"Win-win"

Nella guerra psicologica, mediatica, cognitiva (livelli che si intrecciano continuamente con quella militare ed economica) definire il nemico come demoralizzato, in rotta, abbandonato, disperato, agli sgoccioli serve a preparare il terreno al "colpo di scena" che spiazzera` l'opinione pubblica...

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Nella guerra psicologica, mediatica, cognitiva (livelli che si intrecciano continuamente con quella militare ed economica) definire il nemico come demoralizzato, in rotta, abbandonato, disperato, agli sgoccioli serve a preparare il terreno al "colpo di scena" che spiazzera` l'opinione pubblica del nemico.

L'ultimo esempio e` stata l'operazione ucraina nella Regione di Kursk del 6 agosto di quest'anno.
Le reazioni in Russia furono:
- ma come e` stato possibile?
- ma dove erano i nostri soldati?
- Ministro della Difesa incompetente...
- rischiamo di perdere...
- l'avevo previsto...
- e cosi` via...
Operazione ben riuscita sotto il profilo mediatico.
Sotto quello militare una catastrofe per l'esercito ucraino nel Donbass e in Novorossija costata a Kursk (ad ora) almeno 30.000 soldati a Kiev piu` un'enorme quantita` di mezzi corazzati pesanti e leggeri.

Ora e` in corso un'altra "offensiva mediatica/cognitivo-psicologica.
La sta portando avanti "l'Occidente" con le sue "corazzate mediatiche":
- la Russia minaccia un conflitto nucleare
- Parigi, Londra, Berlino e Roma possono essere colpiti in 10, 13, 15 minuti dagli "Oreshnik" di Putin
- Dare armi atomiche a Kiev per negoziare da posizioni di forza
- Kiev autorizzata a bombardare Mosca...
- e cosi` via...

E` evidente a chiunque usi il buon senso che queste notizie, scoop, indiscrezioni, analisi creano quella tensione, quel panico nell'opinione pubblica occidentale necessario per alimentare l'aspettative di uno scenario pero` gia` programmato: l'arrivo dell'Angelo Biondo dagli USA che salvera` il Mondo dalla catastrofe nucleare fermando Putin a pochi istanti dall'olocausto nucleare.

Poco importa cosa concedera` e quali saranno i compromessi.
Lui salvera` il Mondo come fece J.F.Kennedy.
E questo rimarra` nella memoria della gente.
E forse Putin lo aiutera` pure in questa "messinscena".

Salvare la faccia e trovare un capro espiatorio torna sempre utile quando la sconfitta dell'avversario non e` possibile senza che avvenga anche la propria distruzione, meglio allora un compromesso "win-win".
Meglio per tutti.
 
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