Ho scoperto da poco Marino ma da quel momento me lo leggo tutto d'un fiato (sbagliando perché in certi suoi passaggi sarebbe da soffermarsi e riflettere).
Questo articolo è semplicemente sublime perché privo di ogni politically correct (che ci sta rovinando tutti quanti) e parla pane al pane e vino al vino... lingua assai ben compresa dal volgo (ma non più dall'intellighenzia con il Loft a Milano).
Esistono contesti ove è necessaria l'etichetta ed esistono contesti dove, sempre con il dovuto e contestuale rispetto, esiste la vita pura e semplice.
L'accettazione della normalità e della consuetudine è ormai cosa remota, ufficialmente non si può fare e in tanti si inginocchiano... Marino NO (ed io nemmeno nella mia vita reale).
Io che continuo a chiamare Cieco un cieco e Spazzino uno spazzino... io che guardo una donna e se ha un bel culo lo penso e magari lo dico anche senza aggredirla con parole volgari, magari dedicandole un bel fischio d'ammirazione.
Per 15 anni sono stato Maestro d'Arte di sole ragazze, da 15enni a 20enni... con il passare del tempo si diventa trasparenti, non si ricordano più che sei in mezzo a loro e ciò che ho sentito nei dialoghi tra quelle ragazze farebbe impallidire un portuale di Livorno.
E non mi sorprendo né mi scandalizzo, da un lato ci sono le maschere esposte, dall'altro le persone fatte di sangue e carne... e pure le donne sono fatte di sangue e carne, non solo gli uomini.
Non sono mai stato un berlusconiano, anzi, ma ho sempre ascoltato con disprezzo chi lo attaccava per le sue attitudini goderecce invece che per i suoi progetti politici.
Se c'è un godereccio significa che c'è una godereccia... sarebbe facilissimo da capire.
Esiste la violenza sulle donne, donne costrette alla prostituzione (magari non solo dai magnaccia ma anche da uno Stato che può essere peggiore di un magnaccia) ma esistono anche donne (e ne ho conosciute) che si "vendono" per scelta pur avendo altre possibilità.
Definire tutte VITTIME le donne che si vendono è da bacchettoni ipocriti o da femministe frustrate che non avevano nessuna possibilità di scelta tra il prostituirsi o meno.