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  • Declino
    Se dovesse finire la guerra tra ucraini e russi, Zelinsky è consapevole...
    • Angelo
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  1. Neanche la Liguria sopporta più la sinistra (di Franco Marino)

    Dalla Liguria arrivano due dati chiari nella loro limpidezza: la vittoria della destra - che vale doppio anche alla luce di come è maturata - e il crollo ormai conclamato del Movimento 5 Stelle, nella terra del suo leader storico, Beppe Grillo.
    Chi mi legge abitualmente, sa che rigetto il vezzo di molti media di mischiare elezioni con regole diverse tra loro. Le regionali come le amministrative e le europee si fondano sulle preferenze e dunque sulla scelta del candidato. Le politiche...
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  2. Come far tornare le notti magiche (di Franco Marino)

    La scomparsa di Totò Schillaci addolora qualsiasi persona di buon cuore. Ad essere morto è, intanto, un uomo ancora relativamente giovane e con un bel po' di vita davanti, poi una persona perbene, un padre di famiglia che lascia dei figli che, per quanto possano essere indipendenti, sicuramente avevano ancora bisogno di lui. E infine un grande calciatore, che forse non è riuscito a realizzare pienamente le premesse di una carriera che avrebbe potuto consacrarlo come uno dei più grandi...
    Toto' Schillaci è stato l'eroe di noi messinesi amanti del calcio. Ha giocato per ben sette anni nell'acr Messina e ci ha fatto godere come pochi. Al suo apice è stato venduto alla Juve e da lì è finito in Nazionale. Toto' è sempre stato uno di noi, anche dopo avere appeso gli scarpini al chiodo. Qui ci stiamo spendendo tutti per intitolargli lo stadio dove lui ha impresso pagine di storia cioè il Giovanni Celeste.
    Ah, gli anni '80.
    Quanti ricordi di tempi spensierati (a parte le Brigate Rosse e gli assalti nelle università tra neri e rossi) che non torneranno più 😔
     
    Hai scritto una cosa importantissima che non ho letto da nessuna parte … veramente non c’è tempo per la nostalgia e non ha neanche senso stare sempre a rimpiangere tempi che non possono tornare
    Va benissimo il ricordo di un grande calciatore e ci mancherebbe altro non omaggiarlo
    “ dobbiamo pensare al futuro e mettere nelle condizioni le persone di creare ricchezza “
    Se non facciamo nostro questo principio veramente non si va avanti
    Bravissimo, hai centrato il punto come sempre 👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻
     
  3. Arianna Meloni e il ricatto della magistratura (di Franco Marino)

    Commentare la vicenda di Arianna Meloni, sorella di Giorgia Meloni, avrebbe senso se non fossi, come va di moda dire oggi, un boomer, se dunque non appartenessi in pieno, con i miei 43 anni, a questa deprecata categoria e, in quanto tale, non ne avessi passati almeno venti a dovermi barcamenare nella faida tra berlusconiani e antiberlusconiani. La persona di buonsenso ha sempre pensato che Berlusconi, per essere divenuto il grande imprenditore che era, certamente non potesse essere un...
    Qualche giorno fa (dopo anni, non esagero!) ho ascoltato una trasmissione su “La7”, in cui c’era come ospite collegato, il magistrato Gratteri.
    Ovvia la domanda sulle riforme e vi lascio immaginare quali siano state le risposte.
    Aldilà della giustezza o no delle riforme, mi chiedevo ma un organo di controllo può interferire così clamorosamente sulla politica?
    Ho resistito forse un paio di minuti poi ho cambiato canale!
     
  4. Mille volte meglio Temptation Island di Alberto Angela (di Franco Marino)

    Prima che qualcuno sobbalzi sulla sedia, è opportuno chiarire che non ho mai visto una sola puntata di Temptation Island. Non so chi vi partecipa, non so in cosa consista, una cosa che, in generale, so dei reality è che, a parte la prima edizione del Grande Fratello, non ne ho mai visti nessuno nemmeno di traverso. L'altra cosa che so - e che poi è l'unica mi interessa - è che piacciono a tantissime persone e questo è sufficiente a legittimarne l'esistenza. D'altronde, una TV privata vive...
    Non avendo antenne, scelgo in streaming quello che posso vedere, ed é abbastanza (e comunque pago il canone per possesso di uno schermo televisivo🥶). Noos potrebbe essere interessante se i temi trattati fossero sviluppati meglio, non buttati dentro a caso, e commentati in 10 minuti da un ...cosiddetto esperto (boh) lasciando lo spettatore con l'acquolina in bocca dato che l'informazione non viene completata. Insomma, un coacervo di temi senza capo né coda. Meglio RAI Scuola, impeccabile nello sviluppare argomenti scientifici in modo comprensibile e RAI Storia,anche quando Barbero personalizza a sinistra gli eventi. Ogni storico spinge a dx o sx é normale, ma lui racconta i fatti come la trama di un film e mi piace. Una volta Focus era grandioso, poi è passato sotto Mediaset e siamo tornati alle vite dei leoni. Altro non guardo. Ho già internet con guerre, genocidi, situazioni economiche catastrofiche e sconvolgimenti politici che mi appassionano molto di più!
     
