'oro alle coppie gay, crea ogni difficoltà alle coppie etero che devono adottare un bambino. Abbiamo creduto in valori sbagliati".
    Sulle prime, sembrerebbe di leggere -...
    Per una coppia etero è sempre stato difficilissimo adottare un bambino… talmente sfiancante e doloroso perché sottoposti a rigidi controlli che molte persone hanno rinunciato
     
    Confermo. Non per esperienza personale ma per esperienze di amici. Fino ad ora, per quel che ho potuto sapere dai media, le coppie omosessuali i figli li hanno adottati fuori Italia, come tante altre coppie etero. Quindi ...difficile stabilire una disparità di trattamento. Sulla difficoltà, creata dalle leggi italiane per le adozioni, io e non solo io, abbiamo il sospetto che le rendano difficili perché gli orfanotrofi, definiti ora in base al "politicamente corretto" - Comunità educative - percepiscono minimo 90 euro fino a 130 euro/giorno per bambino, considerando poi che molte sono private.... Detto ciò, tanto per non uscire dal "seminato" dell'articolo....concordo.
     
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  13. Una modesta proposta

    Nel 1729 il dottor Jonathan Swift, universalmente noto per “I viaggi di Gulliver”, pubblicò una satira dal barocco titolo di “Una modesta proposta per impedire che i bambini della povera gente siano di peso per i loro genitori o per il Paese, e per renderli utili alla comunità”, che viene più agevolmente citato con le sole prime tre parole. In esso Swift, che era un misantropo ma sinceramente colpito dalle condizioni di miseria del popolo nella sua Irlanda, esasperato dall'abbandono...​
    È , a mio modesto parere, la soluzione più intelligente che finora ho avuto modo di leggere e sentire. L’odio tra palestinesi (Islam) ed israeliani è direi biblico. Tra loro è in atto una guerra di religione (per noi incomprensibile) sfruttata dalla “mafia mondiale “ come ben ha descritto la mente acuta, all’apparenza cinica invero realista, di Franco Marino nei suoi ultimi articoli, specialmente nell’ultimo, incisivo e che non si presta ad interpretazioni ambigue. Non mi dilungo in analisi geo politiche che non mi competono ma ho la mia opinione in merito. Ho avuto l’occasione di visitare quei territori, una realtà per noi incomprensibile. Complimenti a lei che leggo e attendo di leggere sempre con vivo interesse.
     
    Grazie Gabriella. Ho rischiato, con questo articolo, di dispiacere agli uni e agli altri, ma ho voluto davvero sforzarmi di cercare una via d'uscita (anche se solo come esercizio retorico, dato che nessuno ai piani alti mi legge né mi prenderebbe sul serio) non solo dalla guerra, quanto anche dal clima velenoso e di isteria di guerra che si è instaurato anche in questa come in altre occasioni. Anche io sono stato laggiù, e vi ho lasciato uno dei miei migliori amici (che se n'è andato quest'anno), e però è necessario mantenere la mente fredda e vedere tutte, o almeno il maggior numero possibile delle varie facce della realtà (sennò a che servirebbe la filosofia?). Arabi ed ebrei sono lì, entrambi col buon diritto di vivere a casa propria. Nessuno può cacciare del tutto l'altro, a meno di non eliminarli tutti fisicamente, ma nessuno ne ha comunque i mezzi. DI farli vivere in uno stesso Stato non se ne parla, è ideale irenistico che cozza con l'odio sedimentato e le fresche memorie che evocano solo vendetta. Allora sarebbe davvero il caso, con l'intervento e magari la pressione delle potenze mondiali, di tenerli separati a forza per abbastanza tempo, come si fa con quelli avvinghiati in una zuffa in cui qualcuno rischia di lasciarci la pelle, almeno finché non si sono calmati. Una soluzione che dispiaccia un po' ad entrambi, ma che per questo dimostri che entrambi stanno pagando un prezzo, e nessuno quindi ne esca umiliato, da perdente. La "resa senza condizioni" infatti è altra soluzione oscena, da potenze anglosassoni, che si ha solo quando l'avversario è annichilito. Poi, si vedrà: finché ci saranno esseri umani non sarà mai finita.
     
  14. Fuck Israel!

    Cominciamo con lo sgomberare il campo da un paio di argomenti calunniosi assai frequenti: l’antisemitismo e la teoria del complotto giudaico. Ammetto di essere contro Israele, almeno nella sua configurazione attuale (in futuro la ditta potrebbe cambiare protettore e registro), ma nego con risoluta franchezza di essere antisemita. Il sionismo, che non coincide con l’ebraismo, ha seguito il destino di quei nazionalismi e internazionalismi esasperati che finiscono col fungere da utile idiota...
  15. Lo Shabbat Nero di Israele

    Se non altro adesso so che i vertici di Hamas leggono i miei articoli. Altrimenti perché scatenare, con tanto tempismo, una guerra che riportasse la questione palestinese alle prime pagine proprio qualche giorno dopo che io ne avevo denunciato la scomparsa?

