Berlusconi e le troie

Di Giulio Cesare si dice sempre che fosse molto gentile e cameratesco con i suoi soldati. Di Napoleone, si narra che prima di ogni battaglia, passasse in rassegna tutti (proprio tutti, e parliamo di decine di migliaia) i suoi soldati, chiacchierando con loro come si parla tra amici, chiedendo...

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Di Giulio Cesare si dice sempre che fosse molto gentile e cameratesco con i suoi soldati. Di Napoleone, si narra che prima di ogni battaglia, passasse in rassegna tutti (proprio tutti, e parliamo di decine di migliaia) i suoi soldati, chiacchierando con loro come si parla tra amici, chiedendo loro informazioni sulla loro famiglia. A quel punto dopo aver completato la rassegna, andava su un punto dove la sua voce potesse raggiungere tutti e diceva "Signori: voi siete... View more
 
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Il paragone tra il brianzolo e i due giganti della Storia lo trovo, chiedo scusa, ridicolmente improponibile.
Di Cesare si parla e si studia da quasi duemila anni, del Corso da oltre duecento.
Di Berlusconi, tra vent'anni, se ne parlerà ancora? Ai posteri...
 
M

Mina Vagante

Guest
L'ultima frase è riassuntiva di tutto il post: bisogna essere ipocriti per scandalizzarsi di fronte all'ineleganza dei discorsi da maschi, semplicemente perché la dimensione della convivialità non è la stessa di una cena a Buckingham palace.
 
Che poi sono gli stessi che sviolinano Onlyfans.
Chissà perché nella loro testolina, un pullman di troie no e ragazzine che vendono di sé non si sa bene cosa (mi par di capire che vendano "tutto", ma non conosco quella roba lì) invece va bene?
In fin dei conti la merce è la stessa, giusto?
 
Ho scoperto da poco Marino ma da quel momento me lo leggo tutto d'un fiato (sbagliando perché in certi suoi passaggi sarebbe da soffermarsi e riflettere).
Questo articolo è semplicemente sublime perché privo di ogni politically correct (che ci sta rovinando tutti quanti) e parla pane al pane e vino al vino... lingua assai ben compresa dal volgo (ma non più dall'intellighenzia con il Loft a Milano).
Esistono contesti ove è necessaria l'etichetta ed esistono contesti dove, sempre con il dovuto e contestuale rispetto, esiste la vita pura e semplice.
L'accettazione della normalità e della consuetudine è ormai cosa remota, ufficialmente non si può fare e in tanti si inginocchiano... Marino NO (ed io nemmeno nella mia vita reale).
Io che continuo a chiamare Cieco un cieco e Spazzino uno spazzino... io che guardo una donna e se ha un bel culo lo penso e magari lo dico anche senza aggredirla con parole volgari, magari dedicandole un bel fischio d'ammirazione.

Per 15 anni sono stato Maestro d'Arte di sole ragazze, da 15enni a 20enni... con il passare del tempo si diventa trasparenti, non si ricordano più che sei in mezzo a loro e ciò che ho sentito nei dialoghi tra quelle ragazze farebbe impallidire un portuale di Livorno.
E non mi sorprendo né mi scandalizzo, da un lato ci sono le maschere esposte, dall'altro le persone fatte di sangue e carne... e pure le donne sono fatte di sangue e carne, non solo gli uomini.

Non sono mai stato un berlusconiano, anzi, ma ho sempre ascoltato con disprezzo chi lo attaccava per le sue attitudini goderecce invece che per i suoi progetti politici.
Se c'è un godereccio significa che c'è una godereccia... sarebbe facilissimo da capire.

Esiste la violenza sulle donne, donne costrette alla prostituzione (magari non solo dai magnaccia ma anche da uno Stato che può essere peggiore di un magnaccia) ma esistono anche donne (e ne ho conosciute) che si "vendono" per scelta pur avendo altre possibilità.
Definire tutte VITTIME le donne che si vendono è da bacchettoni ipocriti o da femministe frustrate che non avevano nessuna possibilità di scelta tra il prostituirsi o meno.
 
Io sono passato dalla militanza a sinistra a simpatizzare con Berlusconi, che per me e i miei ex compagni era Satana incarnato, proprio per repulsione verso il moralismo d'accatto riguardo alle sue feste a sfondo erotico. Ormai il femminismo tossico ha avvelenato ogni discorso pubblico in questo paese.
 
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