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    D'accordo su tutto tranne che sui danni del "pierangelismo" (anche se probabilmente eri solo un po' provocatorio). Al di là di certe posizioni scientiste della Angela family (ma forse più del padre, e prevalentemente, ma, ahimè, non esclusivamente, al di fuori dei suoi programmi televisivi), non ci trovo assolutamente nulla di negativo nel loro modo, leggero ed accattivante, di divulgare la scienza, che, a differenza dello scientismo, è cosa di cui non se ne ha mai abbastanza. Ed anche durante la pandemenza secondo me di scienza ce n'era troppo poca e non troppa. Le cazzate diffuse dagli scienziati da talk show, o, peggio ancora, da comitato scientifico politicamente formato e diretto, erano ben lontane dal rigore della Scienza.
     
    Io non vedo praticamente nulla ma sono informata… so come si svolge il programma e le sue dinamiche
    Se fosse per me credo che avrebbero chiuso la maggioranza dei programmi ma non dico per un vanto … non mi vanto di nulla dico che semplicemente non mi interessa
    Io mi auguro che questa voglia legittima di leggerezza sia dovuta alla consapevolezza dei danni che possono fare certi personaggi
    Piero Angela , suo figlio avevano la possibilità di non allinearsi ad un certo tipo di pensiero e non usare la loro fama per convincere la gente a fare quello che neanche un medico avrebbe dovuto fare
    La mia stima nei loro confronti e di tanti altri è’completamente svanita in quel periodo
    Lo stesso discorso vale nei confronti anche di alcuni giornalisti che seguivo con ammirazione
    Per me non hanno e non avranno alcuna possibilità di recupero
     
  5. L'aeroporto Berlusconi e lo squallore della sinistra (di Franco Marino)

    Alessandro Sallusti, giornalista di punta dell'area berlusconiana, una volta, parlando del panorama politico italiano disse - colpendomi molto - che tutti i partiti sono chiese con una morale molto rigida, ma in quella berlusconiana è previsto il perdono, mentre la sinistra è un tribunale coranico dove ti tagliano le mani.
    E' esattamente questo ad avermi tenuto sempre lontano dal cosiddetto progressismo: la consapevolezza che con i miei peccati mi troverei molto più a mio agio con un...
    Abbiamo l'Italia tappezzata di vie e piazze intitolate a personaggi della sinistra, da Lenin a Togliatti, da Berlinguer a Rattazzi, e potrei proseguire ancora. E poi ci raccontano che la destra è divisiva. Personalmente non ho mai votato Berlusconi,, come d'altronde ormai da 40 anni non voto più per nessuno, ciò non mi impedisce di riconoscerne i grandi meriti imprenditoriali. Ormai nota doppia morale tipica di questa sinistra.
     
    Tipi umani di sinistra (dal sottoscritto conosciuti) i cui caratteri-vizi sarebbero piaciuti ad buon Epitteto: coppia alto romana radical chic (per intenderci: del tipo Birkenstock ai piedi, attico ai Parioli e villa a Castel Gandolfo con campo golf) nullatenente, percettrice del reddito di cittadinanza (ovvio..) con il malloppo detenuto nei paradisi fiscali e dedita alle truffe e agli abusi. Sempre col ditino alzato erto a moralizzatore dei costumi patri. Quando il loro amico ( che poi sarei stato io) qualche anno fa si era trovato in difficoltà penali poi archiviate, loro erano fuggiti a gambe levate dalla mia persona con l'affermazione secondo cui "..loro erano perbene.." Secondo esempio: mio ex datore di lavoro calabrese in odore di 'andrangheta, sinistrissimo, dedito al business dell'immigrazione, dedito in quanto tributarista, alle frodi comunitarie e alle evasioni fiscali per cui era anche indagato, fare la morale su Berlusconi, sempre con questa indicibile spocchia. Il buon Tom Wolfe fu facile profeta.
    Radical Chic: se li conosci li eviti.
     
  6. Berlusconi è ancora attuale? (di Franco Marino)

    La morte di Berlusconi, se qualcuno ci ha fatto caso, ha avuto un effetto dirompente nel giorno della sua scomparsa per poi svaporare successivamente. Così, ad un anno dalla sua morte, del Cavaliere non si parla praticamente più, come se fosse un personaggio esistito ere geologiche fa. Su questo molto ha inciso la pandemia che ha ridisegnato molti equilibri ma anche, forse, il fatto che da diversi anni non era più un protagonista. E tuttavia, quest'uomo per molti anni è stato il vero polo...
    Io sono stata un'elettrice berlusconiana dal mio primo voto fino al 2011, quando per me è politicamente morto. Come uomo e come imprenditore l'ho sempre stimato molto, ma preferisco non ricordarmi degli ultimi anni della sua vita.
     
