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  1. Turetta e tutti i limiti del complottismo (di Franco Marino)

    Ho un cruccio che devo confessare al lettore: il mio profondo rammarico per essere, spesso, visto come complottista, pur non essendolo affatto. Il problema del complottismo, infatti, è che costringendo il destinatario delle sue tesi ad impegnarsi nello sbrogliamento di tutte le questioni di cronaca politica e geopolitica, lo distoglie dall'inevitabile reazione che la scoperta impone. A cosa serve impegnarsi in un nuovo caso se già quello precedente avrebbe dovuto imporre una reazione...
    Come al solito hai centrato la questione ma io sono molto preoccupata… io non vedo più gente capace di ragionare con la propria testa
    Tu recentemente hai detto che il 2020 è stato per te un momento di spartiacque … ti assicuro che lo è stato per molti di noi e dietro non torno più
    Certe persone non faranno più parte della mia vita … io non posso perdonare
     
    Al complottismo credo poco poiché penso che al mondo ci siano più tonti che furbi. Il pericolo dell'uso di IA lo vedo nella facilità di accesso e gestione di tali programmi da parte di sconsiderati. Ho ritrovato un articolo del NYT di tempo fa. Racconta di uno studente morto cadendo sui binari della metropolitana di e rimasto ucciso sul colpo da un treno in arrivo.
    Nei giorni successivi alla sua morte sono apparsi articoli sui giornali online, foto e video in Youtube con false riprese e dettagli sulla sua età e sulla causa della morte. Chi aveva utilizzato l'IA aveva approfittato dell'evento per testare le loro capacità informatiche, alla faccia dei parenti in lacrime.
     
  2. Il problema della violenza sugli animali oltre i deliri social (di...

    Sui newsfeed di tutti i social campeggia la notizia del povero Aron, il pitbull bruciato vivo, con conseguente indignazione generale e di una ragazzetta di Palermo che ha buttato un gatto in una fontana, facendolo annegare.
    Il copione è sempre lo stesso: torme di idioti che si scannano sui social equamente divisi tra sadici psicopatici che incrudeliscono sugli animali e adrenalinici cretini multimediali che invocano giustizia di piazza, sputtanamento mediatici, ergastoli e chissà che...
    Veramente ci vorrebbe la patente per riconoscere chi è capace di prendersi cura di un animale
    Anche io non avevo sterilizzato il mio gatto… volevo che fosse libero
    Sono stata criticata da tutti
     
  3. Il caso Dalmastro-Pozzolo ovvero con questa sinistra, la Meloni può...

    L'errore più comune di quando si ascolta o si legge una dichiarazione è di fermarsi al "testo" e di non andare oltre, cioè non guardare il "sottotesto". Ma questo errore si estende anche alla valutazione delle azioni. Quando una cosa ci appare illogica è perché spesso la logica è un'altra. Così, durante la campagna elettorale delle politiche del 2022, ho capito che la sinistra era cosciente che avrebbe perso quando Letta iniziò a caricare a testa bassa contro la Meloni, dicendo le cose...
    Il Pd si appiglia alle pistolettate di Capodanno di Pozzoli perché su tutte le altre questioni dirimenti la pensa esattamente come i suoi avversari, anche quando finge di dissentire.
     
    Il Paese è nella "me-lma"...
    Hanno fatto a gara a chi ne spargesse di più, prima, dopo e durante...
    La melma ora è diventata "lozza"...
    e noi (?)... periamo di non affogare!...
     
  4. Il Discobolo e i flagellanti

    Come per molte altre opere d'arte che mi avevano affascinato e innamorato sin dall'adolescenza, anche del “Discobolo” di Mirone ignoravo la collocazione precisa e mi son meravigliato a scoprire, grazie ad una notizia di cronaca, che stava molto più vicino di quanto non sospettassi: per la precisione a Roma, al Museo Nazionale. Ma la sorpresa più grossa non è neppure stata questa. Come qualcuno avrà notato, magari con difficoltà, essendo ogni altra notizia stata soffocata dalla recente...​
  5. Il punto di vista del sovietologo occidentale (di Franco Marino)

    Le persone di una certa età - io ho una certa età ma non ho ancora "quella certa età" - raccontano sempre che ai tempi dell'URSS c'era, nei giornali occidentali, una figura specifica: il sovietologo o cremlinologo.
    La funzione di questa figura era di leggere attentamente gli enigmatici comunicati che il Cremlino rilasciava, e di trarne più informazioni che si potesse. Per chi deve capire in che direzione vada un regime in base alle dichiarazioni ufficiali, questa figura può essere molto...
    L'Occidente è un sistema totalitario (in alcuni ambiti libero o parzialmente totalitario) asettico e molto sofisticato, capace di bizantinismi impensabili e di cineserie che farebbero impallidire il più ingegnoso dei mandarini. Ti uccide con l'indifferenza, come le donne. L'Occidente è donna. Lo temo e al tempo stesso lo ammiro.
     