    Battute a parte, quello che sta accadendo è interessante a livello geopolitico a prescindere dal livello emotivo con cui in genere se ne parla (e se ne è sempre parlato). Nonostante abbia amici di lunga data in Israele, se volessi...​
  16. Israele contro Palestina: se proprio devo (di Franco Marino)

    Dopo il mio ultimo articolo su Israele e Palestina sono fioccate le accuse più disparate, tra cui una in particolare, quella secondo la quale io non mi schiererei per convenienza. E viene da sorridere per vari motivi: per la convenienza e per l'accusa di non essere schierato. Se io pensassi alla convenienza, mi accoderei ad uno dei tanti clan ultrà che girano nel web e questo mi porterebbe a diventare rapidamente un'istituzione presso costoro. Quanto poi al non essere schierato, è ancor...
    Alcuni errori che ho la presunzione di correggere: tutta l’area geografica di chiamava Palestina. Non esiste uno stato Palestinese : esiste un insediamento di arabi, giordani, siriani , egiziani , nomadi rifiutati ai tempi dai rispettivi stati di appartenenza. Quindi nessuno ha tolto territorio a nessuno. Finché non sarà chiaro questo ogni discorso sarà falsato da una non verità . Esistono delle organizzazioni terroristiche che non combattono per assegnare territorio ai cosiddetti palestinesi, che hanno come unico svopo quello di cancellare Israele dalla geografia del luogo….and so on….
     
    Tutto é nato con me nel 1948 e finirà con me quando? Quando Dio vorrà e...se la tua promessa di scrivere su questo argomento tra 10 anni é sincera...grazie perché mi allunghi un bel pò la vita
     
  17. Soggetti smarriti

    Dopo aver scritto lo scorso articolo sull'Armenia, e di come gli armeni siano stati del tutto dimenticati dal dibattito pubblico e dal giornalismo (se non per qualche servizio estemporaneo e che non spiega nulla di come si sia arrivati ad oggi), mi è venuto da pensare che non si tratti dell'ultimo caso di questo tipo, ma che ve ne siano altri, anche più significativi.

    Da buon progressista, negli anni '90 e 2000, non mi bastava ricevere il Verbo dalla stampa “libera e indipendente”...​
  18. Il polpettone delle stragi

    Sono passate poche ore dal 43esimo anniversario della strage di Bologna.
    Vorrei invitarvi a fare alcune riflessioni. Da troppi anni si accavallano teoremi iperpoliticizzati volti a chiarire l’origine di quel tragico evento, uno dei tanti che funestarono la Prima Repubblica.
    Gli autori furono i Nar o i comunisti palestinesi? Non ve lo so dire; per me il nocciolo della questione è un altro. Scaricare la colpa sulle ideologie rosse e nere (eterna riproposizione del conflitto tra guelfi e...
  19. La mia indifferenza per la sorte di Zaki (di Franco Marino)

    Ad oggi, l'argomento più in voga presso gli antiputiniani è che Putin sia uno che ammazzi gli avversari politici e questo costituirebbe un motivo per non supportarlo. Essendo un putiniano moderato - putiniano nel senso che per me Putin è un grandissimo politico, ma moderato perché non mi sognerei mai di negarne le ombre - non ho mai escluso l'ipotesi. Sono semplicemente partito da alcuni presupposti strettamente legati tra loro. Cosa fosse la Russia prima di Putin; la paura dei russi che...
    A parte che la storia di Zaki non ho perso tempo a seguirla e me ne frego di lui, riesci a stupirmi spesso con la tua competenza in geopolitica quasi....alla pari du una vecchia volpona come me che il mondo lo ha conosciuto non tramite Alpitour ma spesso lavorando con tecnici e operai delle classi cosiddette inferiori. Quelli che ti portano a casa loro a mangiare e capisci come gira. Per questi ti amo😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍
     
  20. Chiedimi chi era Berlusconi

    Dimissioni, una parola che sa di resa e che pertanto non poteva sussistere nel vocabolario di quel meneghino ferrigno che stamattina si è dimesso dalla vita alla bella età di 86 primavere, lui che dichiarava “Camperò fino a 120 anni”; lui egotista impenitente che cercava di carpire il segreto dell’eterna giovinezza. Quand’ero adolescente e “di sinistra” non perdevo una puntata di Parlamento in, la trasmissione di approfondimento politico condotta da Piero Vigorelli. Guardavo e mi...
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