    Si, gli italiani sono cambiati , ma solo perché è cambiata la storia dentro cui vivono e che è gravida di imprevisti. I sogni del tempo di Berlusconisono appannati dalla cruda realtà di oggi. L’ho sempre apprezzato, e pure oggi mi manca
     
    Io quel periodo lo ricordo benissimo, c’era una sano entusiasmo e una carica incredibile
    Sono andata da sola ad iscrivermi, la sede era in Corso Vittorio Emanuele II a Roma
    Ho partecipato un po’ alla vita politica poi mi sono allontanata…
    Ho solo un bellissimo ricordo di quell’ambiente e di quel grandissimo ottimismo che si respirava e chi non l’ha vissuto non potrà mai capire
     
    Non sono però del tutto d'accordo sul grigiore dell'Italia PreBerlusconi. Gli Anni 50 e 60 erano anni pieni di speranza (tra Ricostruzione e Conquista dello Spazio) ed anche di una certa vitalità sanamente "trasgressiva" delle nuove generazioni (riflesse anche nel cinema, nella musica e in una certa produzione a fumetti). Poi però una qualche "manina" (probabilmente d'Oltreoceano) decise che si stava "esagerando" ed ecco i Settanta con il loro carico di sangue ideologico e stragi misteriose. Gli Anni Ottanta/Novanta furono di nuovo all'insegna di un certo Ottimismo/Disimpegno con leader come Craxi prima e Berlusconi poi che ci/si illusero che potevamo essere una grande nazione con un certo grado di indipendenza e vitalità autoctona. Ed ancora una volta certe "manine" decisero che stavamo esagerando e dovevamo essere messi in riga. Ed ecco arrivare prima Tangentopoli e poi la Caccia agli Scandali del Cavaliere (che ci mise sicuramente del suo e non volle capire che, se raggiungi certe posizioni e sfidi apertamente certe nomenclature, non puoi comportarti come un ragazzino in piena tempesta ormonale nè essere ricattabile sul versante del tuo passato/presente di imprenditore).
     
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  7. Il mio ricordo di Mike Bongiorno (di Franco Marino)

    Oggi Mike Bongiorno compirebbe 100 anni e la sua è una non-presenza che è più presente che mai. Quando, in un giorno di Settembre del 2009, scomparve improvvisamente per un infarto a Montecarlo, un po' tutti avemmo la sensazione di aver perso un parente, non un signore che in fin dei conti non conosceva la quasi totalità dei telespettatori che hanno contribuito al suo incredibile successo.
    Ci sono, infatti, personaggi televisivi ai quali ci si affeziona senza neanche averli mai...
    Da adolescenti, io e mio fratello passavamo ore intere a imitare in modo sgangherato e sopra le righe i personaggi televisivi, da Mike Bongiorno a Emilio Fede, da Tinto Brass (grammelot e grugniti) a Montanelli che insultava Stefano Salvi.
     
    Quello che mi dici di Corrado non mi sorprende (avevo già udito certe voci) ma comunque un pò mi dispiace. Mike, al di là delle gaffes, mi ha però sempre dato l'impressione di una persona alla mano, anche un pò ingenua (vedi alcune vicissitudini della vita privata).
     
    Corrado era una persona di rara arroganza, privo di signorilità
    Comunque concordo nel fatto che sia lui che Mike mi ricordano gli anni più sereni
    E se mi posso permettere di dire una cosa senza che possa essere offensiva per qualcuno…riconosco la professionalità di entrambi ma anche una grandissima fortuna
     
    Essendo più attempato di te di circa 8/9 anni, ho avuto modo di vivere i tantissimi dopo cena a guardare rischiatutto o canzonissima o ancora pomeriggi domenicali a gusrdare domenica in, aspettando il novantesimo minuto. Ricordo che talvolta venivano invitati tutti insieme in qualche trasmissione: Mike, Corrado, Vianello e Pippo Baudo, apparendo a pieno titolo come capisaldi e colonne portanti della TV. Anzi affermiamo pure che la TV degli anni 60/70/80 e pure 90, anche se purtroppo non per tutti e quattro, erano loro. Condivido quindi totalmente questi pensieri, ma in modo particolare mi ha colpito la conclusione, perché evoca la sensazione che da anni non riesco a levarmi di dosso, pur avendo da anni (2020) eliminato TV e tanto altro, ovvero futuro di nuvole nere e radioattive e solo schifo e paura di vederlo palesarsi.
     