    All'inizio del conflitto riportavo in fb, per par condicio, le informazioni da parte dei media russi anche perché tutte le reti tv russe furono oscurate e si vedevano solo in Telegram, dove gli iscritti erano pochi. Dopo una serie di attacchi in quanto filorussa e americofoba, ho smesso. Tanto sapevo come sarebbe finita. Poi ho riportato le informazioni da parte ucraina (l'ucraino é abbastanza simile al russo e ogni tanto usavo il traduttore) di un giornale online "Cтрана" = Strana = Paese sorprendentemente obiettivo, e comunque le critiche sono arrivate. Ho smesso di informarmi perché gli ucraini mi fanno pena. Già da fine estate, in alcune zone di guerra, i russi hanno ricevuto l'ordine di non sparare sugli ucraini se non in attacchi diretti e violenti. Si danno facilmente prigionieri perché se tentano la fuga o non combattono, vengono ammazzati dai loro capi. I russi li trovano affamati, anziani, malati di tutto, tbc, tumore,diabete, mangiati dai topi e, recentemente donne...incinte. Raccontano di essere stati aggrediti/e dalla milizia e mandati/e al fronte senza addestramento, talvolta senza equipaggiamento. Tante ne ho viste bella mia lunga,e avventurosa vita, ma...così...ancora no.
     
    L’informazione farlocca ce ne ha fatto passare tante , solo prendendo ad esempio il fatto che durante l’era Covid ha aizzato categorie che sono arrivate ad odiarsi a vicenda , ha estrapolato tutta la disumanità dalle masse , quella disumanità che viene fuori nei momenti di maggiore difficoltà o paura . Caratteristica dell’essere umano . Ne abbiamo passate ma qualcuno in più forse oggi sta cominciando a svegliarsi . Ad imparare a leggere le cose in modo piu giusto. Perché prima o poi ci si imbatte col riscontro su ciò che accade rispetto a ciò che si racconta
     
  6. SCUSATE SE ESISTO

    Qualche mese fa mi ritrovai a vergare un articolo intitolato:"L'Eleganza del Male" (https://www.lagrandeitalia.net/alessio-paolo-morrone/2023/06/09/leleganza-del-male/) nel quale esprimevo alcune riflessioni riguardo l'efferato omicidio di Giulia Tramontano, la povera ragazza di Senago(MI) trucidata dal proprio compagno mentre ella era al settimo mese di gravidanza.



    Come tanti altri fatti di cronaca nera il dramma di Senago, oltre a suscitare orrore e indignazione nell'opinione...
  7. Ma di quale patriarcato blaterate? (di Franco Marino)

    Dai deliri di questi giorni contro il maschio ai progetti di Bill Gates per eliminare il cromosoma Y, da Fiorella Mannoia che - giuro, non è Lercio - annuncia che cambierà il testo della sua canzone più famosa (peraltro manco scritta da lei) trasformandolo in "Ti diremo ancora un altro.. NO", la sensazione di molti osservatori è che il progressismo abbia imboccato una pericolosa china psichiatrica. Psichiatrica perché quelli di cui sopra sono deliri - e su questo non concedo un millimetro...
    Bravo! Ultimamente ho sempre difeso i maschi, data l'isterica deriva psicofemminista ...però solo ultimamente. Perché una svolta ci voleva e come tutte le svolte rivoluzionarie, si comincia con gli eccessi.
    Se, quand'ero ragazzina 70 e 60 anni fa, avessi potuto denunciare ogni palpata di culo, ogni carezza non richiesta, ogni bacio lascivo sul collo, ogni infilata di mano nelle mutande, da parte di adulti, per di più amici di famiglia, avrei rovinato i"patriarchi" di in intero paese e, successivamente, un intero ordine religioso di suore lesbiche. 😂😂😂😂
    ..
     
