Il ritmo raggiunto dal complesso militare russo nella produzione di armi, nel loro sviluppo ed ammodernamento e` tale che se dovesse fermarsi in qualche modo il conflitto in Ucraina quello russo diverrebbe in brevissimo tempo un esercito imbattibile per un lungo periodo di tempo, che unito alla...
Il ritmo raggiunto dal complesso militare russo nella produzione di armi, nel loro sviluppo ed ammodernamento e` tale che se dovesse fermarsi in qualche modo il conflitto in Ucraina quello russo diverrebbe in brevissimo tempo un esercito imbattibile per un lungo periodo di tempo, che unito alla potenza economica della Cina, diventerebbe per gli USA un "blocco" insormontabile.
Bisogna assolutamente quindi impegnarla direttamente in altri conflitti per rallentare questo processo.
a) Ucraina (attacchi al territorio russo) cercando di provocare risposte russe "utili" come alibi alla NATO per l'escalation
b) Moldovia con l'abbandono della neutralita`, "l'unione" con la Romania, l'entrata nella UE e poi nella NATO per aumentare la pressione
c) Pridnestrovie dove sono presenti pacekeeper russi (circa 1500) e il piu` grosso deposito di armi e munizioni in Europa (Cobasna -> 20.000 tonnellate di armi e munizioni) con possibile conflitto con Moldovia e "aiuto esterno" di Ucraina
d) Baltici con blocco via terra di Kaliningrad (Lituania) e il blocco dei porti russi sul Mar Baltico (Flotta del Mar Baltivo) da parte dei Baltici, della Finlndia e della Svezia
e) in Medio Oriente in Siria la riapertura del conflitto usando i soliti "moderati", Israele e Turchia, in Iran usando Israele con "coperture" USA
f) nel Caucaso in Georgia con un "Maidan gergiano" i corso per costringerla a schierarsi con UE (e poi NATO), in Armenia con Pashnian sempre piu` filo occidentale e vari "-stan" nell'orbita della Turchia da sottrarre all'influenza russa.
g) all'interno della Russia nelle Repubbliche Caucasiche dove molti abitanti di quelle regioni hanno costituito e stanno costituendo (con emigrazione interna) nella Russia vera e propria delle "diaspore" chiuse all'esterno, con regole di quasi "extraterritorialita`" rispetto alle leggi della Federazione, integraliste da un punto di vista religioso e "sfacciatamente" antirusse.
Per gli USA obiettivii strategici:
- Non privare gli USA (complesso militare industriale) dei profitti derivanti dalla produzione (pagano i cittadini USA) e dalla vendita (pagano proncipalmente "gli alleati") delle armi con relativo incremento del Prodotto Interno Lordo, di milioni di posti di lavoro e contratti di "assistenza" pluridecennali.
- Non consentire alla Russia un potenziamento "eccessivo" del proprio complesso militare industriale, ed il relativo rafforzamento e accumulo in uomini e mezzi del proprio esercito (ora a 2 milioni, ma c'e` nella possibilita` una nuova mobilitazione), o quanto meno rallentarne il processo per poter sperare di riequilibrare i potenziali militari nel medio periodo.
- Non consentire l'allargamento ed il rafforzamento delle organizzazioni "alternative" agli USA: BRICS+, Shangai, Trattato Sicurezza Collettiva, Mercato Euroasiatico... usando minacce dirette, ricatti, dazi, corruzioni, "rivoluzioni colorate".
Aver azzoppato l'Europa ha dato un vantaggio agli USA nel breve e medio periodo (5-10 anni), ma non e` detto che questo si protrarra` nel lungo periodo.
Prima o poi, con nuove generazioni di governanti e con mutati rapporti di forza a livello regionale l'Europa dovra` reagire se vuole sopravvivere come soggetto politico significativo e non semplicente come terra per scorribande.
.
Nel frattempo "il resto del Mondo", che osserva, analizza, riflette, giudica, prende decisioni, cresce, si sviluppa molto velocemente, si organizza e verso questa realta` (maggoranza nel Mondo come superficie, demografia ed economia) si indirizzano investimenti, vendite, acquisti di Russia, Cina, India...