  8. Comunque vada sarà un disastro (di Franco Marino)

    Durante un Sanremo di una trentina di anni fa - mamma mia come passa il tempo - Piero Chiambretti lanciò un tormentone destinato a divenire proverbiale: comunque vada sarà un successo, ad indicare che se anche perdiamo una sfida, comunque il fatto di esserci rappresenta una sorta di vittoria.
    Non sempre si può prendere alla lettera questa dichiarazione d'intenti, altrimenti nel mondo non succederebbero le cose brutte che spesso ci troviamo a commentare. Ed anzi ci sono anche alcune...
    Guarda. Io non sono per nulla convinto che l'obiettivo di Trump e dei suoi, sia abbandonare l'Europa a sè stessa. Sicuramente il target è annientare Bruxelles e la sua Classe di Burocrati Depensanti (e su questo io pure sarei perfettamente d'accordo). L'Italia, ad esempio, continua ad essere una base strategica troppo importante per farla semplicemente affondare per sempre. Di sicuro c'è la volontà di ridefinire radicalmente accordi ed intese. Ma un governo serio (se lo avessimo, ma forse persino la Meloni potrebbe riuscirci, se riesce a restare in sella) potrebbe trovare una nuova via di dialogo e collaborazione, una volta che a Washington ritornasse The Donald. Il problema è sperare che ciò accada, e che "quegli altri" non riescano a mandare l'ennesimo Oswald a farlo fuori.
     
    Effettivamente, e pensavo avrebbero fatto peggio, è quello che Meloni e Corsetto stanno cercando di fare: un iperamericanismo in chiave duplice: sia per evitare quel decoupling che a Franco sembra inevitabile, sia, soprattutto e facendo benissimo, per essere meno vassalli del velenoso asse tedesco e soprattutto francese.
     
  9. La scemenza dei test psicoattitudinali ai magistrati (di Franco Marino)

    Gli atteggiamenti che spesso ci paiono strani di una persona non di rado dipendono dalla professione che svolge. Ho due fulgidi esempi di questo. L'inquilino a cui ho appena fittato casa - che è un commercialista, persona indiscutibilmente molto perbene ma che pianta grane su ogni singolo cavillo - e una mia parente poliziotta che, ogni volta che mi fa domande anche su banalità, lo fa con toni da interrogatorio, scordandosi che io sono il cugino, non un camorrista. Quando scherzosamente...
    Vabbè. Questa storia del test fu però una "provocazione" di Berlusconi se ricordo bene. Ed io la condivisi e condivido tutt'ora. Dopodiché è ovvio che il problema sta a monte, in riforme radicali che purtroppo i Padroni del Vapore non vogliono nemmeno che si pensino nel nostro Paese
     
    In grandi linee quel che affermi è condivisibilissimo.
    Tuttavia, se avessi la mia esperienza quarantennale sul campo, forse qualche perplessità in più la avresti.
    Vedi, ci sono Giudici che si portano dietro in ogni sentenza il loro poco equilibrio, la loro visione ideologica, i loro pregiudizi, per non parlare di quelli che, appartenenti a delle ben precise correnti, non possono fare a meno di rispondere a certi indirizzi....
    Stiamo vedendo che, sebbene il Ministro della Giustizia sia un ex famoso PM e dunque la materia la conosce bene e dall'interno, l'Anm dia subito segnali di eruzione manco fosse l'Etna... e stiamo parlando di un test applicabile dal 2026 ai neo assunti magistrati... Immagina se venisse fatto anche a quelli oggi in servizio la cui grande parte sarebbero da portare al macero... Altro che test e test.
    La magistratura italiana è una metastasi nascente dal cancro Costituzione, creato dai comunisti in seguito alla sconfitta della seconda guerra mondiale. Hanno impresso nella Carta il loro indelebile marchio e noi ne continuiamo a pagare le conseguenze... altro che la più bella Costituzione del mondo, refrain buono solo per gli allocchi questo 😔
     
    Ma io sono d'accordo con te, Giuseppe. Ma il cancro che tu giustamente denunci dubito che si possa risolvere con i test psicologici. Di base c'è da resettare un'intera mentalità che vede il magistrato nume tutelare del Bene, circostanza che deriva anche dalla totale irresponsabilità garantita dalla Costituzione, come del resto anche tu stesso, sacrosantamente, confermi.
     