    Eccezionale! Sono un pochetto più pessimista di te nel senso che negli ultimi 10 anni anche i cosiddetti onori non hanno più prevalenza maschile se non in ruoli talmente apicali che potrebbero essere tranquillamente scorporati se facessimo un'ipotetica media degli 'onori distribuiti per genere'.
     
  8. Giulia Cecchettin e il subdolo inganno della cronaca nera (di Franco...

    Non di rado, per trovare un mafioso, bisogna infiltrarsi nella sua banda per cercare di capire dove scovarlo e come si struttura la sua organizzazione. Un compito delicatissimo che porta il poliziotto o il carabiniere a cui viene assegnato a diventare come quei mafiosi tra i quali si dovrà muovere e per il quale dovrà sottoporsi ad un durissimo addestramento nel quale ogni dettaglio farà la differenza. Al tempo stesso, fatte le ovvie e dovute proporzioni tra un poliziotto e un anonimo...
    Guarda Franco...premetto che mi riferisco al puro sistema mediatico, con rispetto per le vittime e famiglie, ma...il fattaccio è caduto come cacio sui maccheroni dato che la storia della bimba inglese è finita.
     
    Concordo. Tra l'altro Indi era una BAMBINA, quindi femmina, ma non c'è stata la stessa levata di scudi che per Giulia. Non sto a dilungarmi sulle differenze di trattamento, ma sono sintomatiche della sottile propaganda che è sempre in agguato.
     
    Ringrazio l'autore per questo articolo, apprezzo sempre chi cerca di ricostruire e spiegare una vicenda complessa.
    Due consiserazioni.
    1) Sulla vicenda di Pamela Mastropietro.
    Uccisa, fatta a pezzi ficcati in due valigie poi scaricate in un fosso.
    Facciamo il paragone tra Silvia e Pamela.
    La prima con un clamore mediatico impressionante che Pamela non ha avuto neanche di striscio, anzi, con i media che sembrava volessero in un certo senso nascondere l'efferato delitto.
    2) Quando c'è un accanimento impressionante di coltellate e disprezzo totale verso una persona mi sono sempre chiesto cosa abbia potuto scatenare una simile violenza.
    Nel caso del recente delitto, se quello che ho letto è vero, si capisce cosa abbia mosso la rabbia immensa anche se, ovviamente, non c'è giustificazione che tenga.
    Però la vicenda mi fa concludere che ho ragione quando immagino che una violenza inaudita non può che scatenarsi o da un corpo saturo di alcol o droga e/o da una provocazione che mette alla berlina pubblica quello che poi diventerà il proprio assassino.
     
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  9. Facebook a pagamento: lo scandalo sul nulla (di Franco Marino)

    Da quando ho lasciato il precedente giornale per il quale scrivevo, il mio ex-direttore - che non l'ha mai digerita (anche se non lo ammetterà neanche sotto tortura) - non fa altro che contattarmi in privato ogni volta per spiegarmi per filo e per segno perché a lui i lettori fanno schifo. La sua tesi, sostanzialmente, è che il lettore medio sia cretino mentre io sostengo che in realtà il lettore vada guidato, senza essere insolentito. Sono punti di vista diversi. Ma la pensiamo così...
    Appunto! Inoltre si può non citare i dati personali : professione, luogo di abitazione, ecc ecc. Si può non mettere foto personali, o di figli, o di parenti, di ristoranti, di convivi. Si può non far sapere ai ladri che si é in viaggio, che la casa é vuota. P.S. tutti quelli che si definiscono blogger o giornalisti pensano che chi disapprova ciò che scrivono sia scemo.
     
    Io sono uno di quelli che, in oltre quattordici anni e qualcosa come otto o nove profili aperti, non ha mai inserito né un dato personale vero né una foto di sé riconoscibile. SOno in clandestinità, non sono famoso, ma ho la mia privacy.
     
    Però pagano il canone Rai per (non) guardare i nei di Bruno Vespa, le decrepite messaline della domenica pomeriggio e le mistress attempatelle della disinformazione. Contenti loro...
     
