La subordinazione di un paese genera inevitabilmente un deficit cronico di realismo politico che investe tanto i partiti quanto i militanti. Le parole d’ordine che risuonano nelle bocche della sinistra petalosa e della destra neoconservatrice, fuoriuscite dalla medesima matrice trozkista, sono democrazia, diritti umani, libertà e altri stupefacenti. Nel campo degli affari internazionali le ragioni morali e idealistiche rappresentano un fastidioso polverone. Quando si tratta di...
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