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  1. In morte di Gianni Pardo (di Franco Marino)

    Gianni non è morto oggi ma una decina di giorni fa.
    Ho aspettato qualche giorno prima di scrivere una riflessione perché, oltre alla mazzata ricevuta quando ho saputo della sua scomparsa, non ero riuscito ad elaborare uno scritto che rendesse giustizia sia alla sua persona che alla sua importanza per me, sia che confortasse la moglie Alida, tributandogli dunque il giusto omaggio a quello che, prima ancora di essere il riferimento principale di tutti coloro che lo hanno letto, è stato suo...
    Pochi Uomini sanno riconoscere tanto valore nell'altro.
    Mi dispiace per questa tua perdita e ti ringrazio per questo ricordo scritto con tanta ispirazione per un uomo di valore ma di cui pochi avrebbero ritratto professione e personalità con tanto trasporto, riconoscenza e capacità di osservazione minuziosa.
    Sei una bella persona, limpida e sensibile e molto intelligente.
     
    Ti leggo sempre con grande attenzione e, sopratutto, piacere. Bellissime parole del cui cui ormai sembra smarrito il senso. Del mio mondo ormai si sono smarriti tanti pezzi, non solo un altro. E, seppure tristemente, mi associo nell' accettare quel che del tempo mi resta sempre meno piacevolmente.
     
    Franco la vita non è una staffetta, certi incontri,i buoni maestri , le persone che noi stimiamo probabilmente sono avvenuti affinché noi avessimo la giusta direzione… sono stati una guida
    Ognuno di noi ha i suoi e niente finisce con lui anche se sicuramente è il momento del dolore e sarà sempre una mancanza
    Quello che siamo oggi è ovviamente il frutto di tutto questo e continuerà ad esistere perché ha lasciato traccia
    Una meravigliosa traccia
     
    Mi spiace tanto, una persona così è un piacere averla incontrata, anche se adesso non c'è più ti rimane davvero tanto di lui, e lo tirerai fuori man mano che ne senti l'esigenza. Di contro lui ha lasciato talmente tanto che non morirà mai.
     
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