    Franco perdonami, ma stavolta sono solo parzialmente d’accordo con te e pienamente in sintonia invece con Giuseppe Murdhoco.
    Innanzi tutto non bisogna cadere nella trappola retoricamente ed argutamente portata avanti dalla sinistra di confondere la Psichiatria con la Psicologia. Ciò che mi meraviglia non poco è che nel tranello sono incappati anche personaggi del calibro di Gratteri che, siccome non lo faccio tanto stupido, evidentemente ha voluto mandare un messaggio, il che mi dispiace perché fino a questa sua ultima uscita sull’argomento, lo stimavo di più.
    Orbene, senza avere la pretesa di insegnare nulla a nessuno, voglio solo chiarire a chi non lo sapesse e continua a confondere le farmacie con le parafarmacie, gli odontoiatri con gli odontotecnici e i fisiatri con i fisioterapisti, che psichiatria e psicologia sono due cose ben diverse. La Psichiatria è una specializzazione della medicina che si occupa della diagnosi, prevenzione e cura delle malattie psichiatriche. Non a caso, prima di essere psichiatri bisogna essere innanzi tutto laureati in Medicina. Il paziente psichiatrico è chiaramente un malato, talora pericoloso e, quand’anche non lo fosse, necessariamente dovrebbe far uso di psicofarmaci che, se da un lato lo curano, dall’altro non lo rendono completamente lucido. Tipiche patologie psichiatriche sono la depressione, schizofrenia, bipolarismo, disturbo d’ansia, disturbo della personalità e quelli ossessivi-compulsivi (i maniaci ed i fobici per intenderci). A loro volta le patologie psichiatriche non vanno confuse con quelle neurologiche che colpiscono il sistema nervoso centrale (cervello e cervelletto) e periferico (i nervi) come ictus, artereosclerosi, sclerosi, Alzheimer, Parkinson ecc. E’ chiaro che un paziente psichiatrico ben difficilmente potrà fare il medico, l’ingegnere, l’avvocato o un qualsivoglia mestiere in cui ci si assume grosse responsabilità verso terzi primo tra tutti il magistrato. Di fatto questi soggetti non possono neppure avere la patente o il porto d’arma. Con le patologie neurologiche invece, lì dove non sono inficiate le facoltà intellettive ma solo quelle fisiche, si può ancora rendere un buon servizio al prossimo (basti pensare ai paraplegici o ai tetraplegici tra i quali si annoverano personaggi di intelligenza, capacità e sensibilità sopraffina).
    La psicologia, invece, è un’altra cosa. Innanzi tutto gli psicologi non sono medici tant’è che, quando annusano di trovarsi di fronte ad un malato psichiatrico, devono necessariamente passarlo al medico non potendo loro prescrivere alcun farmaco, trattamento o disporne il ricovero. Gli psicologi stanno allo psichiatra un po' come i farmacisti stanno ai medici. La psicologia è una scienza potremmo dire umanistica, un po' come la sociologia e la filosofia. Gli psicoterapeuti possono essere di supporto al medico o trattare autonomamente il disagio individuale e/o familiare in un momento di crisi.
    Gli psicologi svolgono inoltre un valido ed insostituibile compito in fase di selezione del personale e qui veniamo al punto. Tramite il colloquio diretto e la somministrazione di appositi “test” come il “Minnesota” universalmente riconosciuti attendibili, validi e standardizzati, è possibile misurare le caratteristiche caratteriali, la motivazione, la socievolezza, l’aggressività, il coraggio, la creatività, la resistenza alle frustrazioni e tante altre caratteristiche comportamentali. Poiché vi sono differenze genetiche e culturali nelle diverse culture, possono esserci delle differenze nei risultati dei test somministrati a gruppi diversi.
    Dai test vengono fuori dei grafici che graduano le caratteristiche psichiche e attitudinali del candidato.
    La prima scala è quella clinica di base che considera le dimensioni più significative della personalità del candidato ed esplora aspetti psicologici come la presenza di sintomi di tipo depressivo, rituali fobici e comportamenti di tipo ossessivo-compulsivo.
    La seconda scala è quella supplementare che approfondisce temi legati al livello di stress o di disagio, ma anche la capacità di gestione della frustrazione, il livello di adattamento emotivo e la percezione del ruolo sessuale.
    Infine, la terza scala è quella di contenuto che approfondisce le diverse variabili della personalità, tra cui processi di pensiero di tipo psicotico, problemi di controllo della rabbia, presenza di conflitti familiari e sul lavoro o anche atteggiamenti negativi verso i trattamenti di salute mentale.
    Per ogni lavoro, qualifica o mansione si ricercano particolari caratteristiche; il tasso di aggressività, ad esempio, unitamente ad altre caratteristiche può essere ammesso più alto per un paracadutista incursore, mentre può essere motivo di scarto per un pilota di caccia.
    La selezione psico-attitudinale viene oggi adottata da tutte le aziende private e purtroppo da pochi comparti statali (vedi Forze Armate e Forze di Polizia) non certamente con lo scopo recondito di scovare il “pazzo”, ma solo per la necessità di capire se quella persona è portata a fare quel lavoro e pertanto se rappresenta un buon investimento in termini di produttività. In pratica un minimo di colloquio è ciò che chiunque di noi farebbe prima di assumere una semplice segretaria. Non a caso i test psico-attitudinali vengono usati come test di sbarramento spesso precedendo le restanti ben più costose prove di selezione (visite mediche, prove scritte, orali e pratiche).
    Dal Minnesota test ad esempio proposto durante la fase selettiva dei magistrati, verrebbe fuori la stabilità emotiva (buona gestione delle emozioni e una forte capacità di affrontare lo stress in situazioni ad alta pressione), l’affidabilità (onestà e affidabilità, grado di rispetto di leggi e regole), l’adeguata capacità di giudizio (capacità di prendere decisioni ponderate e basate sulla logica, specie in situazioni critiche), il comportamento sociale (capacità di interagire efficacemente con i colleghi e con il pubblico), la resistenza allo stress (capacità di gestire lo stress mantenendo la calma anche sotto pressione).
    Non si tratta dunque di scovare il pazzo, il maniaco, il drogato o l’alcolizzato come retoricamente e semplicisticamente dice Gratteri, ma di capire se quel giovane o maturo laureato in Giurisprudenza è motivato e ha le caratteristiche psichiche e attitudinali per poter rendere un buon servizio allo Stato in quello specifico settore.
    Io somministrerei i test psicoattitudinali a tutti, militari, magistrati, preti, insegnanti, impiegati e operai anche e principalmente nell’interesse del lavoratore che si vedrebbe immesso in un contesto per lui motivante e gratificante perché consono alle sue migliori aspettative. Quanti insegnanti ad esempio pur avendo una cultura enorme, non sanno trasmetterla non essendo portati per l’insegnamento. Quanti professori universitari sono invece ottimi insegnanti di tecniche operatorie pur non sapendo operare o quanti critici d’arte sanno cogliere ogni minima sfaccettatura di un quadro o di una scultura ma non saprebbero fare neanche un disegno o inchiodare un chiodo sul muro?
    Ma allora il problema dov’è? E qui veniamo al punto sul quale Palamara docet. Così facendo si toglierebbe potere di selezione ad altre variabili tipicamente nostrane (raccomandazioni, orientamento politico, nepotismo, corruzione, ecc.), col rischio oltretutto di dare troppo potere ad un comparto (quello degli psicologi) come di fatto è già avvenuto nelle Forze Armate e di Polizia. Oggi, in pratica, chi decide chi è dentro e chi è fuori sono loro, al di là dei contenuti culturali, intellettivi e di prestanza fisica del candidato. Verosimilmente dai test emergerebbero chissà quali altre indicibili motivazioni: smania di protagonismo, senso di superiorità e onnipotenza, smania di riscatto o desiderio di vendetta, potere di vita o di morte ecc. non a caso caratteristiche presenti proprio in quei magistrati che poi in gran numero si buttano in politica non rendendo un buon servizio né al paese, né alla loro stessa categoria, a discapito di tanti di loro che in silenzio lavorano con serietà, onestà intellettuale ed equilibrio riconosciuto da avvocati, periti, consulenti e finanche dagli stessi imputati.
    Ce la farà la Meloni o questo potrebbe essere l’inizio della fine? Attenzione perché come è scritto sui pali della luce “chi tocca i fili muore”.
     
