Gli USA sono in deficit commerciale dal 1970, non solo nei confronti dell'Asia ma anche dell'Europa.
In qualche modo dovevano rientrare.
Potevano farlo limitando con i dazi l'acquisto di prodotti europei, come Trump; oppure, come Biden, mettendo sabbia nelle ruote dell'economia europea dall'interno, con i rincari energetici portati dalla guerra.
Delle due, i dazi sarebbero in realtà il male minore, perché impatterebbero solo il commercio diretto con gli Stati Uniti.
Non ci limiterebbero nella ricerca di mercati di sbocco alternativi in Asia, Russia, Canada o Sudamerica, e potrebbero anzi fornire l'occasione per rilanciare in Europa la domanda aggregata con politiche fiscali espansive, invece di continuare sulla strada della competitività nell'export ottenuta con la svalutazione interna.
Piuttosto, agli USA bisognerebbe rispondere per quanto riguarda le eccessive accuse di parassitismo nella difesa, ricordando loro che la loro difesa per noi non è mai stata gratis, non è mai stata un regalo: né politicamente, vista la nostra partecipazione forzata a guerre che non erano nel nostro interesse; né economicamente, visto che da quando siamo entrati nella NATO sottoscriviamo pur sempre i loro titoli di debito, e paghiamo con le nostre tasse i costi del mantenimento delle loro basi nel nostro territorio.
In qualche modo dovevano rientrare.
Potevano farlo limitando con i dazi l'acquisto di prodotti europei, come Trump; oppure, come Biden, mettendo sabbia nelle ruote dell'economia europea dall'interno, con i rincari energetici portati dalla guerra.
Delle due, i dazi sarebbero in realtà il male minore, perché impatterebbero solo il commercio diretto con gli Stati Uniti.
Non ci limiterebbero nella ricerca di mercati di sbocco alternativi in Asia, Russia, Canada o Sudamerica, e potrebbero anzi fornire l'occasione per rilanciare in Europa la domanda aggregata con politiche fiscali espansive, invece di continuare sulla strada della competitività nell'export ottenuta con la svalutazione interna.
Piuttosto, agli USA bisognerebbe rispondere per quanto riguarda le eccessive accuse di parassitismo nella difesa, ricordando loro che la loro difesa per noi non è mai stata gratis, non è mai stata un regalo: né politicamente, vista la nostra partecipazione forzata a guerre che non erano nel nostro interesse; né economicamente, visto che da quando siamo entrati nella NATO sottoscriviamo pur sempre i loro titoli di debito, e paghiamo con le nostre tasse i costi del mantenimento delle loro basi nel nostro territorio.
