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  1. Favola con vista

    Recentemente, Franco Marino ha parlato della valenza educativa delle favole di Esopo, facendomi pensare, per estensione, al valore dei racconti di fantasia, nella storia della letteratura, proprio come mezzo per far passare una lettura in filigrana della società e degli uomini, a volte anche tramite una feroce satira. In antichità il successo di Esopo fu tale che, a Roma, un certo Fedro lo tradusse in latino aggiungendovi di proprio. In tutte le tradizioni popolari che conosco, dalla...​
    Che meraviglioso excursus! Ho rivissuto con emozione le fiabe che ricordo e le sporcacciate di De Laclos, De Nerviat, De Sade lette di nascosto in camerate di collegi, sotto le coperte con una pila. Ho una gatta fancazzista che non caccia, non si muove mangia e basta che ho chiamato Laridon😆. Mi permetto di aggiungere...in punta di piedi davanti a tanta competenza..."La fattoria degli animali" scritto da quell'autore che, ultimamente, viene citato solo per un suo romanzo, (che sicuramente molti neppure hanno letto) oltretutto mediocre, secondo me, se paragonato a questo gioiello d'ironia scritto allora contro il comunismo Staliniano. Riletto ai nostri giorni, anticipa sorprendentemente l'opportunismo politico e le modifiche legislative in funzione delle devianze sociali. Gli iniziali 7 comandamenti rivoluzionari vengono alla fine modificati e poi ridotti ad uno solo "Tutti gli aninali sono uguali ma alcuni sono più uguali di altri"
     
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    Ma sapete che l'avevo avuto in testa a più riprese (ci ho messo almeno dieci giorni per concludere questo articolo) e poi, stufo di procrastinare, nella voglia di concludere ieri, me ne son dimenticato? Esempio eccellente di "favola" per adulti novecentesca, adesso mi sento un idiota per tanta sciatteria. Grazie!
     
    Quanto alle sporcacciate, ho un meraviglioso volume francese di romanzi libertini del XVIII secolo, alcuni dei gioielli di stile, altri semplicemente delle zozzerie all'Alvaro Vitali transalpino, ma molti di gradevole lettura. E c'è un De Nerciat che forse è lo stesso De Nerviat che mi viene citato. Non sporcaccione, molto raffinato, tipicamente Settecento, però. Possibile?
     
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