    M
    "i social non esistono perché vogliono spiarci ma perché l'uomo medio - compreso il sottoscritto, sia chiaro, anzi "compresi tutti" - è una persona bisognosa di attenzioni e di sentirsi stimato per ciò che fa, mettendo in mostra le proprie qualità, illudendosi che se si impegna un po' di più, potrà diventare Presidente del Consiglio oppure coniglietta di Playboy. I social nascono per questo e per nient'altro che questo: narcisismo, vanità, esibizione."

    L'unico punto che mi sento di criticare è questo, nel senso che il fine dei social non credo sia, nello specifico, gonfiare la vanità del singolo, ma nemmeno che, in principio, siano nati per spiarci.

    Le potenzialità, positive e negative, dei social si sono scoperte nel tempo e certamente è molto semplice sfruttare l'egocentrismo individuale per trarre informazioni, dati sensibili e quant'altro.
    Ognuno di noi può agire per limitare l'influenza dei social nella propria vita, sapendo che, in ogni caso, o tramite la pubblicità o tramite l'obolo, non possiamo liberarci totalmente di questo mezzo.
    A meno di non rinunciarvi tramite la cancellazione dell'account, ovviamente.
     
  10. La moglie di Crosetto e la legislatura del nulla (di Franco Marino)

    Sin dalla vigilia delle elezioni che avrebbero poi portato la Meloni a Palazzo Chigi, scrissi che avremmo avuto una legislatura cosmetica, con una maggioranza a far bigionica su questioni di lana caprina, e un'opposizione che avrebbe talmente radicalizzato i propri toni fino a diventare insopportabile. Non è profezia, è che ormai conosco i miei polli. Abbiamo una maggioranza che conclude poco o niente e un'opposizione affidata ad una palese macchietta come la Schlein che, tutte le volte...
  11. Mezzi di locomozione scolastica

    Mezzi di locomozione scolastica.
    Vado a prendere mia figlia a scuola, e naturalmente mi metto in piedi ad aspettare, l'apertura del cancello. Al mio fianco si mette una vettura in tripla fila, in modo tale che il conducente possa guardare il cancello senza sforzare il collo, lasciando la macchina accesa, per via dell'aria condizionata, incurante che il suo tubo di scarico era sotto il mio naso, e il calore sprigionato dal motore, raddoppiava la calura di un settembre arido, allora senza dire...
  12. La cronaca nera come strumento per fini politici (di Franco Marino)

    Chi, come me, è nato all'inizio degli anni Ottanta, era bambino quando Pietro Maso uccise i genitori assieme ai suoi amici, e poco più che adolescente quando, a Novi Ligure, Erika e Omar uccisero la madre e il fratellino di lei. La cosa che mi chiedevo di quei delitti era come mai, se, scorrendo il giornale, spesso leggevo di Tizio che uccideva la madre e il padre a Sbruppate sul Minchio, e Caio uccideva il figlio o la figlia a Roccapuzzetta, solo alcuni finivano sotto la lente...
    Quando nel lontano 1967 decisi di studiare la lingua russa, oltre all'idioma, imparai tantissime altre cose grazie al nostro professore, un russo ex diplomatico che era riuscito a fuggire dall'URSS. Innanzitutto: LA PROPAGANDA, elemento fondamentale per lo stato sovietico per condurre il popolo verso una direzione o un'altra a seconda delle politiche. Più che i libri classici ci faceva leggere gli unici due quotidiani che si acquistavano alla stazione centrale a Milano: Pravda e Izvestia. Faceva notare metodicamente come ogni notizia, di cronaca nera, o di cultura, o economica, o le previsioni del tempo, fosse elaborata in modo da provocare sensazioni precise: timore, paura, orgoglio, fiducia, odio, ammirazione ecc ecc verso qualcosa o qualcuno (nel caso di dissidenti). Sottolineava come quella propaganda fosse "sottile" e le informazioni, vere ma manipolate, entrassero scaltramente, perfidamente, nella mente della gente. Così oltre alla lingua imparai a decriptare i media, quelli italiani con enorme facilità dato che la propaganda é sempre stata fatta in modo rozzo e banale. Questa pappardella per dire che tu, uno scugnizzello nato nell'80, ci sei arrivato da solo. Tanto di cappello o...chapeau, stavolta uso un francesismo che di anglicismi ne ho le tasche piene
     
    La colpevolizzazione del porno io la vedo funzionale all'attacco al maschio, diciamo bianco, in corso. Del resto a chi propaganda, volutamente e con secondi fini, un'inesistente "cultura dello stupro" serve la creazione di facili associazioni di idee per continuare la propaganda. maschio=libido=violenza=porno=stupro. Che poi pensa togliere occasioni di masturbazione/fantasia erotica a potenziali stupratori, come andrà a finire?
     