  10. La "lezione" di Fini (di Franco Marino)

    Parlare di Gianfranco Fini, devo confessarlo, mi imbarazza un po'. Tanto per cominciare, nel mondo stanno accadendo tante e tali cose che potrebbe lecitamente apparire ridicolo riservare un articolo ad un personaggio che fu importante ma in epoche così lontane da apparire quasi geologiche. Oggi il suo nome è così irrilevante da riempire di inutilità qualsiasi cosa gli si dedichi. Per quasi dieci anni, dopo essere finito fuori dai giochi della politica, è stato assente dal dibattito...
    Non l'ha mai capito nessuno perché Almirante lo avesse indicato come "Il Delfino". Ero iscritta al MSI. Lo supportai prima per onor di partito poi perché lo "svecchiamento " di un MSI era vitale. Ben presto non lo sopportai. Partecipai ad un paio di eventi dove lui presenziava, spocchioso, arrogante presuntuoso, arrivista. All'ultima delle riunioni a cui presenziai c'erano già i luogotenenti di Berlusconi a propagandare, molto discretamente, una possibile alleanza a cui non credetti mai. Berlusconi lo conobbi personalmente ('91 o '92 non ricordo) in una semifinale di Hockey su ghiaccio, Asiago-Devils Milano, essendo amica dello sponsor e Presidente dell'Asiago. Perdemmo, anche perché Berlusconi (Presidente) aveva cacciato i soliti milioni per comprarsi il meglio dei giocatori mentre l'Asiago era ed é squadra montanara di piccola cittadina montanara. Mi diede l'idea di uno sbruffone, piacione, che aveva fatto i soldi con le sue capacità certo, ma che, essendo al culmine del successo, si sentisse molto potente ed invincibile in ogni settore, capace di gestire ogni problema. Quando si alleó con AN non ebbi dubbi che Fini lo avrebbe fregato. Tuttavia, alla fine i più fregati siamo stati noi italiani, messi in crisi da due personaggi che di politica ne capivano poco e che, purtroppo, hanno dato inizio ai partiti-persona o partiti-personaggio o partiti-pagliaccio
     
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  11. Putin, un cattivo animale (di Franco Marino)

