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  1. Perché Monsignor Viganò ha torto (di Franco Marino)

    Nel corso degli ultimi anni svariate figure della Chiesa sono finite nel mirino di Papa Francesco per vari motivi. Per il solito - come spesso accade quando parliamo di dissenso, dove non è facile distinguere il grano dal loglio - si tratta di cialtroni o di personaggi venuti fuori dallo sciocchezzaio social che ha generato una sacca di dissidenti nella quale, tra suore e preti spogliati, pseudointellettuali che si autodefiniscono "gestori della tradizione", si infila una marea di...
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    Non si muove foglia che Dio non voglia. Noi esseri umani possiamo capire qualche frammento di ciò che accade e, nei limiti della nostra visione, possiamo vigilare su ciò che è tradizionale e su ciò che non lo è, sforzandoci sempre di seguire non la nostra volontà, ma quella di Dio.

    Gesù, nel Getsemani, ha chiesto se potesse evitare di bere "l'amaro calice", ma ha poi precisato: "non la mia, ma la Tua volontà".
    Questo atteggiamento, io credo, dobbiamo averlo su tutto, proprio perché non abbiamo una lungimiranza divina. Possiamo muoverci su ispirazione di Dio, ma non vedere l'intero disegno.
     
    Monsignor Viganò - al pari di un San Benedetto o di un San Francesco, anche loro "dissidenti" in epoche complesse - è un gigante della Chiesa, modello (basti pensare al suo "non bisogna credere che il governo di uno Stato voglia necessariamente il bene dei cittadini") anche per non credenti o fedeli di altre religioni.
    Il Pampero biancovestito, invece, resta un 🐷 corrotto.
     
    Non sono affatto d'accordo che senza un' istituzione i Vangeli sarebbero rimasti opera morta, al contrario sono vivi e vegeti perché la chiesa non è e non può essere un edificio o una struttura politico-sociale, la Chiesa siamo noi, è questo il punto centrale del cristianesimo. Concordo che Viganò è perfettamente consapevole di quello che dice e fa e che è troppo scomodo e debole per non essere "espulso". Personalmente, a Francesco riconosco un unico merito: aver fatto aprire gli occhi a molti credenti, c'è una fuga in massa dalla chiesa cattolica verso le chiese protestanti, che pur con le loro pecche, si basano sulla sostanza del Vangelo.
     
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