  13. Arisa, Morgan, Mancini: come media e politica truffano lettori ed...

    I dati parlano chiaro. I partiti sono in netta crisi, l'astensionismo sale alle stelle e i media tradizionali - annoverando tra questi giornali, televisioni e radio - perdono ogni anno lettori, diminuendo la tiratura. Inoltre, i conti di nessuna di queste realtà sono sostenibili: significa che se non interviene lo Stato - o direttamente o attraverso le banche - queste realtà dell'informazione e della comunicazione semplicemente sarebbero chiuse da un pezzo. Chiedersi le ragioni di una...
    Vero, verissimo; devo, tuttavia, spezzare una lancia a favore de La Verità di Belpietro a cui sono abbonato da 2 anni. Vannacciate a parte, che purtroppo sono in prima pagina e avrebbero pure rottolcazzo, sui temi da te citati che, giustamente, sono quelle di interesse generale, tranne l'implosione USA dei quali la linea generale spesso lecchina e purtroppo gli autovelox spaccati, Borgonovo, Giraldo (ladurezzadelviver), Boni Castellane, ma anche Veneziani stanno facendo un ottimo lavoro per essere una fonte di informazione mainstream.
     
  14. Lo stupro di Palermo ovvero rivoglio uno stato di diritto (di Franco...

    Quando si verificano vicende come quella dello stupro di gruppo di Palermo, ma anche come quella di Impagnatiello, mi viene un istinto di cui, confesso, mi vergogno e di cui peraltro ho già parlato: schierarmi dalla parte dei colpevoli, vedere se tutto sia come si racconta, diffidare di quelli che, proferendo insulti e minacce sui social contro il cattivo, cercano di sedersi al tavolo dei "buoni". Un po' deriva dal vecchio istintaccio di sedermi accanto ai cattivi quando il tavolo dei...
    Poco in sintonia con questo tuo articolo stavolta.
    Erika De Nardi avrà trovato marito perché fisicamente attraente e perché,talvolta,la sindrome della crocerossina non è di esclusivo appannaggio delle donne...
    Andrebbe modificata la Costituzione e introdotta la pena di morte per i casi di delitti orripilanti con colpevoli colti in flagrante o rei confessi. La rieducazione del galeotto è una bufala senza eguali. La galera ti rieduca se vivi sapendo che non ci tornerai mai più (i lavori forzati raddrizzano le schiene più ostinate),l'eliminazione degli ostinati è un vantaggio (in termini di costi e di sicurezza) per la società, non un danno. Ma tanto,col Vaticano in Italia, continueremo a fare bau bau ad ogni delitto mostruoso e i mostri ce li ritroveremo in giro nuovamente 🤬
     
    Sono sostanzialmente d'accordo, ma a me spaventa pure la faciloneria perdonista che spesso imperversa nel nostro Paese. Innanzitutto assistiamo spesso ad un doppiopesismo oltranzista della magistratura e delle stesse forze dell'ordine nei confronti di cittadini italiani rispetto agli innumerevoli irregolari che continuano ad essere "importati" nel nostro Paese (A Meloni, mbeh???). Poi vi è una nauseante tendenza a "capire, spiegare, contestualizzare" pure di fronte a reati mostruosi come stupro, pedofilia, infanticidio col risultato di minimizzare sia l'orrore di quegli atti sia di chi li compie ("I compagni che sbagliano"). Io al "recupero" di Erika non credo neanche un pò, mi spiace. Quando si supera una determinata linea, non credo si possa tornare indietro.
     