    "Cet animal est fort méchant, quand on l’attaque il se défend". Questo animale è molto cattivo, quando lo attacchiamo lui si difende.
    La prima volta che lessi questo divertente proverbio francese fu in un'intervista a Confalonieri, storico braccio destro di Berlusconi, che a chi gli chiedeva conto del perché il Cavaliere si fosse fatto tanti nemici, citava questo detto per spiegare che erano questi ultimi a rompergli le scatole, non lui a cercarseli. Questo paradosso è ricorrente dalla...
    "Se Kiev perde la guerra con la Federazione Russa, è inevitabile un intervento della NATO". Significa che combatteranno gli europei: gli americani si tireranno fuori con la scusa della vittoria di Trump. Gli europei non hanno scampo contro l'esercito russo, ma bastano e avanzano per tenerlo impegnato mentre Washington tenta di rimettere in riga Pechino. L'ostilità sino-russa è al momento improbabile, ma i Brics sono una gigantesca bolla, mi pare evidente.
     
    Durante l'ultimo discorso alla Duma Putin ha dichiarato "Secondo gli economisti facenti parte del BRICS il PIL dei paesi BRICS entro il 2030 aumenterà del 53% mentre quello dei paesi occidentali alleati agli USA o "amici" aumenterà del 23%". Putin e la Russia hanno già vinto. Il resto sono schermaglie.
     
  12. Scoppola

    Perdere nonostante avere contro, un avvocato assassino e una demente dal Rolex da botteghe osure..
    Quando, qualche stolto, scrive "cresciuta a pane e Tolkien" dicendo l'ennesima cazzata, la signora è cresciuta a pane e senso di rivalsa verso il mondo, a pane e senso di odio verso il padre che l'ha abbandonata in tenera età, pur di arrivare a affermare che avrebbe comandato, e dimostrare a tutti che una figlia di borgata può diventare il numero uno in Italia, avrebbe venduto il suo passato...
  13. Politic

    La politica è una creatura strana, ha tante facce, diversi aspetti. Chi decide di mettersi in politica ha una sua motivazione, chi decide di fare politica ne ha un altra (secondo me decisione più nobile, ma è mia opinione non conta nulla). Per i non addetti sembra che non esista differenza fra le cose, vi faccio un esempio sciocco e da bimbi della materna: Berlusconi si mise in politica, Socrate la faceva (non accetto' mai incarichi politici) il pensiero di quest'ultimo ci fa discutere...
  14. Il caso del Pastificio Rummo ovvero l'urgenza di fermare questa...

    Una delle cose che, sin dall'era del berlusconismo - che ho vissuto in pieno - non ho mai accettato della dialettica politica è l'equiparazione di ciò che in Italia chiamiamo destra e sinistra. Specifico "ciò che in Italia chiamiamo come tali" perché in realtà, in un paese sano, c'è bisogno sia dell'una che dell'altra. Il problema è che quella che in Italia si fa chiamare sinistra ormai è diventata una cosca mafiosa che minaccia seriamente la democrazia. Certamente, poi, la destra ha...
  15. Le prospettive politiche di Vannacci (di Franco Marino)

    Un po' di persone mi hanno chiesto di commentare le prospettive politiche future di Vannacci. Secondo alcuni, pare che stia per fondare una sorta di comitato elettorale che potrebbe diventare partito. Secondo altri, il generale potrebbe entrare nella Lega. Insomma, non si sa ancora nulla ma la notizia già campeggia su molti giornali. Al riguardo che dire? Molti si aspettano un articolo su Vannacci e invece di lui parlerò ben poco, per una serie di ragioni.
    La prima è che io del...
    Purtroppo sono ormai troppi anni che in Italia non esiste più la politica, e tanto meno i politici. È diventato tutto un grande gioco di ombre cinesi, portato avanti da comparse, perché gli attori, quelli veri, sono altrove.
     
    Purtroppo non abbiamo grandi statisti , abbiamo fortunatamente persone molto competenti sia in politica che in altri settori…
    Vannacci non gode della mia stima ( ma io non sono nessuno) E’solo molto furbo
    Non avrà il mio voto
     
    Condivido, as usual. E anzi per corroborare il pensiero di Franco aggiungerei che lo stesso Diego Armando Maradona, uno dei calciatori migliori di sempre, quando si cimento' nel ruolo di allenatore non fece decisamente onore alla sua fama.
     
  16. Il caso Dalmastro-Pozzolo ovvero con questa sinistra, la Meloni può...

    L'errore più comune di quando si ascolta o si legge una dichiarazione è di fermarsi al "testo" e di non andare oltre, cioè non guardare il "sottotesto". Ma questo errore si estende anche alla valutazione delle azioni. Quando una cosa ci appare illogica è perché spesso la logica è un'altra. Così, durante la campagna elettorale delle politiche del 2022, ho capito che la sinistra era cosciente che avrebbe perso quando Letta iniziò a caricare a testa bassa contro la Meloni, dicendo le cose...
    Il Pd si appiglia alle pistolettate di Capodanno di Pozzoli perché su tutte le altre questioni dirimenti la pensa esattamente come i suoi avversari, anche quando finge di dissentire.
     