Ad essere isolato e chiuso sara` il "Mondo Occidentale" almeno fino a che usera` strumenti predatori, intimidazioni, ricatti, aggressioni per sopravvivere.
Per il momento bisogna solo combattere e obbligatoriamente vincere.
Bisogna assolutamente quindi impegnarla direttamente in altri conflitti per rallentare questo processo.
a) Ucraina (attacchi al territorio russo) cercando di provocare risposte russe "utili" come alibi alla NATO per l'escalation
b) Moldovia con l'abbandono della neutralita`, "l'unione" con la Romania, l'entrata nella UE e poi nella NATO per aumentare la pressione
c) Pridnestrovie dove sono presenti pacekeeper russi (circa 1500) e il piu` grosso deposito di armi e munizioni in Europa (Cobasna -> 20.000 tonnellate di armi e munizioni) con possibile conflitto con Moldovia e "aiuto esterno" di Ucraina
d) Baltici con blocco via terra di Kaliningrad (Lituania) e il blocco dei porti russi sul Mar Baltico (Flotta del Mar Baltivo) da parte dei Baltici, della Finlndia e della Svezia
e) in Medio Oriente in Siria la riapertura del conflitto usando i soliti "moderati", Israele e Turchia, in Iran usando Israele con "coperture" USA
f) nel Caucaso in Georgia con un "Maidan gergiano" i corso per costringerla a schierarsi con UE (e poi NATO), in Armenia con Pashnian sempre piu` filo occidentale e vari "-stan" nell'orbita della Turchia da sottrarre all'influenza russa.
g) all'interno della Russia nelle Repubbliche Caucasiche dove molti abitanti di quelle regioni hanno costituito e stanno costituendo (con emigrazione interna) nella Russia vera e propria delle "diaspore" chiuse all'esterno, con regole di quasi "extraterritorialita`" rispetto alle leggi della Federazione, integraliste da un punto di vista religioso e "sfacciatamente" antirusse.
Per gli USA obiettivii strategici:
- Non privare gli USA (complesso militare industriale) dei profitti derivanti dalla produzione (pagano i cittadini USA) e dalla vendita (pagano proncipalmente "gli alleati") delle armi con relativo incremento del Prodotto Interno Lordo, di milioni di posti di lavoro e contratti di "assistenza" pluridecennali.
- Non consentire alla Russia un potenziamento "eccessivo" del proprio complesso militare industriale, ed il relativo rafforzamento e accumulo in uomini e mezzi del proprio esercito (ora a 2 milioni, ma c'e` nella possibilita` una nuova mobilitazione), o quanto meno rallentarne il processo per poter sperare di riequilibrare i potenziali militari nel medio periodo.
- Non consentire l'allargamento ed il rafforzamento delle organizzazioni "alternative" agli USA: BRICS+, Shangai, Trattato Sicurezza Collettiva, Mercato Euroasiatico... usando minacce dirette, ricatti, dazi, corruzioni, "rivoluzioni colorate".
Aver azzoppato l'Europa ha dato un vantaggio agli USA nel breve e medio periodo (5-10 anni), ma non e` detto che questo si protrarra` nel lungo periodo.
Prima o poi, con nuove generazioni di governanti e con mutati rapporti di forza a livello regionale l'Europa dovra` reagire se vuole sopravvivere come soggetto politico significativo e non semplicente come terra per scorribande.
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Nel frattempo "il resto del Mondo", che osserva, analizza, riflette, giudica, prende decisioni, cresce, si sviluppa molto velocemente, si organizza e verso questa realta` (maggoranza nel Mondo come superficie, demografia ed economia) si indirizzano investimenti, vendite, acquisti di Russia, Cina, India...
Ad essere isolato e chiuso sara` il "Mondo Occidentale" almeno fino a che usera` strumenti predatori, intimidazioni, ricatti, aggressioni per sopravvivere.
Per il momento bisogna solo combattere e obbligatoriamente vincere.