    M
    I casi di stupro, a danni di donne o bambini, mi hanno sempre turbato molto. Da donna, avverto visceralmente il senso di orrore che una violenza simile possa suscitare, quindi non condivido questo tuo post.
    Però credo che il problema sia a monte. Un serial killer, per esempio, ha una sua psiche che lo muove a compiere atti atroci sulle vittime, delle vere e proprie torture che portano alla morte vera e propria. Non si limita a un colpo di pistola in testa, perché il serial killer prova piacere a uccidere.
    Mi domando, invece, cosa passi nella testa di ben sette persone che si accaniscono su una ragazza per stuprarla. Cos'è che ha condizionato il loro comportamento? Perché la loro coscienza non è intervenuta per fermarli e soccorrere un essere umano ripetutamente abusato e che chiedeva di smettere?
    Al di là della pena, che spero sia durissima, dovremmo chiederci come, noi tutti adulti, stiamo educando le nuove generazioni, con cosa li stiamo influenzando e, finché si è in tempo, cambiare rotta.
    Ma per farlo occorre domandarsi: cosa si agita in me? E come questo si trasmette al prossimo?
     
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  15. Il caso De Angelis e le dimissioni dalla verità (di Franco Marino)

    Se oggi dicessimo che l'Italia è una colonia senza sovranità, molti scrollerebbero le spalle e penserebbero di avere a che fare con un complottista. Certamente l'Italia *formalmente* non è una colonia. Ma senza un esercito autonomo, con decine di basi militari di un paese straniero - le basi NATO non sono le uniche basi straniere di questo paese, tanto per la cronaca - e l'obbligo di fatto di chiedere il permesso a poteri esterni per ogni singolo passo, mi sembra chiara la conclusione...
    Io ho sempre votato perché mi posso permettere di criticare l'operato di chi voto, è una mia questione di principio. Dopo 15 o 16 volte che sono andata a votare e l'esperienza di 48 o 49 o 50 (non li conto più) governi che ho visto, mi sono affidata all'astrologia in base alla quale Giorgia Meloni è predestinata a rimanere in sella per anni. Quindi ho votato per avere un capo di governo che resistesse per una legislatura, sarebbe un buon inizio per gli italiani, dopo l'esperienza Berlusconi.
    Detto ciò, secondo me, ogni tanto la sua origine borgatara la fa straparlare per compiacere. Ero abituata a politici ugualmente proni agli States ma laureati e, in modo razzista, dico che chi ha un elevato livello di studi si comporta in modo più attento. Puntualizzo...laureati di una volta, prima delle "lauree brevi".
     
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    Di questo passo, col caos che incalza, qualcuno finirà col desiderare la "brace" cinese pur di riavere un minimo di ordinata normalità. Vorrei essere smentito.
     
    L'unica piccola nota di merito di una Meloni rispetto a Draghi/PD/Monti ecc.. È secondo me questa: partiamo da uno schema 'medievale', c'è un sovrano o signore con poteri assoluti (USA), ci sono i vassalli (asse franco-tedesco) e ci sono i valvassori (l'Italia).
    Ora, questi vassalli negli ultimi 30 anni, utilizzando il potere residuale lasciatogli dal signore, che per controllarli e blandirli allo stesso tempo gli creò la UE, hanno maldestramente bistrattato il valvassore depredandone ricchezza e territori ben più dell'obolo richiesto dal signore, che sostanzialmente è la NATO, ma non per forza la rovina economica.
    La scommessa della Meloni, sembrerebbe, è provare a capire quanto rivolgendosi direttamente al Sovrano assoluto senza passare dai vassalli, che comunque al re stanno un pochetto sui coglioni da quando zerbinano con l'imperatore del Celeste Impero senza chiedere e da quando hanno tradito la gabbia UE comprando un pó troppa legna dallo Zar per il camino, possa garantirle la ripresa di alcune briciole di sovranità residuale, quantomeno in campo economico, persa nel trentennio a causa del taglieggiamento fatto dai vassalli.
     
  16. Quella stupida voglia di normalità del popolino (di Franco Marino)

    Se immaginassimo una famiglia dove si scopre che il capofamiglia trama contro i suoi familiari per arricchire l'amante con cui ha fatto altri figli, la famiglia defraudata non ha solo il dovere di indignarsi ma anche di scacciarlo di casa. Passi per la scappatella dell'uomo che in fin dei conti sa benissimo che non rinuncerà mai alla moglie, ma un tradimento così basso macchierebbe per sempre l'uomo agli occhi della gente. Immaginate se quello stesso capofamiglia si presentasse al tavolo...
    È impossibile dimenticare e ancora più impossibile perdonare.
    Tutt'ora negli ospedali c'è obbligo di mascherina. Per il ricovero è obbligatorio il tampone. Poi ti ritrovi in stanza, con bagno in comune, un'alcolista reduce da bagordi con infezione alle vie urinarie che è passata al sangue.
    Non si dimentica niente.
     