    Il Paese è nella "me-lma"...
    Hanno fatto a gara a chi ne spargesse di più, prima, dopo e durante...
    La melma ora è diventata "lozza"...
    e noi (?)... periamo di non affogare!...
     
  17. Javier Milei: un vero liberale o l'ennesima marionetta di Washington...

    Ogni discussione sulla necessità di uno Stato, nasce su una base che ne vulnera la credibilità: da una parte, pensare che lo Stato sia un abusivo che voglia infastidire un'umanità altrimenti prospera e felice e dall'altra immaginarselo come una sorta di padre munifico che lotta per assicurare il Bene. In realtà, chi è lontano da queste ubbie, sa perfettamente che il core business di ogni Stato è di proteggere i più deboli. Tutto questo non ha una ratio morale ma quella, essenzialmente...
    È un articolo puntuale. Il grande capitale americano ma apolide è effettivamente contro una sana libertà di impresa e concorrenza leale anche perché oramai è sganciato dalla produzione. Aggiungo che, secondo me, inizia ad essere pure contro la piccola proprietà privata per questo è abbastanza giusto parlare di UE e di Usa novelli soviet.
     
  18. Fiore ovvero l'incompetenza politica si paga (di Franco Marino)

    Roberto Fiore, leader di Forza Nuova, è stato condannato ad otto anni per il cosiddetto "assalto alla CGIL". La cosa ha, giustamente, scandalizzato tutti coloro che credono a quella scritta "la legge è uguale per tutti" che campeggia nei tribunali. Ma era tutt'altro che imprevedibile, almeno all'occhio di chi crede di aver avuto sempre chiara la questione, ossia che non ha alcun senso combattere il sistema come lo combatte oggi il dissenso, nelle sue varie forme. E il motivo è semplice...
    100% d'accordo. Ho fatto parte.di Casapound per un certo periodo perché i "ragazzi" di Vicenza erano bravi ed impegnati. Poi ho partecipato a qualche riunione gestita da Augusto Sinagra e Simone Di Stefano e ho lasciato. Inutile impegno per portare avanti idee e progetti completamente fuori dalla realtà.
     
    Erdogan e Putin sono venuti fuori all'inizio del secolo, in un contesto nazionale, storico e geopolitico completamente diverso. Il cappio si stringe attorno al collo e, ammesso vi siano la volontà e la consapevolezza (per me non ci sono) per raggiungere l'indipendenza, temo purtroppo manchi il tempo. Non possiamo permetterci valzer e giochetti ventennali. Spero in un evento traumatico esogeno.
     
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    Certo tutti fenomeni quando si tratta di parlare.
    Fiore e Forza Nuova sono anni che lottano contro il sistema, ed è palese a tutti che sono gli unici che ad oggi non si sono piegati davanti a nessuno, non fanno accordi elettorali, non hanno seguito le sirene di Italexit e non seguono l'armata brancaleone di Alemanno. Lottano ogni giorno in strada contro le angherie del sistema e a controprova di quanto dico ci sono le condanne di questi giorni e le migliaia di denunce comprese le mie. Il resto lo lascio a chi si diletta a scrivere post deliranti con l'unico scopo di denigrare gli unici anti sistema esistenti oggi.
     
  19. Il problema non è la Ferragni in sé ma la Ferragni in te (di Franco Marino)

    Il momento più difficile di un blogger è quando, sostanzialmente, deve scrivere un pezzo su commissione. Se è un giornalista, ha normalmente un editore da servire, che a sua volta ha interessi da difendere. I giornalisti berlusconiani e debenedettiani hanno avuto di che scrivere in trent'anni che i loro editori hanno leticato tra di loro. Ma un blogger, un editore di se stesso, deve non soltanto avere l'istinto di parlare qualcosa di cui sente di parlare, ma anche intercettare il momento...
    Tempo fa lessi l'articolo di un esperto in comunicazione pubblicitaria dove descriveva anche il fenomeno Ferragnez, elogiando la indubbia geniale intuizione di lei
    nell'utilizzare i social per mostrare se stessa e, di conseguenza, tutto ciò che reclamizza, tanto da essere considerata la prima "influencer" al mondo. Fenomeno in quanto la durata del successo é eccezionale rispetto al tempo medio di popolarità di un'attività effimera come quella di "influencer". Secondo lui non ci sarebbe stato un declino naturale, dovuto all' usura d'immagine che porta a stanchezza, poiché i Ferragnez sono molto solidi, il consenso sarebbe diminuito perché qualche concorrente, o qualcuno a cui sono stati pestati i piedi, avrebbe generato un inciampo tale da corrompere la celebrità della coppia in modo irreparabile.
     
    Quoto anche le virgole caro Franco.
    Il termine infrociare vale da solo "il prezzo del biglietto" 😆
    Io penso e agisco come il tuo amico magistrato e la Ferragni, se tutti fossero come me, dormirebbe sotto i ponti
     
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