Visto che e` piu` serio parlare di probabilita` piu` che di possibilita`, le probabilita` che la Russia riesca a mantenere le sue basi in Siria sono meno del 50%.
La ragione e` molto semplice: quelle basi permettono alla Russia di mantenere la sua "zona di influenza" in Africa. Senza quelle...
Visto che e` piu` serio parlare di probabilita` piu` che di possibilita`, le probabilita` che la Russia riesca a mantenere le sue basi in Siria sono meno del 50%.
La ragione e` molto semplice: quelle basi permettono alla Russia di mantenere la sua "zona di influenza" in Africa. Senza quelle basi tutto diventa estremamente difficile.
E "l'Occidente" ha tutto l'interesse a privare la Russia di questa opportunita`. La Francia poi in modo particolare visto quanto gli e` costata.
Non credo sia una cosa di domani, tra l'altro non e` ancora chiaro chi realmente comandera` in Siria e se la Siria sopravvivera` come Stato unitario (di certo non con gli attuali confini).
La carta Siria e` stata ben giocata e segna un punto importante per l'avversario,
L'altra carta, cioe` la "contaminazione islamica" dei Paesi in prevalenza turcofoni dell'area post-sovietica e` un'arma a doppio taglio.
Se da un lato ha potenzialmente una grande forza destabilizzatrice, dall'altro, come contrappeso, potrebbe giocare invece nella direzione di convincere i governanti di quei Paesi (se agiranno tempestivamente) a cercare proprio nella Russia chi potrebbe permettere loro di mantenere il proprio potere grazie al suo aiuto militare riuscendo a contrastare l'azione dei jihadisti.
Fifty-fifty.
Gli scenari possibili (molti dei quali probabili) sono molti e diversi e suscettibili di accordi (piu` o meno sottobanco), colpi di scena, colpi di Stato, conflitti militari aperti e cosi via.
Dubito che Trump voglia (o gli sia permesso) di rinunciare a queste ghiotte opportunita`.
Una ragione in piu` per Mosca di non accettare tregue, sospensioni "sine die" del conflitto in Ucraina senza giocare la carta di un confronto diretto con gli USA per provare a trovare un equilibrio che garantisca ad entrambi dei tornaconti significativi.
Se poi le cose per la Russia dovessero mettersi male, il conflitto militare in Europa diverrebbe una carta da giocare senza alcuna remora per provare a rompere il sodalizio Europa-USA.
Fino alla prossima tornata.
Ho tenuto volutamente fuori la Cina da questa riflessione, perche` puo` giocare un ruolo importante, per il quale molto dipendera` dalle azioni degli Stati Uniti nei suoi confronti e da quanto queste saranno "dolorose" e arroganti.
La ragione e` molto semplice: quelle basi permettono alla Russia di mantenere la sua "zona di influenza" in Africa. Senza quelle basi tutto diventa estremamente difficile.
E "l'Occidente" ha tutto l'interesse a privare la Russia di questa opportunita`. La Francia poi in modo particolare visto quanto gli e` costata.
Non credo sia una cosa di domani, tra l'altro non e` ancora chiaro chi realmente comandera` in Siria e se la Siria sopravvivera` come Stato unitario (di certo non con gli attuali confini).
La carta Siria e` stata ben giocata e segna un punto importante per l'avversario,
L'altra carta, cioe` la "contaminazione islamica" dei Paesi in prevalenza turcofoni dell'area post-sovietica e` un'arma a doppio taglio.
Se da un lato ha potenzialmente una grande forza destabilizzatrice, dall'altro, come contrappeso, potrebbe giocare invece nella direzione di convincere i governanti di quei Paesi (se agiranno tempestivamente) a cercare proprio nella Russia chi potrebbe permettere loro di mantenere il proprio potere grazie al suo aiuto militare riuscendo a contrastare l'azione dei jihadisti.
Fifty-fifty.
Gli scenari possibili (molti dei quali probabili) sono molti e diversi e suscettibili di accordi (piu` o meno sottobanco), colpi di scena, colpi di Stato, conflitti militari aperti e cosi via.
Dubito che Trump voglia (o gli sia permesso) di rinunciare a queste ghiotte opportunita`.
Una ragione in piu` per Mosca di non accettare tregue, sospensioni "sine die" del conflitto in Ucraina senza giocare la carta di un confronto diretto con gli USA per provare a trovare un equilibrio che garantisca ad entrambi dei tornaconti significativi.
Se poi le cose per la Russia dovessero mettersi male, il conflitto militare in Europa diverrebbe una carta da giocare senza alcuna remora per provare a rompere il sodalizio Europa-USA.
Fino alla prossima tornata.
Ho tenuto volutamente fuori la Cina da questa riflessione, perche` puo` giocare un ruolo importante, per il quale molto dipendera` dalle azioni degli Stati Uniti nei suoi confronti e da quanto queste saranno "dolorose" e arroganti.