  17. UN "GOLPE" AL CERCHIO E UNO ALLA BOTTE

    wagner.jpg
    C'è stato un tempo in cui il sottoscritto si faceva travolgere emotivamente dai fatti di cronaca. Per esempio. Se in qualche parte del mondo veniva commessa una strage o qualche efferato omicidio, chi scrive non ha mai messo in dubbio lo storytelling veicolato dai media mainstream. Anche se col tempo tali versioni dei fatti si sono poi rivelate totalmente erronee e fallaci.


    Faccio un altro esempio. Quando l'11 Settembre 2001 ci fu il crollo delle Torri Gemelle non...
  18. Una buona notizia: Internet ha ucciso la televisione

    Il Web è il futuro, la televisione, “grande sorella cretina” per dirla con H. M. Enzensberger, è un reperto di modernariato. Non è una suggestione di Beppe Grillo, è una verità fin troppo ovvia. Su Internet trovi una mole impressionante di dati e file condivisi oltre a una miriade di surrogati del palinsesto televisivo: l’opinionista che ti fa ascoltare la proverbiale “altra campana” preservando il pluralismo; la controinformazione fatta con quattro spicci; l’intrattenimento...
  19. "Cosa faresti se Impagnatiello avesse ammazzato la tua di figlia?" (di...

    Dopo l'ultimo articolo ho ricevuto moltissime proteste in privato sia attraverso Whatsapp che Telegram, che si sostanziano tutte in un'obiezione che sembra imparabile e che in realtà non lo è affatto "Cosa faresti se ammazzassero la tua di figlia?".
    Sono quelle domande che sembrano offrire lo spunto per uno "smash a campo aperto" come direbbero gli appassionati di tennis. E invece, così come a volte si può sbagliare persino uno smash di questo tipo e buttarlo fuori o in rete, con...
    A queste domande (Cosa faresti se....) rispondo sempre che ovviamente non lo so perché non conosco le circostanze, il contesto, il mio stato d'animo, quello delle persone coinvolte ecc ecc ecc se dovesse accadere. Già detto: non posso controllare gli eventi nella mia vita, posso solo gestire le mie reazioni quando l'evento accade.
     
    Se avesse ammazzato mia figlia? Chiunque tocchi i miei figli posso garantire che potrebbero, anzi subirebbero, lo stesso trattamento fatto ai miei figli. Posso solo ringraziare Dio che oramai avendo, fra pochi giorni, 70 ed il mio più piccolo ha 42 anni non è mai successo niente a loro. Un abbraccio Franco.
     
    Probabilmente non sarebbe diventato il compagno di mia figlia, i manipolatori e narcisisti sono abbastanza prevedibili.
    Con questo non giudico la povera compagna o la di lei famiglia perché non ho vissuto la loro esperienza, parlo in generale dei tipi simili al soggetto in questione (così come descritto dai giornalisti).
     
    L'obiettivo e' quello di distruggere la razionalità, aprire le porte all'emotività senza freni e abituarci a ragionare con lo sfintere. Cavernicoli con l'AI.
     
  20. Nella gabbia degli uccelli: cronache di una mattinata nella fogna di...

    Quando io dico che in questo paese si rischia una guerra civile, passo per matto. E la cosa più curiosa, è che passo per matto soprattutto dinnanzi ai miei contatti ideologicamente più vicini i quali, non so se per la codardia tipica del borghese - che, in quanto tale, è moderato (sono un borghese anche io, per la cronaca, quindi mi do del codardo da solo) - o perché convinti che il nostro sia un popolo di rammolliti, pensano che le mie siano le elucubrazioni di una testa matta. Il...
    Twitter è così.
    In un mondo normale, se non sono d'accordo con te, leggo e passo oltre.
    Sui social e soprattutto su twitter, sembra che tutti debbano per forza andare a commentare i post coi quali discordano.
    Con cattiveria, soprattutto.
     
    "Gobba musicofila; disclaimer: christopher nolan enthusiast"😅 Tifo calcistico+bio in inglese= cialtrone assicurato. Purtroppo non me la sento di auspicare una soluzione ruandese: sono troppi e pur sempre italiani.
     
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