In questi anni, soprattutto nell'area del dissenso, la partecipazione dell'Europa alle sanzioni e alla fornitura di armi contro la Russia ci è stata descritta soltanto in termini di sudditanza alla politica americana da parte di un continente disarmato e militarmente occupato, ma forse non è proprio così.
In realtà gli europei hanno provato già due volte ad attaccare la Russia, prima con Napoleone e poi con Mussolini e Hitler (e gli è andata male).
Non è Putin ad avere bisogno di invaderci, avendo già risorse in abbondanza e territori immensi, scarsamente popolati: siamo noi quelli che stanno stretti in 300 milioni su un continente piccolo e povero di materie prime, e per questo potrebbero essere tentati di voler un giorno tornare a espandere il proprio "spazio vitale". Forse avremmo bisogno di un ripasso su chi siamo veramente: non siamo una Grande Svizzera, non siamo il continente imbelle, post-storico, dedito solo al commercio, alla cultura umanistica e non alle armi. Questo è quello che siamo diventati dopo, grazie alla pax americana. In precedenza siamo stati un continente di stati che si sono sempre fatti la guerra fra loro, per secoli. E se con il disimpegno americano dall'Europa Francia, Germania e Inghilterra torneranno ad avere le mani libere, il rischio è che più che riarmarci per difenderci da ipotetici nemici esterni finiremo per riprendere a spararci fra di noi, magari per regolare vecchi conti fino a poco tempo fa affrontati unicamente sul terreno dell'economia e della finanza. L'unico aspetto rassicurante è che per uno scenario del genere mancherebbe al momento la materia prima, ossia la carne da cannone: siamo un continente vecchio e i giovani tedeschi della generazione Z, anche quando si arruolano inizialmente con entusiasmo, sembra si rivelino successivamente poco adatti alla vita militare ...
In realtà gli europei hanno provato già due volte ad attaccare la Russia, prima con Napoleone e poi con Mussolini e Hitler (e gli è andata male).
Non è Putin ad avere bisogno di invaderci, avendo già risorse in abbondanza e territori immensi, scarsamente popolati: siamo noi quelli che stanno stretti in 300 milioni su un continente piccolo e povero di materie prime, e per questo potrebbero essere tentati di voler un giorno tornare a espandere il proprio "spazio vitale". Forse avremmo bisogno di un ripasso su chi siamo veramente: non siamo una Grande Svizzera, non siamo il continente imbelle, post-storico, dedito solo al commercio, alla cultura umanistica e non alle armi. Questo è quello che siamo diventati dopo, grazie alla pax americana. In precedenza siamo stati un continente di stati che si sono sempre fatti la guerra fra loro, per secoli. E se con il disimpegno americano dall'Europa Francia, Germania e Inghilterra torneranno ad avere le mani libere, il rischio è che più che riarmarci per difenderci da ipotetici nemici esterni finiremo per riprendere a spararci fra di noi, magari per regolare vecchi conti fino a poco tempo fa affrontati unicamente sul terreno dell'economia e della finanza. L'unico aspetto rassicurante è che per uno scenario del genere mancherebbe al momento la materia prima, ossia la carne da cannone: siamo un continente vecchio e i giovani tedeschi della generazione Z, anche quando si arruolano inizialmente con entusiasmo, sembra si rivelino successivamente poco adatti alla vita militare ...